POWER plus I Installazione, uso e manutenzione pag. 2 F Installation, utilisation et maintenance pag. 21 E Instalación, uso y mantenimiento pag. 40 pag. 59
Gentile Signora / Egregio Signore La ringraziamo e ci complimentiamo con Lei per aver scelto il nostro prodotto. Prima di utilizzarlo, Le chiediamo di leggere attentamente questa scheda, al fine di poterne sfruttare al meglio ed in totale sicurezza tutte le prestazioni. Per ulteriori chiarimenti o necessità contatti il RIVENDITORE presso cui ha effettuato l acquisto o visiti il nostro sito internet www.edilkamin.com alla voce CENTRI ASSISTENZA TECNICA. ITALIANO NOTA - Dopo aver disimballato il prodotto, si assicuri dell integrità e della completezza del contenuto. In caso di anomalie si rivolga subito al rivenditore preso cui ha effettuato l acquisto, cui va consegnata copia del libretto di garanzia e del documento fiscale d acquisto. Presso il rivenditore, sul sito www.edilkamin.com o al numero verde può trovare il nominativo del Centro Assistenza a lei più vicino. - installazioni scorrette, manutenzioni non correttamente effettuate, uso improprio del prodotto, sollevano l azienda produttrice da ogni eventuale danno derivante dall uso. - il numero di tagliando di controllo, necessario per l identificazione della caldaia, è indicato : - nell imballo - sul libretto di garanzia reperibile all interno del focolare - sulla targhetta applicata sul apparecchio; Detta documentazione dev essere conservata per l identificazione unitamente al documento fiscale d acquisto i cui dati dovranno essere comunicati in occasione di eventuali richieste di informazioni e messi a disposizione in caso di eventuale intervento di manutenzione; - i particolari rappresentati su questa scheda tecnica sono graficamente e geometricamente indicativi. DICHIARAZIONE DI CONFORMITA La scrivente EDILKAMIN S.p.a. con sede legale in Via Vincenzo Monti 47-20123 Milano Cod. Fiscale P.IVA 00192220192 MANUFACTURER C.I.F. IT n. 01275930236 Dichiara sotto la propria responsabilità che: La caldaia a legna sotto riportato è conforme alla Direttiva 89/106/CEE (Prodotti da Costruzione) CALDAIA A LEGNA, a marchio commerciale EDILKAMIN, denominata POWER PLUS - 2 - N di SERIE: Rif. Targhetta dati ANNO DI FABBRICAZIONE: Rif. Targhetta dati La conformità ai requisiti della Direttiva 89/106/CEE è inoltre determinata dalla conformità alla norma europea: EN 303-5:1999 EDILKAMIN S.p.a. declina ogni responsabilità di malfunzionamento dell apparecchiatura in caso di sostituzione, montaggio e/o modifiche effettuate non da personale EDILKAMIN e comunque da personale privo della autorizzazione della scrivente
ITALIANO Il manuale istruzioni costituisce parte integrante del prodotto e dovrà essere consegnato all utilizzatore. Leggere attentamente le avvertenze contenute nel manuale riguardanti l installazione, l uso e la manutenzione dell apparecchio. Conservare con cura il manuale per ogni ulteriore consultazione. L installazione dovrà essere effettuata da personale qualificato in ottemperanza alle norme vigenti seguendo le istruzioni del costruttore. Un errata installazione può causare danni a persone o cose per le quali l azienda non è responsabile. Assicurasi dell integrità del prodotto. In caso di dubbi non utilizzare l apparecchio AVVERTENZE GENERALI e rivolgersi al fornitore. Gli elementi dell imballaggio devono essere smaltiti in ottemperanza alla normativa vigente. Prima di effettuare qualsiasi operazione di manutenzione dell apparecchio disinserire l alimentazione elettrica agendo sull interruttore dell impianto. In caso di guasto o cattivo funzionamento disattivare l apparecchio astenendosi da qualsiasi tentativo di riparazione o intervento diretto. Rivolgersi esclusivamente a personale tecnico qualificato CAT Centri assitenza tecnica autorizzata. L eventuale riparazione dovrà avvenire solamente utilizzando ricambi originali. La mancata osservazione di quanto sopra riportato può compromettere l integrità dell impianto o dei singoli componenti, causando un potenziale pericolo per la sicurezza dell utente di cui l azienda non assume nessuna responsabilità. È necessario eseguire la manutenzione dell apparecchio e del condotto fumi almeno una volta l anno. FORNITURA La caldaia viene consegnata in quattro colli: 1- Corpo caldaia assemblato con all interno la Dichiarazione di conformità da conservare con i documenti della caldaia. 2- Mantellatura, materassino isolamento corpo caldaia, by-pass, sacchetto con viti di fissaggio e kit documenti spediti in una scatola di cartone. 3- Pannello comandi spedito in una scatola di cartone. 4- Ventilatore spedito in una scatola di cartone. Nella busta documenti della caldaia sono contenuti: Manuale istruzioni per l installazione e la manutenzione Targhetta DATI TECNICI CALDAIA -- Modulo etichette da applicare sulla Dichiarazione di conformità. ATTENZIONE: La targhetta DATI TECNI- CI CALDAIA inserita nel kit documenti è adesiva e dovrà essere applicata ad un fianco del mantello a cura dell installatore. Il numero di matricola del corpo di ghisa è riportato su una targhetta rivettata su uno dei piedini della testata posteriore. Per facilitare il trasporto, il carico e lo scarico della caldaia a legna, sono ricavati, sulla parte superiore della stessa, appositi ganci per il sollevamento. 3 1 2 4-3 -
La caldaia a legna a combustione pirolitica POWER plus sfrutta il principio della pirolisi: il combustibile posto nella camera di carica superiore (A - fig. 2) viene essicato e gassificato. CARATTERISTICHE TECNICHE Le sostanze volatili che si liberano nel processo generano il gas di combustione che brucia con fiamma rovesciata all interno della camera inferiore. La gassificazione della legna e la combustione a fiamma rovesciata consentono un livello di emissioni particolarmente ridotto. Le caldaie sono conformi alla direttiva PED 97/23/CEE, BASSA TENSIONE 73/23/ CEE e UNI EN 303-5 CLASSE 3. ITALIANO 700 810 (24) P/ 1070 (33) ø Ø 100 100 = = M ST ST 1258 1260 758 758 1058 1058 950 R S M Mandata impianto Rp 2 (UNI-ISO 7/1) R Ritorno impianto Rp 2 (UNI-ISO 7/1) S Scarico caldaia Rp 1/2 (UNI-ISO 7/1) ST Scambiatore termico di sicurezza Rp 2 (UNI-ISO 7/1) 70 70 35 35 Fig. 1 DATI TERMOTECNICI Modello POWER plus 24 POWER plus 33 Potenza nominale kw 22,5 33,2 Classe di rendimento n 3 3 Rendimento globale % 76 79,4 Rendimento all acqua % 76 79,4 Numero elementi di ghisa n 4 6 Dimensioni della porta L x H cm 60 x 31 60 x 31 Dimensioni della camera L x H x P cm 45 x 40 x 38 45 x 40 x 64 Lunghezza ideale del ciocco cm 33 60 Combustibile Ciocchi di legno Ciocchi di legno Consumo combustibile kg/h 7 10 Autonomia di una carica h 2 2 Depressione al camino min/max mbar 0,2/0,25 0,30/0,35 Temperatura massima ammessa C 95 95 Temperatura di esercizio C 85 85 Temperatura di ritorno minima ammessa C 70 70 Pressione massima di esercizio bar 4 4 Alimentazione elettrica V-Hz 230-50 230-50 Potenza elettrica massima assorbita W 72 115 Diametro condotto fumi (maschio) ø mm 100 100 Contenuto acqua caldaia l 55 73 Volume riscaldabile * m³ 585 865 Peso kg 420 550 * Il volume riscaldabile è calcolato considerando un isolamento della casa come da L 10/91 e successive modifiche e una richiesta di calore di 33 Kcal/m³ ora. * E importante tenere in considerazione il tipo d impianto e la collocazione della caldaia nell ambiente da scaldare. - 4 -
ITALIANO STRUTTURA DELLA CALDAIA La caldaia POWER plus è una caldaia funzionante a legna, con il metodo della gassificazione della legna a fiamma rovesciata. A grandi linee la caldaia è strutturata come di seguito specificato. Zona di essiccazione e gassificazione (fig. 2) Nella parte bassa di questa zona (magazzino legna) avviene la gassificazione o distillazione della legna. È molto importante che la gassificazione sia la più regolare possibile nel tempo. La velocità di gassificazione dipende dalla quantità del combustibile e dalle dimensioni della zona di essiccamento. In generale la legna molto secca sarà preferita in pezzi grossi mentre la legna umida in pezzi più piccoli. La quantità di aria primaria, proporzionale alla potenza erogata, viene dosata per mezzo del sistema di regolazione. CARATTERISTICHE TECNICHE Bruciatore in refrattario (fig. 2) Il bruciatore in refrattario presenta un apertura centrale rettangolare, da cui passa la fiamma. Il bruciatore ha un incavo rettangolare entro il quale è posto un deflettore in ghisa con la funzione di sorreggere le braci. I gas di combustione, poveri di ossigeno ed ancora ricchi di carbonio non ancora combinato, attraversano le braci e passano dall aperura del bruciatore in refrattario. Nel suo interno i gas si combinano con l aria secondaria preriscaldata che giunge attraverso le apposite scanalature della piastra. Ne risulterà una fiamma altamente ossigenata e tendente all azzurro. Tale fiamma esce dall apertura inferiore ed invade la camera di combustione. Date le temperature in gioco, il refrattario assumerà un colore rosso vivo. Camera di combustione B (fig. 2) I gas della combustione, dopo aver ceduto energia all acqua sono raccolti nella parte posteriore della caldaia. Nella camera fumi trova alloggiamento il ventilatore a due velocità, ad asse orizzontale, composto da un motore elettrico e girante. Il ventilatore è di facile manutenzione essendo fissato con dadi. Regolazione aria di combustione (fig. 2) Nella parte frontale della caldaia, tra la porta superiore ed inferiore, sono poste le prese dell aria comburente. L aria che entra nella caldaia si suddivide in primaria e secondaria. L aria primaria va al magazzino legna e, mescolandosi al gas distillato crea la miscela combustibile, che attraversando il bruciatore in refrattario brucia. L aria secondaria invece passa attraverso le cavità del bruciatore in refrattario, fornendo un iniezione di ossigeno direttamente nella zona di formazione della fiamma, ottimizzando in tal modo la combustione. A Camera di essiccazione e gassificazione (magazzino legna) Aria primaria Deflettore Bruciatore in refrattario Aria secondaria Percorso fumi B Camera di combustione Fig. 2-5 -
SCHEMA ELETTRICO (fig. 3) CARATTERISTICHE TECNICHE ITALIANO V V C1 C2 PR PI PZ PB TB H1 H2 TA Ventilatore Condensatore spunto ventilatore Condensatore supplementare Pompa ricircolo Pompa impianto Pompa di zona Pompa bollitore Termostato bollitore Spia presenza rete Spia di carico Termostato ambiente FC1 Interruttore porta IG Interruttore generale F Fusibile 2,5 AT TS Termostato sicurezza E/I Deviatore estate-inverno TM Termostato di minima TF Termostato fumi D1 Deviatore velocità ventilatore TC Termostato caldaia K1 Relé Fig. 3-6 -
ITALIANO NOTA: Conservare con i documenti della caldaia e la Dichiarazione di conformità che sono stati inseriti nella camera di combustione. LOCALE CALDAIA Verificare che il locale abbia requisiti e caratteristiche rispondenti alle norme vigenti. È inoltre necessario che nel locale affluisca almeno tanta aria quanta ne viene richiesta per una regolare combustione. È quindi necessario praticare, nelle pareti del locale, delle aperture che rispondano ai seguenti requisiti: Avere una sezione libera di almeno 6 cm 2 per ogni 1,163 kw (1000 kcal/h). La sezione minima dell apertura non deve essere comunque inferiore ai 100 cm 2. La sezione può essere inoltre calcolata utilizzando la seguente relazione: Q S = 100 dove S è espresso in cm 2, Q in kcal/h L apertura deve essere situata nella parte bassa di una parete esterna, preferibilmente opposta a quella in cui si trova l evacuazione dei gas combusti. Posizionamento in centrale termica (fig. 4) Ad installazione avvenuta la caldaia dovrà risultare orizzontale e ben stabile onde ridurre le eventuali vibrazioni e la rumorosità. Dietro alla caldaia si dovrà comunque lasciare uno spazio libero, tale da permettere l apertura e la manutenzione del ventilatore. INSTALLAZIONE ATTENZIONE: Le distanze minime indicate in figura sono vincolanti. ALLACCIAMENTO ALLA CANNA FUMA- RIA Una canna fumaria deve rispondere ai seguenti requisiti: Deve essere di materiale impermeabile e resistente alla temperatura dei fumi e relative condensazioni. Deve essere di sufficiente resistenza meccanica e di debole conduttività termica. Deve essere perfettamente a tenuta, per evitare il raffreddamento della canna fumaria stessa. Deve avere un andamento il più possibile verticale e la parte terminale deve avere un aspiratore statico che assicura una efficiente e costante evacuazione dei prodotti della combustione. Allo scopo di evitare che il vento possa creare attorno al comignolo delle zone di pressione tale da prevalere sulla forza ascensionale dei gas combusti, è necessario che l orifizio di scarico sovrasti di almeno 0,4 metri qualsiasi struttura adiacente al comignolo stesso (compreso il colmo del tetto) distante meno di 8 metri. La canna fumaria deve avere un diametro non inferiore a quello di raccordo caldaia; per canne fumarie con sezione quadrata o rettangolare la sezione interna deve essere maggiorata del 10% rispetto a quella del raccordo caldaia. La sezione utile della canna fumaria può essere ricavata dalla seguente relazione: P S = K H S se zio ne ri sul tan te in cm 2 K coefficiente in riduzione: 0,045 per le gna P po ten za del la cal daia in kcal/h H altezza del camino in metri misurata dall asse della fiamma allo scarico del camino nell atmosfera. Nel dimensionamento della canna fumaria si deve tener conto dell altezza effetti va del ca mi no in me tri, mi su ra ta dal l as se del la fiam ma al la som mi tà, diminuita di: 0,50 m per ogni cam bia men to di di re zio ne del con dot to di rac cor do tra cal daia e can na fu ma ria (canale da fumo); 1,00 m per ogni me tro di svi luppo orizzontale del raccordo stesso (canale da fumo). ALLACCIAMENTO IMPIANTO È opportuno che i collegamenti siano facilmente disconnettibili a mezzo bocchettoni con raccordi girevoli. È sempre consigliabile montare delle idonee saracinesche di intercettazione sulle tubazioni impianto riscaldamento. ATTENZIONE: E obbligatorio il montaggio della valvola di sicurezza sull impianto, non inclusa nella fornitura. 1000 1000 600 600 600 1300 VISTA FRONTALE VISTA LATERALE - 7 - Fig. 4
Riempimento impianto Prima di procedere al collegamento della caldaia è buona norma far circolare acqua nelle tubazioni dell impianto per eliminare gli eventuali corpi estranei che comprometterebbero la buona funzionalità dell apparecchio. Il riempimento va eseguito lentamente per dare modo alle bolle d aria di uscire attraverso gli opportuni sfoghi, posti sull impianto di riscaldamento. In impianti di riscaldamento a circuito chiuso la pressione di caricamento a freddo dell impianto e la pressione di pregonfiaggio del vaso di espansione dovranno corrispondere, o comunque non essere inferiori, all altezza della colonna statica dell impianto (ad esempio, per una colonna statica di 5 metri, la pressione di precarica del vaso e la pressione di caricamento dell impianto dovranno corrispondere almeno al valore minimo di 0,5 bar). INSTALLAZIONE Caratteristiche dell acqua di alimentazione L acqua di alimentazione del circuito riscaldamento deve essere trattata in conformità alla Norma UNI-CTI 8065. È opportuno ricordare che anche piccole incrostazioni di qualche millimetro di spessore provocano, a causa della loro bassa conduttività termica, un notevole surriscaldamento delle pareti della caldaia con conseguenti gravi inconvenienti. È ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILE IL TRATTAMENTO DELL ACQUA UTILIZZATA PER L IMPIANTO DI RISCALDAMENTO NEI SEGUENTI CASI: Impianti molto estesi (con elevati contenuti d acqua). Frequenti immissioni d acqua di reintegro nell impianto. Nel caso di svuotamento parziale o totale dell impianto. ITALIANO - 8 -
ITALIANO MONTAGGIO L imballo mantello contiene: - l isolamento del corpo caldaia - otto staffe di supporto del mantello - staffa microinterruttore porta - by-pass e le viti di fissaggio Il secondo imballo contiene solo il pannello comandi. Il terzo imballo il ventilatore. Montaggio del ventilatore (fig. 6) Una volta estratto il ventilatore dall imballo per il montaggio procedere come indicato: - Posizionare la guarnizione e montare il ventilatore bloccandolo con i dadi forniti a corredo. - Nella POWER plus 33 dopo il montaggio del gruppo ventilatore applicare la carenatura di protezione bloccandola con le quattro viti fornite a corredo. Montaggio dell isolamento, del le staffe di supporto mantellatura e del mantello (fig. 6/a - fig. 6/b) - Togliere dall imballo i pannelli della mantellatura e montare l isolamento (A) intorno al corpo caldaia. - Montare le otto staffe di supporto del mantello utilizzando le viti TE fornite. Solo i longheroni (1 e 2) devono essere fissati al corpo caldaia con le quattro viti TCEI fornite. Nei longheroni è ricavata la sede per inserire la linguetta del fianco. - Fissare il fianco destro del mantello (B) utilizzando sei viti autofilettanti. Prima di bloccare il fianco con le viti fornite accertarsi che la linguetta sia inserita nell apposita sede ricavata sul longherone. - Fissare il fianco sinistro del mantello (C) utilizzando sei viti autofilettanti. Prima di bloccare il fianco con le viti fornite accertarsi che la linguetta sia inserita nell apposita sede ricavata sul longherone. - Predisporre il cavo del microinterruttore porta M1 per il successivo collegamento al pannello comandi (vedi fig. 6/C a pag. 12). - Fissare il traverso (D) ai fianchi con quattro viti autofilettanti fornite. - Fissare i due pannelli posteriori (E-F) con dieci viti autofilettanti fornite. - Fissare il pannello inferiore (G) e il coperchio (M) ai fianchi mediante pilonini ad innesto. - Montare il by-pass come indicato a pag. 11. - Montare il pannello comandi come indicato a pag. 12. - Montare il pannello frontale (N) mediante piolini ad innesto. - Fissare la staffa microinterruttore (P) alla porta superiore con le due viti già montate sulla porta. - Applicare la targhetta adesiva DATI TECNICI CALDAIA al fianco destro o sinistro del mantello in modo che sia leggibile ad apparecchio installato. POWER plus 24 4 x4 33x x POWER plus 33 x 1 4x 4 x 2 4x 4 x particolare fornito montato sul ventilatore Fig. 6 A 11 3 3 22 4 4 55 Linguetta flangia LINGUETTA FIANCO mantello MANTELLO 66 77 88-9- Fig. 6/a
ITALIANO MONTAGGIO M C LINGUETTA LINGUETTA C G B B D E F N P Fig. 6/b - 10 -
ITALIANO Montaggio del by-pass (fig. 6/b) Il by-pass è un passaggio diretto tra il magazzino legna ed il camino. Esso è collegato tramite un asta di comando. I fumi accumulati nel magazzino vengono così aspirati e inviati direttamente al camino. Il by-pass in definitiva consente ai fumi di scaricare al camino senza fuoriuscire dalla MONTAGGIO porta superiore durante le operazioni di accensione e di caricamento. Per il montaggio del by-pass procedere nel seguente modo: - Inserire il blocchetto (1) nell apposita sede fissandolo con le due viti TCEI fornite. - Montare la leva (2) con le viti e dadi forniti. - Inserire l asta di comando (3) bloccandola alla leva (2) con l anello di arresto (4). Si raccomanda di verificare che nell asta di comando sia inserita la molla (6), altrimenti provvedere al suo inserimento. - Inserire l anello di arresto della molla (4). - Montare la manopola (5). Fig. 6/b - 11 -
MONTAGGIO Montaggio del pannello comandi (fig. 6/c) - Fissare il pannello comandi al traverso (D) con le quattro viti autofilettanti fornite. - Inserire i bulbi del termostato di sicurezza (TS), termostato caldaia (TC), termostato di minima (TM) e del termometro nel pozzetto porta sonde (1). - Smontare la staffa (2) montata sulla camera fumo e provvedere ad inserire il bulbo del termostato fumi (TF). - Effettuare i collegamenti elettrici del microinterruttore porta (MI), del ventilatore (VE) e del cavo di terra (CT) del pannello comandi. La presa e la spina del ventilatore vengono fornite assemblate. AVVERTENZA: Prestare massima attenzione di non invertire i poli dell alimentazione (fase e neutro) durante il collegamento al ventilatore. Il faston del cavo di terra del pannello comandi va inserito sulla terra prevista sul traverso (D). Effettuare i collegamenti elettrici come indicato dallo schema di fig. 3 (pag 6). ITALIANO D 1 2 Fig. 6/c - 12 -
ITALIANO SCHEMI DI IMPIANTO Tutti gli schemi di impianto riportati in questa scheda tecnica sono da ritenersi puramente indicativi, pertanto devono essere avallati da uno studio termotecnico. SCHEMI IMPIANTI IDRAULICI TIPO EDILKAMIN non si assume alcuna responsabilità per danni a cose o persone derivanti da una errata progettazione dell impianto. Fig. 7-13 -
SCHEMI IMPIANTI IDRAULICI TIPO ITALIANO Fig. 7/a - 14 -
ITALIANO CONTROLLI PRELIMINARI ALL ACCEN- SIONE Prima della messa in funzione della caldaia a legna é necessario attenersi alle seguenti istruzioni: L impianto al quale è collegata la caldaia deve essere con sistema a vaso espansione del tipo aperto. Il tubo che collega la caldaia al vaso di espansione deve avere un diametro adeguato alle norme vigenti e non deve presentare organi di intercettazione. La pompa del riscaldamento deve essere sempre in funzione durante il funzionamento della caldaia. Il funzionamento della pompa non deve essere mai interrotto da un eventuale termostato ambiente. Se l impianto è corredato di valvola miscelatrice a 3 o 4 vie, la stessa deve trovarsi sempre in posizione di apertura verso l impianto. USO E MANUTENZIONE LA LEGNA La legna è formata prevalentemente da cellulosa e da lignite. Contiene anche altre sostanze quali resina (abete - pino), tannino (quercia- castagno) e naturalmente una grande quantità d acqua. Legni di qualità ottima sono la quercia, il frassino, il faggio, l acero e gli alberi da frutto tranne il ciliegio, di qualità discreta il castagno e la betulla, di qualità sufficiente il tiglio, il pioppo e il salice. I resinosi sono in genere dei combustibili mediocri. La legna è quindi un combustibile estremamente eterogeneo per diversa essenza (faggio, quercia, frutto, resinoso), per diversa umidità, per forma e per dimensioni. Il funzionamento della caldaia sarà inevitabilmente influenzato da tutti questi fattori. In particolare dalle dimensioni, dall umidità e anche dal modo di effettuare la carica. Umidità della legna Il potere calorifico dei differenti tipi di legna dipende dalla sua umidità come indicato dalla tabella. Potenza e autonomia della caldaia diminuiranno all aumentare dell umidità. Nella tabella è riportato il fattore di riduzione della potenza in base all umidità della legna impiegata. La potenza utile della caldaia è calcolata con legna al 15% di umidità. A titolo indicativo un legno con 2 anni di essicazione al coperto ha un umidità del 25% circa. Esempio: umidità della legna utilizzata = 30% potenza utile = potenza utile nominale x 0,79 Tabella fattori di correzione per umidità della legna % DI UMIDITÀ 15 20 25 30 35 40 45 50 POTERE CALORIFICO kcal/kg 3.490 3.250 3.010 2.780 2.540 2.300 2.060 1.820 FATTORE DI CORREZIONE 1 0,93 0,86 0,79 0,72 0,65 0,59 0,52 10 2 3 4 5 10 2 3 4 5 1 6 7 8 9 APRE E AGGANCIANDOSI E SI BLOCCA AGGANCIANDOSI SI BLOCCA ALZARE PER PER SGANCIARE E CHIUDERE SGANCIARE E CHIUDERE Fig. 8-15 -
PANNELLO COMANDI (fig. 8) ACCENSIONE E REGOLAZIONE TEMPERATURA RISCALDAMENTO Fornire tensione alla caldaia premendo l interruttore generale (pos. 8). L accensione della spia verde (pos. 3) indica che la caldaia è alimentata elettricamente. La regolazione della temperatura dell acqua dell impianto sulla caldaia si ottiene ruotando la manopola (pos. 5) in senso orario per aumentare ed in senso antiorario per diminuire. Il campo di regolazione è compreso tra un valore minimo di 75 C ed un valore massimo di 85 C. Il valore della temperatura impostata si controlla sul termometro (pos. 2) a pag 15. Importante: durante il funzionamento il by-pass deve essere sempre perfettamente chiuso. SPIA CONTROLLO CARICO LEGNA Al momento dell accensione della caldaia, la spia controllo carico legna (pos. 10) rimane accesa fino al raggiungimento di una temperatura di circa 150 C. Dopo di che la spia si spegne, e completata la carica si può chiudere la porta. Il ventilatore inizia a funzionare a regime in modo automatico. La successiva riaccensione della spia segnala che l attivazione non è avvenuta in modo corretto e quindi è necessario riaprire la porta e ripetere la procedura di accensione. Dopo alcune ore di funzionamento invece, la riaccensione della spia (circa 115 C) indica che la legna è esaurita e che deve essere effettuato una nuova carica. RIARMO DEL TERMOSTATO DI SICUREZZA Il comando di riarmo del termostato di sicurezza della caldaia è situato sul frontale del pannello strumenti. Il termostato (pos. 1) riarma il funzionamento della caldaia a legna. L intervento del termostato di sicurezza non è segnalato da spie luminose, ma dal termometro di caldaia (T>110 C) e dall arresto del ventilatore. Per ripristinare le condizioni di funzionamento: - Attendere che la temperatura nella caldaia scenda sotto i 100 C. - Rimuovere il cappuccio del termostato di sicurezza. - Premere lo stelo di riarmo manuale. DEVIATORE ESTATE/INVERNO E APPLICAZIONE TERMOSTATO BOLLITORE Il deviatore estate/inverno (pos. 9) e l applicazione del termostato bollitore (pos. 4) sono da utilizzare quando si collega alla caldaia un bollitore ACS. USO E MANUTENZIONE DEVIATORE VELOCITA VENTILATORE Con il pulsante del deviatore (pos. 7) schiacciato in posizione MAX la caldaia funziona alla massima potenza. Con il pulsante in posizione MIN la caldaia funziona alla minima potenza allungando la durata della carica. FUSIBILE Fusibile generale da 2,5 AT (pos. 6). SPEGNIMENTO DELLA CALDAIA In caso di spegnimento temporaneo della caldaia, fine settimana, brevi viaggi e con temperature esterne superiori allo zero premere l interruttore generale (pos. 8) e rimuovere la cenere dalla camera di combustione. Il non utilizzo dell apparecchio per un lungo periodo comporta l effettuazione delle seguenti operazioni: - Posizionare l interruttore generale pos.8 e quello principale del quadro comandi su spento - Staccare la presa di corrente. - Chiudere i rubinetti di intercettazione dell impianto idrico - Rimuovere la cenere e pulire le camere di essiccazione/gassificazione e di combustione. - Valutare se è il caso di contattare un Servizio Tecnico per pulizie più profonde. AVVERTENZE: Se c è pericolo di gelo, svuotare l impianto o addizionarlo con opportuni liquidi anticongelanti. AVVIAMENTO CALDAIA Dopo avere regolato l aria di combustione come indicato a pagina 17, chiudere la porta inferiore e dare tensione al quadro. La prima accensione della caldaia nuova può risultare difficoltosa a causa delle gettate refrattarie umide. Consigliamo, quindi, di aprire decisamente l aria primaria e di ridurre l aria secondaria. Aprire il by-pass e la porta superiore di caricamento ed appoggiare sulla pietra principale, sopra il deflettore, un po di legna fine e secca, disposta incrociata. Utilizzare materiale facilmente infiammabile, evitando pezzi grandi e a forma di quadrotti. Servendosi di fogli di carta sottile (giornali o simili) accendere la legna: è possibile utilizzare anche le tavolette accendi fuoco normalmente in commercio Accostare la porta superiore ed attendere alcuni minuti che il fuoco prenda e produca delle braci (5-10 minuti circa). Dopo alcuni minuti, se guardando attraverso la spia della porta inferiore si vedrà che l inversione di fiamma sta cominciando, aggiungere altra legna più grossa. Una volta spenta la spia controllo carico legna (10 fig. 8), chiudere la porta superiore e il by-pass. IMPORTANTE: durante il funzionamento il by-pass deve essere sempre perfettamente chiuso. La legna dovrà essere della seguente lunghezza: a) 33 cm (+ 1 cm, - 4 cm) per il modello POWER plus 24 b) 60 cm (+ 1 cm, - 4 cm) per i modelli POWER plus 33 Queste misure devono essere tassativamente rispettate. Poiché per una buona combustione è indispensabile che ci sia una uniforme discesa della legna è necessario assicurare che la lunghezza dei pezzi introdotti, la loro forma e il modo di caricamento non impediscano la discesa regolare del combustibile. I pezzi devono essere disposti longitudinalmente e orizzontalmente. Nessun pezzo deve essere inclinato o posto di traverso. Constatata l inversione della fiamma, si potrà procedere alle cariche successive (si tenga presente che le indicazioni della tabella di regolazione dell aria primaria e secondaria, sono solo indicative). Cariche successive Prima di effettuare una nuova carica di legna consumare il più possibile la precedente. La nuova carica potrà essere eseguita quando il letto di braci nel magazzino si sarà ridotto a uno spessore di circa 5-10 cm. Aprire lentamente la porta superiore di caricamento. Utilizzare necessariamente tronchetti di lunghezza conforme ai valori indicati nel paragrafo precedente. Disporre la nuova carica di legna nel modo precedentemente indicato. ITALIANO Fig. 9-16 -
ITALIANO ERRORI DI CARICAMENTO (fig. 9) - Pezzi troppo lunghi non cadono regolarmente causando dei ponti. - Pezzi troppo corti causano passaggi d aria non regolari con calo di potenza e di rendimento. - Nel caso la qualità della legna causi dei ponti può anche essere indispensabile caricare longitudinalmente pezzi divisi a metà in modo tale che la lunghezza totale L rispetti quanto indicato a pagina 16. Per evitare la formazione di ponti è sconsigliato appoggiare i tronchetti alle pareti laterali del magazzino legna (fig. 9). - Aprire la porta superiore sempre lentamente onde evitare sbuffi e formazioni di fumo. - Durante il funzionamento è assolutamente vietato aprire la porta inferiore. USO E MANUTENZIONE P P S REGOLAZIONI DELL ARIA DI COMBU- STIONE PRIMARIA E SECONDARIA (fig. 10) La caldaia è dotata di un ventilatore di aspirazione dell aria di combustione e di regolatori dell aria primaria (pos. P) e secondaria (pos. S). Alla prima accensione è necessario regolare l aria primaria e secondaria tenendo presente che l aria primaria determina la potenza della caldaia e quindi la quantità di legna che viene bruciata e l aria secondaria completa la combustione. Di seguito riportiamo le regolazioni ottimali dell aria primaria e secondaria utilizzando legna di buona qualità (faggio) ed a basso contenuto di acqua (umidità 15%). È comunque necessario, per una corretta regolazione dell aria in base alla legna utilizzata ed alla sua effettiva umidità, MODELLO CALDAIA POWER plus 24 POWER plus 33 ARIA PRIMARIA (P) posiz. tacca 7 6 ARIA SECONDARIA (S) posiz. tacca 4,5 5,5 S PRIMA TACCA tacca P OTTAVA TACCA tacca PRIMA TACCA tacca S SETTIMA TACCAtacca Fig. 10 osservare la fiamma attraverso la spia di ispezione posta sulla porta inferiore. La fiamma dovrà riempire per circa due terzi la camera inferiore e dovrà lambire la culla inferiore tranquillamente, senza troppo trascinamento di cenere, senza rumore. La fiamma dovrà avere un colore arancio-rosa-bianco; essere non troppo trasparente con il centro tendente all azzurro. Per portare la fiamma nelle condizioni ottimali si dovrà, quindi, regolare l aria primaria ruotando la manopola (pos. P), analogamente si opererà per l aria secondaria (pos. S). Esempio n. 1: Legna grossa umida di difficile combustione S - Molto chiusa (cercare di ottenere la massima dimensione della fiamma ma di colore non rossastro). P - Discretamente aperta per ottenere una gasificazione sufficiente. Esempio n. 2: Legna molto infiammabile S - Tutta aperta. P - Discretamente chiusa per mantenere ridotta la gasificazione ma sufficientemente aperta per evacuare la cenere che può chiudere la testa di combustione. Suggerimenti generali - Migliori prestazioni si ottengono dopo due-tre giorni di funzionamento. I refrattari infatti devono cuocersi ed il catrame deve incrostare la parte superiore del magazzino legna. - La fiamma deve avere buone dimensioni e riempire discretamente il focolare. - La fiamma non deve essere troppo rossa (difetto aria secondaria S). - La fiamma non deve essere troppo blu (eccesso aria secondaria S). - La fiamma non deve essere troppo rumorosa (eccesso aria primaria P). - La fiamma non deve essere troppo piccola (difetto aria primaria P). - 17 -
- Se la cenere non scende bene (aumentare l aria primaria P). - Se scende troppa cenere (diminuire l aria primaria P). - Se fa fumo al camino (aprire tutta l aria secondaria S). - Se continua a far fumo (dare il massimo di aria secondaria S strozzando anche la primaria P). Difetti regolazione aria 1) Se l aria primaria è eccessiva si avrà grande caduta di cenere e di piccoli pezzi di carbone. La fiamma è troppo veloce, secca, di colore freddo e fa rumore. La caldaia consuma molta legna. 2) Se l aria primaria è troppo poca la fiamma sarà lenta, esitante, influenzabile dai colpi di vento e dal tiraggio del camino, molto piccola, non riuscirà a toccare la culla inferiore con scarsa produzione di cenere. 3) Se l aria secondaria è eccessiva la fiamma sarà piccola, di colore tendente al blu e molto trasparente. 4) Se l aria secondaria è troppo poca la fiamma sarà grande, toccherà la culla inferiore, riempirà completamente la camera inferiore e, soprattutto, sarà di colore rosso e per nulla trasparente. AVVERTENZE CORROSIONE DEL CIRCUITO FUMI I fumi sono ricchi di vapor d acqua, per effetto della combustione e l impiego di combustibile comunque impregnato di acqua. Nei fumi, se vengono in contatto con superfici relativamente fredde (aventi temperatura minima di circa 60-70 C), si condensa il vapore acqueo che combinandosi con altri prodotti della combustione dà origine a fenomeni di corrosione delle parti metalliche. Controllare tutti i giorni se ci sono segni di condensazione dei fumi (liquido nerastro sul pavimento, dietro alla caldaia). In questo caso si dovrà utilizzare legna meno umida; controllare la temperatura dei fumi in regime ridotto e aumentare la temperatura di esercizio. La corrosione per condensazione dei fumi non è coperta da garanzia in quanto dovuta all umidità della legna e alla conduzione della caldaia. AVVERTENZE DURANTE L USO Dopo ogni regolazione dell aria, attendere 5-10 minuti prima di procedere alla successiva regolazione. Stabilita la regolazione ritenuta ottimale, controllare a fine giornata le superfici del focolare che dovranno risultare bianche. Nella cenere depositata non dovranno esserci che poche braci incombuste. Se l aria primaria è in eccesso, nella cenere si troveranno braci e piccoli pezzi di carbone, la fiamma risulterà veloce, secca, di colore freddo e più rumorosa, la potenza sarà eccessiva (vedi pag. 17). USO E MANUTENZIONE Se l aria primaria è in difetto la fiamma risulterà lenta, piccola e trascinerà poca cenere, la potenza sarà insufficiente. Se la fiamma risulta arancio scuro, l aria secondaria è insufficiente e le superfici del focolare risulteranno non bianche; se risulterà piccola e blu l aria secondaria è troppa. Aprire sempre lentamente la porta superiore di caricamento. Se nonostante questa avvertenza si verificano degli sbuffi si dovrà utilizzare legna di grossa pezzatura, un po più umida, verificare che la caldaia non sosti a lungo (ridurre l aria primaria - vedi pag. 17) e controllare che l eventuale presenza di corpi estranei (chiodi, pezzi metallici) non abbiano ostruito il foro del bruciatore in refrattario. MANUTENZIONE Attenzione! Prima di eseguire qualsiasi intervento sulla caldaia, assicurarsi che la stessa ed i suoi componenti si siano raffreddati. Avvertenze! Non scaricare mai acqua dall impianto anche solo parzialmente se non per ragioni assolutamente inderogabili. Verificare periodicamente il buon funzionamento e l integrità del condotto e/o dispositivo scarico fumi. Non effettuare pulizie della caldaia e/o delle sue parti con sostanze facilmente infiammabili (es. benzina, alcool, etc.). Non lasciare contenitori di sostanze infiammabili nel locale dove è installata la caldaia. Non effettuare la pulizia della centrale termica con la caldaia in funzione. IMPORTANTE: Per la pulizia usare scovoli ed aspiratori; se vengono usati stracci assicurarsi che vengano recuperati tutti. Tenere unte viti e dadi e proteggerli con grasso. Pulizia e manutenzione ordinaria della caldaia (fig. 11) TUTTI I GIORNI - Togliere il deflettore (A) dalla camera di essiccazione e gassificazione. - Rimuovere il letto di braci in modo da far scendere attraverso la fessura del bruciatore in refrattario le ceneri accumulate nel magazzino legna. Questa operazione eviterà l otturarsi della fessura ed il conseguente cattivo funzionamento della caldaia. - Rimettere il deflettore (A). TUTTE LE SETTIMANE - Rimuovere accuratamente da ogni punto qualsiasi residuo di combustione accumulato nel magazzino legna. - Pulire con uno scovolo i passaggi fumi della camera di combustione. - Togliere le ceneri contenute nella bacinella raccogli cenere (B). - Assicurarsi che la fessura del bruciatore refrattario non sia otturata: se lo è liberare il passaggio con l aiuto di un attizzatoio. - Se persiste un funzionamento anomalo anche dopo la pulizia come descritto sopra, la causa può essere dovuta ad una cattiva distribuzione dell aria secondaria. In questo caso: 1) verificare le tacche delle aperture di adduzione dell aria (pos. P - pos. S) secondo le indicazioni riportate al paragrafo Regolazioni dell aria di combustione primaria e secondaria (vedi pag. 17). 2) verificare che i fori di adduzione dell aria secondaria del bruciatore (C) non siano otturati: in questo caso passare con uno scovolo soffice in ciascun condotto. - Verificare che il bruciatore refrattario ed il deflettore (A) siano posizionati correttamente nella loro sede. Attenzione! Il bruciatore refrattario ed il deflettore sono soggetti ad usura: è pertanto consigliabile una verifica annuale, onde evitare un funzionamento anomalo della caldaia. OGNI MESE Controllare il funzionamento del by-pass (D). Il by-pass è un passaggio diretto tra il magazzino legna ed il camino e permette, all apertura della porta di caricamento, con la messa in funzione automatica del ventilatore, l aspirazione dei fumi accumulati nel magazzino legna ed il loro invio al camino. Il by-pass in definitiva consente ai fumi di scaricare al camino senza fuoriuscire dalla porta superiore durante le operazioni di accensione e di caricamento. Pulizie e manutenzione straordinaria della caldaia ITALIANO - 18 -
ITALIANO USO E MANUTENZIONE C A D S P B Fig. 11 ATTENZIONE: Le operazione di pu lizia e manutenzione straordinaria devono essere effettuate annualmente da personale qualificato o da CAT Centro Assistenza Tecnico Autorizzato EDILKA- MIN. Nel caso di sostituzione di materiale guasto utilizzare esclusivamente ricambi originali EDILKAMIN. Al termine di ogni stagione di riscaldamento effettuare una pulizia generale della caldaia avendo cura di togliere tutta la cenere in ogni parte della caldaia (vedi pag. 18). Se durante la stagione estiva la cadaia non viene utilizzata mantenere comunque chiuse le porte. Controllare lo stato delle guarnizioni e, se necessario, sostituirle. Controllare inoltre lo stato di conservazione della canna fumaria. PULIZIA DEL VENTILATORE (fig. 6 a pag. 9) ATTENZIONE: In primo luogo togliere tensione alla caldaia. Aprire il ventilatore e pulire le pale dalle incrostazioni. Di massima con l aria compressa o con una leggera azione meccanica si può ottenere una perfetta pulizia. Se le incrostazioni risultassero più resistenti perché dovute a colatura di condensa o di catrame, si consiglia di operare con molta delicatezza per non incorrere nella piegatura o deformazione delle pale, il che renderebbe rumoroso il ventilatore durante il funzionamento e determinerebbe un calo nelle prestazioni dello stesso. Per lo smontaggio del ventilatore procedere come segue: - Svitare i quattro dadi che fissano il ventilatore della POWER plus 24, togliere il ventilatore e sostituire la guarnizione rimossa nello smontaggio. - 19 - - Per POWER plus 33 svitare le quattro viti di fissaggio e togliere la carenatura di protezione (1). Svitare le viti che fissano il ventilatore alla camera fumi (2), togliere il ventilatore e sostituire la guarnizione rimossa nello smontaggio. PULIZIA DELLA CAMERA FUMO (fig. 12) Togliere la portina posteriore e pulire con cura mediante uno scovolo soffice i passaggi dei fumi. Pulire le parti interne della camera fumi ed asportare/aspirare i residui rimossi.
USO E MANUTENZIONE ITALIANO Fig. 12 ANOMALIE DI FUNZIONAMENTO Inconveniente: La caldaia ha la tendenza a spegnersi con formazione di una volta di legno non bruciato nel magazzino. Il riavvio è lungo con difficoltà di formazione della fiamma. Causa: Può essere causato dal bruciatore in refrattario che è otturato o l aria primaria è insufficiente. Rimedio: Liberare il foro del bruciatore in refrattario o aumentare l aria primaria. Inconveniente: La fiamma è molto veloce, rumorosa e produce molta cenere bianca e nera. La caldaia consuma molto. Causa: Può essere causato da un eccesso d aria primaria. Rimedio: Diminuire l aria primaria. Inconveniente: La fiamma è corta, lenta, la potenza è bassa, il bruciatore in refrattario della parte inferiore è annerito. Causa: Può essere causato da un difetto d aria primaria. Rimedio: Aumentare l aria primaria. Inconveniente: La caldaia produce molto catrame liquido nel magazzino legna. Causa: Può essere causato dal combustibile molto umido, temperatura caldaia troppo bassa, tempi di sosta molto prolungati con magazzino legna colmo di combustibile. Rimedio: Caricare legna più secca, alzare il termostato caldaia alla temperatura di 75-80 C, commisurare la quantità di legna caricata all effettivo fabbisogno. Inconveniente: Il ventilatore non si ferma mai e la caldaia non arriva in temperatura. Causa: Può essere causato dalla caldaia che è intasata, combustibile non caricato secondo le istruzioni, pompe non collegate al quadro, errato dimensionamento della caldaia rispetto al fabbisogno dell impianto. Rimedio: Pulire la caldaia in tutte le sue zone, caricare la legna in modo da riempire meglio il magazzino legna, collegare elettricamente le pompe al quadro, aprire e portare in temperatura le singole zone progressivamente una dopo l altra. ATTENZIONE: Non ottenendo risultati, astenersi da ulteriori interventi e rivolgersi a CAT Centro Assistenza Tecnico Autorizzato EDILKAMIN. SMALTIMENTO DELL APPARECCHIO (DIRETTIVA EUROPEA 2002/96/EC) L apparecchio, giunto alla fine della sua vita di utilizzazione, DEVE ESSERE SMALTITO IN MODO DIFFERENZIATO, come previsto dalla Legislazione Vigente. NON DEVE essere smaltito assieme ai rifiuti urbani. Può essere consegnato ai centri di raccolta differenziata, se esistenti, oppure ai rivenditori che forniscono questo servizio. Lo smaltimento differenziato evita potenziali danni all ambiente e alla salute. Permette inoltre di recuperare molti materiali riciclabili, con un importante risparmio economico ed energetico. - 20 -
Madame, Monsieur, Nous vous remercions et nous vous félicitons d'avoir choisi notre produit. Avant de l'utiliser, nous vous demandons de lire attentivement cette fiche afin que vous puissiez profiter au mieux et en toute sécurité de ses capacités. Pour toute explication plus détaillée ou pour toute autre demande, contacter le REVENDEUR où vous avez effectué votre achat ou consultez notre site Internet www.edilkamin.com sous la rubrique CENTRES D'ASSISTANCE TECHNIQUE. REMARQUE - Après avoir déballé le produit, s'assurer que celui-ci est en parfait état et que le contenu du paquet est complet. En cas d'anomalie, s'adresser immédiatement au revendeur auprès duquel vous avez acheté le produit et lui remettre le livret de garantie et le document fiscal de l'achat. Vous pouvez trouver le nom de Centre d'assistance Technique le plus proche de chez vous auprès du revendeur, sur le site www.edilkamin.com ou au numéro vert FRANÇAIS - les installations incorrectes, les interventions de maintenance qui ne sont pas effectuées correctement, une utilisation impropre du produit dégage le fabricant de toute responsabilité en cas de dommage dérivant de l'utilisation. - le numéro de talon de contrôle, nécessaire pour l'identification de la chaudière, est indiqué : - dans l'emballage - sur le livret de garantie qui se trouve à l'intérieur du foyer - sur la plaque signalétique située sur l'appareil ; Cette documentation doit être conservée pour l'identification avec le document fiscal d'achat dont les données devront être communiquées à l'occasion d'éventuelles demandes d'information et mises à disposition en cas d'éventuelles interventions de maintenance ; - les détails indiqués dans cette fiche technique sont graphiquement et géographiquement indicatifs. DÉCLARATION DE CONFORMITÉ EDILKAMIN S.p.a. ayant son siège légal Via Vincenzo Monti 47-20123 Milan Cod. Fiscal et N TVA Intracommunautaire 00192220192 N de SÉRIE : Réf. plaque signalétique données ANNÉE DE FABRICATION Réf. plaque signalétique données MANUFACTURER C.I.F. IT n. 01275930236 Déclare sous sa propre responsabilité que : La chaudière à bois indiquée ci-dessous est conforme à la Directive 89/106/CEE (Produits de construction) CHAUDIÈRE À BOIS de marque commerciale EDILKAMIN, dénommée POWER PLUS - 21 - En outre, la conformité aux exigences de la Directive 89/106/CEE est déterminée par la conformité à la norme européenne : EN 303-5:1999 EDILKAMIN S.p.a. décline toute responsabilité en cas de dysfonctionnement de l'appareil dû à un remplacement, un montage et/ou des modifications effectués par du personnel autre que le personnel EDILKA- MIN et quoiqu'il en soit par du personnel n'ayant pas l'autorisation de la soussignée.
FRANÇAIS Le manuel d'instructions fait partie intégrante du produit et devra être remis à l'utilisateur. Lire attentivement les avertissements contenus dans le manuel concernant l'installation, l'utilisation et la maintenance de l'appareil. Conserver soigneusement la manuel pour éventuellement le consulter plus tard. L'installation devra être effectuée par du personnel qualifié dans le respect des normes en vigueur en suivant les instructions du constructeur. L'entreprise ne pourra être tenue responsable des dommages aux personnes ou aux choses causés par une installation incorrecte. AVERTISSEMENTS GÉNÉRAUX S'assurer que le produit est complet et en bon état. En cas de doute, ne pas utiliser l'appareil et s'adresser au fournisseur. Les éléments de l'emballage doivent être éliminés dans le respect de la réglementation en vigueur. Avant d'effectuer toute intervention de maintenance de l'appareil, couper l'alimentation électrique à l'aide de l'interrupteur de l'installation. En cas de panne ou de mauvais fonctionnement, désactiver l'appareil en s'abstenant d'effectuer toute tentative de réparation ou d'intervention directe. S'adresser exclusivement à du personnel technique qualifié CAT des Centres d'assistance technique autorisés. L'éventuelle réparation devra se faire uniquement avec des pièces de rechange originales. Le non-respect de ce qui est susmentionné peut compromettre l'intégrité de l'installation ou de ses composants et l'entreprise n'assumera aucune responsabilité quant aux éventuels dangers pour la sécurité de l'utilisateur causé par ce non respect. Il est nécessaire d'effectuer la maintenance de l'appareil et de conduit d'évacuation des fumées au moins une fois par an. La livraison de la chaudière se compose de quatre colis. 1- Corps de chaudière assemblé avec à l'intérieur la "Déclaration de conformité" qui doit être conservée avec les documents de la chaudière. 2- Carter, matelas de calorifugeage du corps de chaudière, by-pass, sachet de vis de fixation et documentation expédiés dans une boîte en carton. 3- Panneau de commandes expédié dans une boîte en carton. 4- Ventilateur expédié dans une boîte en carton. LIVRAISON L'enveloppe de la documentation de la chaudière contient les éléments suivants : Manuel d'instructions pour l'installation et la maintenance Plaquette signalétique DES DONNÉES TECHNIQUES DE LA CHAUDIÈRE -- Module avec étiquettes à apposer sur la "Déclaration de conformité". ATTENTION : La plaquette signalétique des DONNÉES TECHNIQUES de la CHAU- DIÈRE fournie dans l'enveloppe des documents est autocollante et devra être apposée sur un côté de l'enveloppe de la chaudière par l'installateur. Le numéro de série du corps en fonte est indiqué sur une plaquette rivetée sur une des pieds de la tête postérieure. Pour faciliter le transport, le chargement et le déchargement de la chaudière à bois, des crochets pour le levage ont été prévus sur la partie supérieure de cette dernière. 3 1 2 4 EN OPTION Kit pour transformation de l'installation avec vase fermé cod. 753270 (version 24) et cod. 753280 (version 33). Composants : - Purgeur thermique - Vanne de sécurité d'évacuation thermique - 22 -
CARACTÉRISTIQUES TECHNIQUES La chaudière à bois par combustion par pyrolyse POWER plus utilise le principe de la pyrolyse : le combustible mis dans la chambre de chargement supérieure (A - fig. 2) est séché et transformé en gaz. Les substances volatiles qui se dégagent du processus génèrent le gaz de combustion qui brûle avec une flamme renversée à l'intérieur de la chambre inférieure. 700 810 (24) P/ 1070 (33) ø Ø 100 100 = = La gazéification du bois et la combustion à flamme renversée permettent un niveau d'émissions très réduit. Les chaudières sont conformes à la directive PED 97/23/ CEE, BASSE TENSION 73/23/CEE et UNI EN 303-5 CLASSE 3. FRANÇAIS M ST ST 1258 1260 758 758 1058 1058 950 R R S S M Refoulement installation Rp 2 (UNI-ISO 7/1) R Retour installation Rp 2 (UNI-ISO 7/1) S Évacuation chaudière Rp 1/2 (UNI-ISO 7/1) ST Échangeur thermique de sécurité Rp 2 (UNI-ISO 7/1) 70 70 35 35 Fig. 1 DONNÉES THERMOTECHNIQUES Modèle POWER plus 24 POWER plus 33 Puissance nominale kw 22,5 33,2 Classe de rendement n 3 3 Rendement global % 76 79,4 Rendement en eau % 76 79,4 Nombre d'éléments en fonte n 4 6 Dimensions de la porte L x H cm 60 x 31 60 x 31 Dimensions de la chambre L x H x P cm 45 x 40 x 38 45 x 40 x 64 Longueur idéale de bûche cm 33 60 Combustible Bûches de bois Bûches de bois Consommation de combustible kg/h 7 10 Autonomie de charge h 2 2 Dépression au niveau de la cheminée min/max mbar 0,2/0,25 0,30/0,35 Température maximale admise C 95 95 Température de fonctionnement C 85 85 Température de retour minimale admise C 70 70 Pression maximale de service bar 4 4 Alimentation électrique V-Hz 230-50 230-50 Puissance électrique maximale absorbée W 72 115 Diamètre conduit de fumées (mâle) ø mm 100 100 Contenu eau de la chaudière l 55 73 Volume chauffable * m³ 585 865 Poids kg 420 550 * Le volume pouvant être chauffé est calculé en tenant compte d'une isolation de la maison conforme à la Loi italienne 10/91 et modifications successives et une demande de chaleur de 33 Kcal/m³ /heure. * Il est important de prendre en considération le type d'installation et l'emplacement de la chaudière dans la pièce qui doit être chauffée. - 23 -