135 17. Inatos Orientamento: Sud Coordinate Geografiche: Lat. N 34 59 Long. E 25 17 Località: Baia Tsoutsouros Posizione Attuale: Non rilevata Relativo Livello del Mare: Non misurato Altri Toponimi: Vinatos, Einatos Descrizione: Porto Periodo d utilizzo: Dal Minoico e successivi. Funzione: Mista (Commerciale, Accesso a Luogo di Culto) Città di Appartenenza: Priansos Planimetria 1:300.000
136 Dettaglio tratto di costa 1:100.000 Documentazione Storico-archeologica: L antica città cretese si trova sulla costa centro-meridionale dell isola vicino all odierno golfo di Tsoutsouros, dove sorge l omonimo villaggio attraversato dal torrente Mintris. Inatos era il porto e l emporion della città di Priansos. Spratt localizzava Inatos presso il villaggio di Ini (T.A.B Spratt, Travels and reserches in Crete, I, 304), mentre nell elenco delle città cretesi di Ierocle e nelle antiche iscrizioni viene menzionata come Vinatos, Stefano di Bisanzio la nomina come Einatos. «Είνατος, πόλις Κρήτης ως Ξενίων φησί, το εθνικόν Εινάτιος, τινές δε όρος και ποταµός εν ω τιµάσθαι την Ειλείθυιαν Εινατίην». Inatos: città di Creta, come dice Xenione; l etnico è Inatio. Per alcuni poi è un monte e un fiume nel quale si venera l Ilizia Inatia. M.Guarducci (Inscriptiones Creticae, v. I, 98) scrive: Inatos urbem hanc in litore Libyci maris atque in situ illo qui appelatur Tsudsuro. Fino al 1935, la documentazione epigrafica di cui si disponeva era il trattato stipulato tra Gortina e Hierpytna con Priansos della prima metà del II sec. a. C. (IG IV 174) Qui nelle formule di giuramento compare la formula Ελεύθυια Βινατία (ΙΙ.60 ε 76) che, congiuntamente alle indicazioni sulla delimitazione della chora dove compare il
137 mare, portava alla conclusione che il territorio di Priansos arrivasse fino alla costa inglobando lo scalo marittimo di Inatos. Dall Etymologicum Magnum, che rinvia a Callimaco, viene una ulteriore testimonianza del culto locale di Ilizia: Εινατία. Επίθετον της Ειλειθύιας. Καλλίµαχος. «Εινατίην οµόδελφον επ ωδίνεσσιν ιδουσα». Είρηται οιον Κρητική. Είνατος γάρ τόπος Κρήτης ένθα ετιµατο η Ειλειθύια. Le inondazioni invernali del torrente Mintris hanno portato alla luce varie strutture, per lo più d età romana, tra le colline e la costa. Il ritrovamento più importante avvenne a Tsoutsouros dove fino a tempi recenti il territorio veniva sistematicamente saccheggiato da scavatori clandestini. Vicino alla città si trovava l antro della dea del parto, la grotta di Ilizia, il corrispettivo meridionale di Amnisos. La grotta, venuta in luce in circostanze casuali nel 1959, era lunga 20 metri e larga fino a un massimo di metri 15,60 e ha restituito numerosi ex voto di tutti i periodi.. La Società archeologica greca nel 1962 intraprese degli scavi sistematici sotto la direzione di N. Platon e K. Davaras; la grotta presenta un accesso a 7 metri al di sotto del livello del mare, a 60 metri di distanza dalla linea di costa in estate. Le testimonianze archeologiche risalgono a partire dal periodo minoico recente con il rinvenimento di un ara di pietra e sigilli, mentre abbondantissimi furono i ritrovamenti che risalgono al periodo geometrico, quando le offerte venivano posizionate nelle apposite nicchie scavate sulle pareti della grotta. Il culto della grotta di Inatos era strettamente collegato alla presenza di una vena freatica d acqua dolce, con leggerissima percentuale di cloruro e quindi di qualità terapeutica.
138 Documentazione Fotografica: Il vecchio molo in disuso dopo la costruzione del nuovo porto
139 La zona dei ritrovamenti Bibliografia: Bultrighini 1993 : U. Bultrighini, Divinità della salute nella Creta ellenisticaromana in Rivista di cultura classica e medioevale, pp.66-68. Guarducci 1932: M. Guarducci, Contributi alla topografia di Creta antica: Arcades, Inatos, Priansos in Historia 6, pp.588-595. Πλάτων- αβάρας 1962: Ν. Πλάτων, Κ. αβάρας, Αρχαιότητες καί µνηµεία Κρήτης. Κεντρική καί ανατολική Κρήτη, Α. ελτίον 17, σελ. 281-291. Σπανάκης 1964a: Σ. Σπανάκης, Κρήτη Α τόµος Κεντρική και Ανατολική Κρήτη. Εκ. Σφακιανάκη. Ηράκλειον, σελ. 281,282. Σπανάκης 1991: Σ. Σπανάκης, Πόλεις και χωριά της Κρήτης. Ηράκλειον, σελ. 316,317.