Vangelo di Luca e Atti degli Apostoli. Alberto Camplani 27 aprile 2017

Σχετικά έγγραφα
Ακαδημαϊκός Λόγος Εισαγωγή

Giuseppe Guarino - CORSO DI GRECO BIBLICO. Lezione 11. L imperfetto del verbo essere. ἐν - ἀπό. ἡ ἀρχὴ - ἀρχὴ

TRIGONOMETRIA: ANGOLI ASSOCIATI

Un calcolo deduttivo per la teoria ingenua degli insiemi. Giuseppe Rosolini da un università ligure

G. Parmeggiani, 15/1/2019 Algebra Lineare, a.a. 2018/2019, numero di MATRICOLA PARI. Svolgimento degli Esercizi per casa 12

Αποτελέσματα έρευνας σε συνδικαλιστές

!Stato di tensione triassiale!stato di tensione piano!cerchio di Mohr

Ιταλική Γλώσσα Β1. 6 η ενότητα: La famiglia italiana e la televisione. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ

Ιταλική Γλώσσα Β1. 3 η ενότητα: Οrientarsi in città. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ

Ιταλική Γλώσσα Β1. 12 η ενότητα: Giorno e notte estate. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ

Stato di tensione triassiale Stato di tensione piano Cerchio di Mohr

Lungo una curva di parametro λ, di vettore tangente. ;ν = U ν [ V µ. ,ν +Γ µ ναv α] =0 (2) dλ +Γµ να U ν V α =0 (3) = dxν dλ

IMPARA LE LINGUE CON I FILM AL CLA

Immigrazione Documenti

LIVELLO A1 & A2 (secondo il Consiglio d Europa)

S.Barbarino - Esercizi svolti di Campi Elettromagnetici. Esercizi svolti di Antenne - Anno 2004 I V ...

Corrispondenza Auguri

Corrispondenza Lettera

ΚΟΙΝΗ ΕΞΕΤΑΣΗ ΟΛΩΝ ΤΩΝ ΥΠΟΨΗΦΙΩΝ ΣΤΗΝ ΙΤΑΛΙΚΗ ΓΛΩΣΣΑ

ECONOMIA MONETARIA (parte generale) Prof. Guido Ascari LEZIONE 3 LA DOMANDA DI MONETA

CONFIGURAZIONE DELLA CASELLA DI POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (P.E.C.)

Passato Prossimo = ΠΡΚ-ΑΟΡΙΣΤΟΣ

Ιταλική Γλώσσα Β1. 11 η ενότητα: Appuntamenti nel tempo libero. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ

Dove posso trovare il modulo per? Dove posso trovare il modulo per? Για να ρωτήσετε που μπορείτε να βρείτε μια φόρμα

IL LEGAME COVALENTE. Teoria degli orbitali molecolari

Ιταλική Γλώσσα Β1 Θεωρία: Γραμματική

Esercizi sui circoli di Mohr

Immigrazione Studiare

MACCHINE A FLUIDO 2 CORRELAZIONE RENDIMENTO TURBINA A GAS S.F. SMITH

Tensori controvarianti di rango 2

Epidemiologia. per studiare la frequenza delle malattie occorrono tre misure fondamentali:

GRANDE E SANTO GIOVEDÌ

Ιταλική Γλώσσα Β1. 9 η ενότητα: Orientamento nello spazio e percorsi. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ

L UTILIZZO DELLE SCRITTURE GIUDAICHE NEL TESTO DI LUCA 24 SECONDO IL CODICE DI BEZA Jenny Read-Heimerdinger e Josep Rius-Camps.

Ιταλική Γλώσσα Β1 Θεωρία: Γραμματική

GRANDE E SANTO GIOVEDÌ

Integrali doppi: esercizi svolti

IL PRINCIPIO DEI SEGNI DI GESU. A Giuseppe Russo di Salerno

ΠΛΗΡΟΦΟΡΙΚΗ ΟΙΚΟΝΟΜΙΑ & ΔΙΟΙΚΗΣΗ ΤΕΧΝΙΚΑ ΚΑΤΑΛΟΓΟΣ ΒΙΒΛΙΩΝ ΠΙΑΔΑΓΩΓΙΚΑ

Vangelo secondo Giovanni ΚΑΤΑ ΙΩΑΝΝΗΝ

Predicare il Vangelo della Salvezza: L apostolo delle Genti Paolo nel pensiero del Patriarca Ecumenico Bartolomeo

Ιταλική Γλώσσα Β1 Θεωρία: Γραμματική

Domande di lavoro CV / Curriculum

Il testo è stato redatto a cura di: Daniele Ferro (Tecnico della prevenzione - S.Pre.S.A.L. - ASL 12 Biella)

bab.la Φράσεις: Προσωπική Αλληλογραφία Ευχές ελληνικά-ιταλικά

La Parola quotidiana del Signore

Lettera agli Ebrei ΠΡΟΣ ΕΒΡΑΙΟΥΣ

Microscopi a penna PEAK. Sommario

Processi di Markov di nascita e morte. soluzione esprimibile in forma chiusa

Ιταλική Γλώσσα Β1 Θεωρία: Γραμματική

IMPARA LE LINGUE CON I FILM AL CLA

FACOLTÀ BIBLICA CORSO: GRECO BIBLICO 1 LEZIONE 15 Le preposizioni greche Le principali preposizioni della lingua greca. di GIANNI MONTEFAMEGLIO

DEFINIZIONE DELLE FUNZIONI TRIGONOMETRICHE IN UN TRIANGOLO RETTANGOLO

Un Venerabile testimone dei Vangeli secondo Luca e secondo Giovanni: Il Papiro Bodmer XIV-XV (P 75 ) *

Ιταλική Γλώσσα Β1. 1 η ενότητα: Raccontare situazioni e abitudini del passato. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας

Moto armonico: T : periodo, ω = pulsazione A: ampiezza, φ : fase

άπο πρώτη ς Οκτωβρίου 18 3"] μέ/ρι τοΰ Πάσ/α 1838 τυροωμιάσατ ο Π 1 Ν Α S Τ Ω Ν Ε Ν Τ Ω Ι Β. Ο Θ Ω Ν Ε Ι Ω Ι Π Α Ν Ε Π Ι Σ Ί Ή Μ Ε Ι Ω Ι

GRANDE E SANTO GIOVEDÌ

GRANDE E SANTO GIOVEDÌ

Conferenza di N. Lygeros avente per tema L insurrezione Greca quale esempio di resistenza. Pafo 24/03/2015

La Grande e Santa Settimana. GRANDE E SANTA DOMENICA DI PASQUA Esperinos

Marco 8:27-38 Un commento

La Grande e Santa Settimana. GRANDE E SANTA DOMENICA DI PASQUA Esperinos

V. TRASLAZIONE ROTAZIONE NELLO SPAZIO

Αξιολόγηση μεταφράσεων ιταλικής ελληνικής γλώσσας

Ιταλική Γλώσσα Β1. 5 η ενότητα: L abbigliamento e la casa. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ

GRANDE E SANTO VENERDÌ

Η ΠΑΡΟΥΣΙΑ ΤΟΥ ΦΡΑΓΚΙΣΚΟΥ ΤΗΣ ΑΣΙΖΗΣ ΣΤΗ ΝΕΟΕΛΛΗΝΙΚΗ ΒΙΒΛΙΟΓΡΑΦΙΑ. Ἑρμηνευτικές κατευθύνσεις καί κριτικές ἐπισημάνσεις

Le origini della teologia aristotelica: il libro Lambda della Metafisica di Aristotele HANDOUT

GRANDE E SANTO VENERDÌ

La Grande e Santa Settimana. GRANDE E SANTO LUNEDÌ Ufficio del Nymphios

La Grande e Santa Settimana. GRANDE E SANTO LUNEDÌ Ufficio del Nymphios

Padri Apostolici + Giustino e Ireneo, riferimenti ai Vangeli canonici

Proposta di analisi del primo teorema degli. Elementi - Στοιχεῖα, libro I. Prof.ssa Carla Vetere - tutti i diritti riservati

Lo scontro tra formazione classica e pensiero cristiano: La vita e miracoli

Sussidi liturgici. Άρτοκλασία Artoklasia

La dottrina dell analogicità dell essere nella Metafisica di Aristotele Rita Salis

IL MONOFISISMO DI S. CIRILLO D ALESSANDRIA

IMPARA LE LINGUE CON I FILM AL CLA

Τα τελευταία χρόνια της Βενετοκρατίας στην Κύπρο: Αρχειακά τεκµήρια για την παρουσία, τη δράση και το θάνατο του Ιάκωβου Διασορηνού

Stati tensionali e deformativi nelle terre

Τριῴδιον Ἁγία καὶ Μεγάλη Ἑβδομὰς Triodion Grande e Santa Settimana

5. LO SPIRITO SANTO NELLA CHIESA PRIMITIVA: GLI ESORDI DELLA RIFLESSIONE

Sollecitazioni proporzionali e non proporzionali I criteri di Gough e Pollard e di Son Book Lee I criteri di Sines e di Crossland

La Lingua del Nuovo Testamento

Immigrazione Documenti

Ιταλική Γλώσσα Β1. 4 η ενότητα: Descrivo me stesso. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ

ΕΥΡΩΠΑΪΚΟ ΚΟΙΝΟΒΟΥΛΙΟ

Corrispondenza Lettera

La Grande e Santa Settimana. GRANDE E SANTO SABATO Esperinos

Ἀκολουθία εἰς Δίγαμον Rito delle seconde nozze

Προσωπική Αλληλογραφία Ευχές

Il libro Lambda della Metafisica di Aristotele nell interpretazione di pseudo-alessandro: dalla sostanza sensibile al motore immobile.

Ακαδημαϊκός Λόγος Κύριο Μέρος

Tutti i Santi. 1 novembre

Prima Esercitazione. Baccarelli, Cordeschi, Patriarca, Polli 1

Gli invitati al banchetto (Mt 22,1-14; Lc 14,16-24) Testo rivisto dal Relatore: Prof. Don Carlo Dezzuto

Immigrazione Studiare

L EDUCAZIONE A PArOLE

ETI 2014/2015 ARITMETICA ORDINALE

Transcript:

Vangelo di Luca e Atti degli Apostoli Alberto Camplani 27 aprile 2017

Le grandi questioni riguardanti le opere di Luca Attestazione manoscritta: i codici più antichi, il Codice D (di Beza) e la versione copta (E.J. Epp, Coptic Manuscript G67 and the Role of Codex Bezae as a Western Witness in Acts, in Perspectives on New Testament Textual Criticism, Leiden, Brill, 2005, pp. 15 40). Datazione: anni 60/70 o dopo il 138 d.c.? Origine culturale e religiosa dell autore: un cristiano di origine gentile, un timorato di Dio, o un ebreo ellenizzato? Relazione tra Lc e At Fonti usate per Lc: Marco? Q? Fonti usate per At: le sezioni con il noi Lc e la figura di Paolo come una delle questioni centrali per l interpretazione del vangelo: quale Paolo?

Alcuni temi della lezione Vangelo (=Lc) e Atti (=At): un progetto unitario? Quali i riferimenti reciproci? Il prologo di Luca (e Atti): concetto di legittimazione; posizione dell autore rispetto alle tradizioni orali e scritte; il suo progetto di fondazione del katêkhein; confronto con Papia di Gerapoli. La prime citazioni di Lc e la sua circolazione: Ireneo, prologhi antimarcioniti, canone muratoriano L inizio dell attività pubblica: la sinagoga di Nazareth δεῖ come marca stilistico/teologica di Luca (verbo usato per indicare il piano di Dio su Gesù e si suoi discepoli, iscritto fin dalle origini e già anticipato dall AT) Narrazione come teologia: una cristologia narrata I primi capitoli di Lc e la loro funzione narratologica (Zaccaria, Elisabetta, Simeone e Anna) e teologica Nazareth e l inizio dell attività publbica Parabole Discepoli di Emmaus e il finale di Lc Gesù / Paolo in Lc / At

Metodi di indagine utilizzati per il Nuovo Testamento Storia della tradizione (tradizione manoscritta e antiche traduzioni) Critica della composizione (le modalità di formazione dei testi noti attraverso le edizioni di mss.)

Le versioni antiche del testo greco Versioni latine Versioni siriache Versioni copte Versioni armene Versioni georgiane Versioni etiopiche antiche Versioni arabe (versioni etiopiche medievali)

Codex vercellensis (Eusebii) Codice preservante un antica versione latina dei Vangeli

Varianti apocrife, tra Siria e Vercelli Mt 3,16: «Tunc dimisit eum et cum baptizaretur lumen ingens cirumfulsit de aqua ita ut timerent omnes qui advenerant. Et baptizato ihu confestim ascedit de aqua». Testo greco di Mt 3,15-16: τότε ἀφίησιν αὐτόν. 16 βαπτισθεὶς δὲ ὁ Ἰησοῦς εὐθὺς ἀνέβη ἀπὸ τοῦ ὕδατος Efrem, Commento al Diatessaron (versione armena) IV,5: «E quando lo splendore della luce apparve sull acqua e la voce venuta dal cielo gli mostrarono che Cristo era disceso nell acqua, non come qualcuno che ha bisogno di perdono, ma come chi soddisfa ogni necessità, egli (= Satana) rifletté e si disse: Fintanto che non l avrò provato con il combattimento della tentazione, non lo potrò riconoscere».

Versioni latine: Vetus latina Codex Bobiensis (Torino)

Cava de Tirreni (ms. di origine spagnola) Versioni latine: Vulgata

Versioni siriache Diatessaron ( armonia attraverso i quattro, o, originariamente: Euanghelion ) di Taziano (II/III sec.) Vetus syra (Vangeli separati, III sec.) Peshitta (IV/V sec.) Filosseniana (VI sec.) Versione di Tommaso di Harqel (VII sec.)

Versioni siriache Codice conosciuto come di Rabbula Firenze Biblioteca Laurenziana

Versioni siriache British Library a. 463

Un evangeliario siriaco medievale

Versioni copte Bodmer (Crosby-Schoyen Codex) (IV secolo)

Versioni copte Versioni copte: Codex vaticanus 9 (periodo medievale)

Versione etiopica: Il vangelo di Garima

Questioni testuali relative a Lc e At: il Codice di Beza f. 205v: Vangelo di Luca, cap. 6 Testo greco (D. C. Parker, Codex Bezae. An Early Christian Manuscript and Its Text, Cambridge, Cambridge University Press, 1992).

Questioni testuali relative a Lc e At: il Codice di Beza f. 206r: Vangelo di Luca, cap. 6 Testo latino

Codice di Beza: Mt, Gv, Lc, Mc Lc 6,4, materiale aggiuntivo: ΤΗ ΑΥΤΗ ΗΜΕΡΑ ΘΕΑΣΑΜΕΝΟΣ ΤΙΝΑ ΕΡΓΑΖΟΜΕΝΟΝ ΤΩ ΣΑΒΒΑΤΩ ΕΙΠΕΝ ΑΥΤΩ ΑΝΘΡΩΠΕ ΕΙ ΜΕΝ ΟΙΔΑΣ ΤΙ ΠΟΙΕΙΣ ΜΑΚΑΡΙΟΣ ΕΙ ΕΙ ΔΕ ΜΗ ΟΙΔΑΣ ΕΠΙΚΑΤΑΡΑΤΟΣ ΚΑΙ ΠΑΡΑΒΑΤΗΣ ΕΙ ΤΟΥ ΝΟΜΟΥ eodem die uidens quendam operantem sabbato et dixit illi homo si quidem scis quod facis beatus es si autem nescis maledictus et trabaricator legis Quando, quello stesso giorno, vide un uomo lavorare di sabato, gli disse: "Uomo! Se sai cosa stai facendo, sei benedetto! Ma se non lo sai sei maledetto e trasgressore della legge.

Versione in copto mesokemico: Codice Glazier (ed. H.-M. Schenke, Apostelgeschichte 1, 1-15, 3 Im Mittelaegyptischen Dialekt des Koptischen (Codex Glazier) (TU 137), Berlin, Akademie Verlag, 1991.

Versione in copto mesokemico: Codice Glazier

At 19-21: codice Beza «Ma dopo questi fatti, Paolo si pose in animo, dopo aver attraversato prima le province di Macedonia e di Acaya, di andare a Gerosolima, dicendo: Dopo essere stato lì è necessario (dei= espressione che indica il disegno divino) che visiti anche Roma» (19,21) «Quando si placò il tumulto, Paolo mandò a chiamare i discepoli e, una volta che li ebbe incoraggiati e salutati, uscì per dirigersi in Macedonia. Dopo aver percorso quella regione incoraggiando i discepoli con lunghe conversazioni, arrivò in Grecia Recensione alessandrina e, dopo essere stato lì tre mesi non appena si tramò una congiura contro di lui da parte degli ebrei, nel momento di imbarcarsi verso la provincia di Siria, prese la decisione di ritornare in Macedonia» (20, 13). Codex Bezae «Alla fine dei tre mesi, nascendo una congiura contro di lui tramata dagli ebrei, volle imbarcarsi verso la Siria. Ma lo Spirito Santo gli disse di ritornare nella provincia di Macedonia» (20,3 D05)

At 11: noi Noi come un semplice espediente letterario? O come traccia autobiografica (fondamentale per la datazione)? At 13,14 (Codex Bezae): «Il giorno di sabato entrarono nella nostra sinagoga» (sinagoga di Antichia di Pisidia). 16,10 (tutti i codici) 6 Poi attraversarono la Frigia e la regione della Galazia, perché lo Spirito Santo vietò loro di annunciare la parola in Asia; 7 e, giunti ai confini della Misia, cercavano di andare in Bitinia; ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro; 8 e, oltrepassata la Misia, discesero a Troas. 9 Paolo ebbe durante la notte una visione: un macedone gli stava davanti, e lo pregava dicendo: «Passa in Macedonia e soccorrici». 10 Appena ebbe avuta quella visione, cercammo subito di partire per la Macedonia, convinti che Dio ci aveva chiamati là, ad annunciare loro il vangelo.

La circolazione di Lc

Luca: prime testimonianze Non vi è nulla di significativo prima di Ireneo, AH I 27,2: Se non bastasse ciò, Marcione mutila il Vangelo di Luca, ed elimina da questo tutto ciò che è relativo alla nascita del Signore, eliminando anche molti passi che riguardano la dottrina espressa nei discorsi del Signore, passi nei quali è scritto a chiare lettere come il Signore confessi nel modo più evidente che il Creatore del mondo è suo Padre.

Canone Muratori (1740) (fine II sec. / inizio III sec.)

Canone Muratori (trad. Norelli) ] ai quali tuttavia partecipò, e così mise per iscritto. Il terzo libro del vangelo, secondo Luca: questo Luca, medico, dopo l ascensione di Cristo, poiché Paolo lo aveva preso con sé come tirocinante, in proprio nome scrisse secondo la sua idea; ma il Signore, neppure lui lo vide nella carne, e pertanto secondo che poté informarsi così comincia a narrare dalla nascita di Giovanni. Il quarto dei vangeli, di Giovanni, uno dei discepoli. Poiché i suoi condiscepoli e vescovi lo esortavano, disse: Digiunate con me da oggi per tre giorni, e ciò che a ciascuno sarà stato rivelato, l un l altro ce lo narreremo. Quella notte stessa fu rivelato ad Andrea, uno degli apostoli, che, mettendo tutti in comune i loro ricordi, Giovanni a suo nome redigesse il tutto per iscritto. E perciò, benché diversi inizi per ciascuno dei libri dei vangeli siano insegnati, non fa nessuna differenza per la fede dei credenti, poiché da uno Spirito unico e sovrano tutto è stato espresso in tutti, riguardo alla nascita, alla Passione, alla resurrezione, alla vita con i suoi discepoli e alla sua duplice venuta, la prima nell umiltà, disprezzato, la quale ha avuto luogo, la seconda in potenza regale, gloriosa, la quale avrà luogo. Che vi è dunque di straordinario se Giovanni con tanta chiarezza espone anche i vari aspetti nelle sue lettere, dicendo di se stesso: Ciò che abbiamo visto con gli occhi nostri e udito con le orecchie e le mani nostre hanno toccato, questo vi abbiamo scritto : così infatti si dichiara, nell ordine, non solo testimone oculare, ma anche uditore e anche scrittore di tutte le meraviglie del Signore.

Canone Muratori Gli atti poi di tutti gli apostoli sono stati scritti in un solo libro. Luca, per l eccellente Teofilo, riunisce i singoli fatti che in sua presenza si compivano, così come indica in modo evidente omettendo la passione di Pietro, ma anche la partenza di Paolo quando partì da Roma per la Spagna. Le lettere poi di Paolo, da quale luogo e per quale ragione siano state spedite, esse stesse lo dichiarano a chi vuol capire. Prima di tutto ai Corinzi, proibendo le eresie dello scisma, poi ai Galati [proibendo] la circoncisione; ai Romani, insegnando che Cristo è la regola delle Scritture ma anche il loro principio, ha scritto più ampiamente. Su ciascuna di esse è necessario per noi discutere, dal momento che egli stesso, il beato apostolo Paolo, seguendo la regola del suo predecessore Giovanni, scrive nominalmente solo a sette chiese, nell ordine seguente: ai Corinzi la prima, agli Efesini la seconda, ai Filippesi la terza, ai Colossesi la quarta, ai Galati la quinta, ai Tessalonicesi la sesta, ai Romani la settima; però, sebbene ai Corinzi e ai Tessalonicesi scriva una seconda volta per rimproverarli, si riconosce che tuttavia una sola chiesa in tutto il mondo è diffusa; anche Giovanni infatti nell Apocalisse, sebbene scriva a sette chiese, tuttavia parla a tutte. Però una lettera a Filemone e una a Tito e due a Timoteo, [scritte] per affetto e amore, tuttavia in onore della chiesa cattolica per dare ordine alla disciplina ecclesiastica sono state rese sante.

Canone Muratori È trasmessa anche una ai Laodicesi, un altra agli Alessandrini, sotto il nome di Paolo fabbricate per l eresia di Marcione, e molto altro che nella chiesa cattolica non si può ricevere: infatti non è appropriato mescolare fiele con miele. Certo una lettera di Giuda e due del summenzionato Giovanni sono accolte nella [chiesa] cattolica, come la Sapienza scritta dagli amici di Salomone in suo onore. Delle apocalissi, anche, solo quelle di Giovanni e di Pietro accettiamo, la quale [seconda] alcuni dei nostri non vogliono che sia letta nell assemblea. Ma il Pastore molto di recente, alla nostra epoca, nella città di Roma lo ha composto Erma mentre sedeva sulla cattedra della chiesa della città di Roma il vescovo Pio suo fratello, e perciò è opportuno leggerlo, ma non si può proporlo in pubblico nell assemblea al popolo, né tra i profeti, il loro numero essendo completo, né tra gli apostoli alla fine dei tempi. Di Arsinoe però, di Valentino e di Milziade non accettiamo assolutamente nulla, essi che hanno anche composto un nuovo libro di salmi per Marcione insieme con Basilide d Asia fondatore dei catafrigi [

Commento al Canone Muratori Non vi è allusione all oralità. Si menzionano tradizioni di vario tipo per legittimare i singoli scritti, ad esempio Gv e 1-2Gv. La verità trova il suo luogo nei quattro Vangeli, nel loro insieme a dispetto dei difetti de singoli, oltre che negli Atti e lettere. Criterio di legittimazione: universalità di vangeli, delle sette lettere di Paolo, etc.

Il vangelo di Marcione secondo Tertulliano, Contra Marcionem IV libro 1.1. Ogni elucubrazione e ogni costruzione dell empio e sacrilego Marcione ora noi sfidiamo a confrontarsi con il suo stesso vangelo, vangelo che ha fatto suo interpolandolo. E, per dargli attendibilità, gli ha inventato una specie di dote, un opera intitolata Antitesi perché raccoglie le contraddizioni della Scrittura ed è stata messa insieme al fine di separare la Legge dal Vangelo, in quanto divide le due divinità, opposte tra di loro come le antitesi, l una che è contenuta in un documento (e piuttosto, come si dice più comunemente, un Testamento) l altra nell altro, per difendere così il suo vangelo, a cui si sarebbe dovuto credere sulla base delle Antitesi. (...) 2.1. (...) Noi stabiliamo, innanzitutto,che il documento evangelico ha come garanti gli apostoli, ai quali era stato imposto dal Signore stesso il compito di divulgare la sua buona novella. Se di esso se ne resero garanti anche dei discepoli degli apostoli, costoro, comunque, non furono soli, ma furono insieme con gli apostoli e dopo gli apostoli, poiché la predicazione dei discepoli avrebbe potuto essere considerata sospetta di desiderio di gloria, se non l avesse assistita l autorità dei maestri, anzi, di Cristo, che rese loro maestri gli apostoli. 2. Tanto è vero che la nostra fede ci è data, tra gli apostoli, da Giovanni e Matteo, e ci viene rinnovata, tra i successori degli apostoli, da Marco e Luca, i quali iniziarono dalle medesime regole di fede per quanto riguarda il Dio Creatore e il suo Cristo, nato da una vergine, completamento della Legge e dei profeti.

Il vangelo di Marcione 2.4. (...) Infatti, tra gli autori che noi accettiamo, si vede che Marcione scelse Luca come l evangelista da mutilare. Ma Luca non è apostolo, bensì apostolico, non è maestro, bensì discepolo, certamente minore del suo maestro, e sicuramente posteriore in quanto seguace di un apostolo posteriore, vale a dire di Paolo, cosicché, anche se Marcione avesse introdotto il suo vangelo sotto il nome di Paolo stesso, non basterebbe, per ottenere attendibilità, la posizione isolata di questo documento, privo del patrocinio fornitogli dai suoi predecessori. 5. Sarebbe necessario, infatti, che fosse esibito anche il vangelo che fu trovato da Paolo, al quale Paolo prestò fede, con il quale volle che subito andasse d accordo il suo, se è vero che proprio per questo motivo che salì a Gerusalemme per conoscere e consultare gli apostoli, perché non avesse corso inutilmente, vale a dire, perché non avesse creduto diversamente da loro e non avesse evangelizzato diversamente da loro. (...). 3. 2. Marcione, invece, avendo trovato un epistola di Paolo ai Galati, che rimprovera persino gli apostoli stessi, in quanto non procedevano con retto cammino secondo la verità del vangelo, e che, contemporaneamente, accusa alcuni pseudoapostoli di snaturare il vangelo di Cristo, cerca, dunque, Marcione, di distruggere la dignità dei Vangeli degli apostoli, pubblicati sotto il loro nome o anche sotto il nome dei successori degli apostoli, logicamente, per attribuire al suo vangelo l attendibilità che aveva negato agli altri (...).

Il vangelo di Marcione 4.1 (...) io dico che il mio Vangelo è quello vero, Marcione dice che lo è il suo; io affermo che quello di Marcione è adulterato, Marcione lo afferma del mio. Chi potrà dar ragione all uno o all altro, se non il calcolo del tempo, che attribuisce l autorità a quello che sarà trovato più antico, e predetermina che la corruzione si trova in quella cosa che sarà dimostrata essere più recente? (...). 2. (...) Come sarebbe assurdo credere che quello di Marcione abbia subito l imitazione da parte del nostro prima ancora di essere stato pubblicato; che, infine, fosse considerato vero il Vangelo posteriore, dopo che tali e tante attestazioni della religione cristiana erano già apparse nel mondo (...). 3. Nel frattempo, per quel che riguarda il Vangelo di Luca, poiché esso è comune a noi e a Marcione, questo fatto fa discutere da che parte stia la verità: (...) 4. Ma le Antitesi non solo ammettono, bensì anche mettono nell intestazione che sono di Marcione. A me basta la loro prova. Se, infatti, quel Vangelo che secondo noi è attribuito a Luca (non ci importa se è attribuito a Luca anche secondo Marcione) è il medesimo che Marcione impugna per mezzo delle sue Antitesi, in quanto interpolato dai protettori del giudaismo, i quali volevano incorporarvi insieme la Legge e i Profeti, sì che avrebbero potuto inventare con questo la derivazione di Cristo dal giudaismo, certamente Marcione non avrebbe potuto accusare altro che quello che aveva trovato già esistente.

Il vangelo di Marcione 5. Nessuno accusa le cose che verranno dopo, che nemmeno sa se verranno. La correzione non precede il peccato. Marcione, che fu certamente correttore di un Vangelo che era stato corrotto tra l età di Tiberio e quella di Antonino, fu il solo e il primo a farsi avanti, dopo essere stato così a lungo atteso da Cristo, il quale già si pentiva di aver avuto tanta fretta a mandare avanti gli apostoli senza che li difendesse Marcione. (...) Perciò, mentre corregge il Vangelo, Marcione conferma che il nostro precede, in quanto ha corretto quello che ha trovato, e che il suo è posteriore, in quanto lo ha formato correggendo il nostro, e così lo ha fatto tutto suo e nuovo. (...) 6.1. Ma oramai facciamo un nuovo passo in avanti, affrontando, come abbiamo dichiarato, il vangelo di Marcione, per mostrare anche in questo modo che si tratta di una falsificazione. Certo, tutto il lavoro che ha fatto anche ponendo avanti a quel vangelo la costruzione delle Antitesi, ha lo scopo di stabilire la diversità dell Antico Testamento dal Nuovo e di determinare, di conseguenza, la separazione del suo Cristo dal Creatore, in quanto era il Cristo di un altro dio, diverso da quello delle Legge e dei Profeti (...) 3. Pertanto lo scopo e il piano della nostra opera saranno quelli di osservare le condizioni che sono state accettate da entrambe le parti. Marcione stabilì che uno è il Cristo che fu rivelato nell età di Tiberio per la salvezza di tutte le genti da un dio un tempo ignoto, un altro quello che fu destinato dal Dio Creatore per la ricostituzione del giudaismo, e che dovrà venire in un certo momento.

Fonti e originalità

I sinottici: elementi comuni Tra i Vangeli di Marco, Matteo e Luca sussistono somiglianze anche verbali, così come notevoli differenze. Come spiegarle? Esiste una base comune? Un comune schema narrativo: battesimo di Gesù e sua permanenza nel deserto Gesù svolge attività pubblica in Galilea viaggio e ministero a Gerusalemme (quattro viaggi in Gv) ingresso dispute nel tempio ultima cena processo crocifissione sepoltura visita delle donne al sepolcro

I sinottici: elementi comuni Materiali comuni: parabole dispute racconti di miracoli Successioni simili (ad esempio): confessione di Pietro primo annuncio della passione ammaestramento dei discepoli Detto sulla sequela e sul portare la croce Detto sul salvare la propria vita Detto sul guadagnare il mondo e perdere la vita Domanda sul valore della vita Confessione di Gesù di fronte alla generazione Alcuni vedranno il regno di Dio trasfigurazione conversazione durante la salita sul monte guarigione di un posseduto secondo annuncio della passione

I sinottici: differenze Lunghezza dei singoli vangeli e quantità di materiale (Mc è il più breve e conciso); racconti iniziali presenti in Lc e Mt, pur con delle pronunciate diversità; apparizioni finali in Mt e Lc, in forma diversa; differenze nella successione di eventi particolari; Lc e Mt hanno del materiale che Mc non conosce: predicazione di Giovanni battista (Mt 3,-7-10; Lc 3,7-9); discorso della montagna con i detti sui nemici (Mt 5,38-48; Lc 6,27-36); Padre nostro (Mt 6,7-15; Lc 11,2-4); parabola della pecora perduta (Mt18,10-14; Lc 15,3-7); guarigione a distanza per intercessione del centurione (Mt 8,5-13; Lc 7,1-10); dialogo col diavolo nel corso delle tentazioni (Mt 4,3-10; Lc 4,3-12) Lc: Pericope sulla peccatrice il buon samaritano l amico che bussa in piena notte e non potrà essere respinto la vedova ostinata nel chiedere giustizia il padre misericordioso verso il figlio ritrovato

Modelli di dipendenza Mc Mt Lc

Modelli di dipendenza Mt Mc Lc

Modelli di dipendenza Mc Mt Lc (seconda fonte)

Modelli di dipendenza S(Mt) Mc Mt *Q Lc S(Lc)

Fonte Q A) Da Giovanni battista a Gesù Giovanni annuncia giudizio escatologico Battesimo di Gesù (?) Tentazioni di Gesù Primo discorso di Geù: beatitudini, amore dei nemici, messa in pratica delle sue parole Racconto di guarigione: fede di un pagano Risposta al Battista imprigionato, con la denuncia della generazione indecisa

Fonte Q B) Dalla missione di Gesù al giudizio escatologico Discorso missionario, condizioni della sequela Insegnamento sulla preghiera Polemica contro la generazione incredula, i farisei e scribi Persecuzioni e preoccupazioni materiali Discorso escatologico: raccomandazioni, giudizio, ricompensa per coloro che hanno seguito Gesù

Proposta di Klinghardt Mcn *Mc *Mt *Gv Gv Lc Mc Mt

(auto-)legittimazione

Oralità e scrittura Marco e Giovanni differiscono notevolmente, ma convergono nel mostrare l esigenza di organizzare per iscritto la tradizione su Gesù sotto forma di coerente vicenda storica per poter rendere conto del senso di un presente che comincia a prolungarsi al di là della generazione dei discepoli. I testi di Mc e Gv assumono pienamente le implicazioni della scrittura in opposizione alla tradizione orale (Norelli)

Trasmissione autorevole del messaggio Trasmissione: chi è autorizzato a trasmettere il messaggio di Gesù con credenziali adeguate? I missionari itineranti? I credenti sedentari? E tra questi, coloro ai quali sono riconosciute facoltà peculiari, come l insegnamento, la profezia, etc.? Come tradurre gli insegnamenti in regole di vita valevoli per tutta una comunità, grande o piccola? Canone neotestamentario come soluzione del problema della localizzazione dell autorità affidabile i cui enunciati dovevano servire come fonte e criterio di legittimazione di ogni pratica cristiana (Norelli).

Primi scritti cristiani e formazione delle raccolte autorevoli Paolo di Tarso: lettere autentiche (oralità e scrittura inscindibilmente legati: Paolo predica e scrive), lettere deuteropaoline, che presuppongono quelle autentiche, e che vengono alla fine accolte almeno in parte nel canone (vedi invece il caso di 3Cor e Laod). Fonte Q: parole di Gesù immesse nel quadro di un disegno storico autorevole (articolato nelle vicende: Giovanni Battista, tentazioni con enunciazione del programma di Gesù, predicazione relativa alla fine e al giudizio): oralità e scrittura. Autonomizzazione del testo scritto dai primi tradenti: circolazione delle lettere di Paolo, riutilizzo di Q in contesti urbani (Matteo e Luca)

Tradizione e tradenti Marco come testo scritto in congiunzione con la trasmissione dei detti orali (che sono pochi in esso), ma anche in opposizione a una trasmissione del messaggio gesuano che avvenga solo in maniera orale attraverso persone della cui autorevolezza è legittimo dubitare. Mc sopravvive come autorevole (sostenuto da comunità autorevoli?), a differenza di Q. La base della tradizione: compare in tutti i Vangeli e in Q ha questa forme Chi accoglie voi accoglie me e chi accoglie me accoglie chi mi ha inviato (Mt 10,40 // Lc 10,16). I ministeri della trasmissione: profeti, apostoli, maestri. Nuovi ministeri della trasmissione: i presbiteri

Prologo di Lc: autolegittimazione, rapporto con altre tradizioni, definizione della funzione della sua opera 1 Ἐπειδήπερ πολλοὶ ἐπεχείρησαν ἀνατάξασθαι διήγησιν περὶ τῶν πεπληροφορημένων ἐν ἡμῖν πραγμάτων, 2 καθὼς παρέδοσαν ἡμῖν οἱ ἀπ ἀρχῆς αὐτόπται καὶ ὑπηρέται γενόμενοι τοῦ λόγου, 3 ἔδοξε κἀμοὶ παρηκολουθηκότι ἄνωθεν πᾶσιν ἀκριβῶς καθεξῆς σοι γράψαι, κράτιστε Θεόφιλε, 4 ἵνα ἐπιγνῷς περὶ ὧν κατηχήθης λόγων τὴν ἀσφάλειαν. Trad. R. Maisano (2017): 1 Poiché molti hanno intrapreso a stilare un resoconto dei fatti che sono stati realizzati per noi, 2 come ce li hanno tramandati coloro che furono da principio testimoni oculari e si misero al servizio della parola, 3 è parso bene anche a me, che li ho riesaminati tutti da capo scrupolosamente, scriverne con ordine a te, egregio Teofilo, 4 affinché delle dottrine in cui sei stato istruito tu riconosca la fondatezza.

Un testimonianza sulla tradizione orale e scritta: Papia di Gerapoli (125 d.c.) Eus. e.c. 3,39 Non esiterò a disporre in ordine per te, includendolo tra le spiegazioni, anche tutto ciò che un tempo ho ben appreso dai presbiteri e ben redatto, garantendone la verità. Infatti non traevo piacere, come fa la moltitudine, da coloro che parlano molto, ma da coloro che insegnano la verità; né da coloro che tramandano la memoria dei precetti estranei, ma da coloro che tramandano la memoria dei precetti dati dal Signore alla fede e provenienti dalla verità stessa. Eusebius Eccl Hist 3.39.3-5 οὐκ ὀκνήσω δέ σοι καὶ ὅσα ποτὲ παρὰ τῶν πρεσβυτέρων καλῶς ἔμαθον καὶ καλῶς ἐμνημόνευσα συγκατατάξαι ταῖς ἑρμηνείαις διαβεβαιούμενος ὑπὲρ αὐτῶν ἀλήθειαν. οὐ γὰρ τοῖς τὰ πολλὰ λέγουσιν ἔχαιρον ὥσπερ οἱ πολλοί ἀλλὰ τοῖς τἀληθῆ διδάσκουσιν οὐδὲ τοῖς τὰς ἀλλοτρίας ἐντολὰς μνημονεύουσιν ἀλλὰ τοῖς τὰς παρὰ τοῦ κυρίου τῇ πίστει δεδομένας 3.39.4 καὶ ἀπ αὐτῆς παραγινομένας τῆς ἀληθείας

Un testimonianza sulla tradizione orale e scritta: Papia di Gerapoli (125 d.c.) (4) E se per caso veniva anche qualcuno che era stato discepolo dei presbiteri, chiedevo le parole dei presbiteri, che cosa aveva detto Andrea, che cosa Pietro, che cosa Filippo, che cosa Tommaso o Giacomo, che cosa Giovanni o Matteo o qualcun altro dei discepoli del Signore, e ciò che dicono Aristione e il presbitero Giovanni, discepoli del Signore. Infatti non pensavo che le cose tratte dai libri mi giovassero tanto quanto le cose provenienti da una voce viva e permanente. εἰ δέ που καὶ παρηκολουθηκώς τις τοῖς πρεσβυτέροις ἔλθοι τοὺς τῶν πρεσβυτέρων ἀνέκρινον λόγους τί Ἀνδρέας ἢ τί Πέτρος εἶπεν ἢ τί Φίλιππος ἢ τί Θωμᾶς ἢ Ἰάκωβος ἢ τί Ἰωάννης ἢ Ματθαῖος ἤ τις ἕτερος τῶν τοῦ κυρίου μαθητῶν ἅ τε Ἀριστίων καὶ ὁ πρεσβύτερος Ἰωάννης τοῦ κυρίου μαθηταὶ λέγουσιν. οὐ γὰρ τὰ ἐκ τῶν βιβλίων τοσοῦτόν με ὠφελεῖν ὑπελάμβανον ὅσον τὰ παρὰ ζώσης φωνῆς καὶ μενούσης

Commento a Papia La catena della tradizione: 1) ascoltatori di Gesù; 2) presbiteri; 3) discepoli dei presbiteri (?). Affidabilità della trasmissione orale, che avviene in ambienti noti, rispetto alla circolazione del testo scritto, che avviene impersonalmente, in ambienti non necessariamente noti, che possono intervenire, interpolare, alterare. D altra parte Papia sente la necessità di scrivere: ammissione implicita della instabilità della trasmissione orale.

Papia su Marco e Matteo Eus. e.c. 3,39.15-16 (15) Anche questo diceva il presbitero: Marco, che fu interprete di Pietro, mise per iscritto con esattezza, non però con ordine, tutto ciò che ha riferito di quanto era stato detto o fatto dal Signore. Né infatti aveva udito il Signore né lo aveva accompagnato, ma più tardi, come ho detto, aveva accompagnato Pietro, il quale impartiva via via i suoi insegnamenti secondo le esigenze, ma non come se componesse una sintesi organica dei logia del Signore, di modo che Marco non ha commesso alcun errore mettendo per iscritto alcune cose così come ha redatto. Ha avuto infatti una sola preoccupazione, di non tralasciare nulla di quanto aveva udito e di non falsarne alcunché. (16) Queste dunque sono le informazioni riferite da Papia riguardo a Marco; riguardo poi a Matteo, è detto quanto segue: Matteo dunque ha composto una raccolta dei logia in lingua ebraica, e ciascuno li ha interpretati secondo le sue capacità». Eccl Hist 3.39.15-16. 15 καὶ τοῦθ ὁ πρεσβύτερος ἔλεγεν Μάρκος μὲν ἑρμηνευτὴς Πέτρου γενόμενος ὅσα ἐμνημόνευσεν ἀκριβῶς ἔγραψεν οὐ μέντοι τάξει τὰ ὑπὸ τοῦ κυρίου ἢ λεχθέντα ἢ πραχθέντα. οὔτε γὰρ ἤκουσεν τοῦ κυρίου οὔτε παρηκολούθησεν αὐτῷ ὕστερον δὲ ὡς ἔφην Πέτρῳ ὃς πρὸς τὰς χρείας ἐποιεῖτο τὰς διδασκαλίας ἀλλ οὐχ ὥσπερ σύνταξιν τῶν κυριακῶν ποιούμενος λογίων ὥστε οὐδὲν ἥμαρτεν Μάρκος οὕτως ἔνια γράψας ὡς ἀπεμνημόνευσεν. ἑνὸς γὰρ ἐποιήσατο πρόνοιαν τοῦ μηδὲν ὧν ἤκουσεν παραλιπεῖν ἢ ψεύσασθαί τι ἐν αὐτοῖς. 3.39.16 ταῦτα μὲν οὖν ἱστόρηται τῷ Παπίᾳ περὶ τοῦ Μάρκου περὶ δὲ τοῦ Ματθαίου ταῦτ εἴρηται Ματθαῖος μὲν οὖν Ἑβραΐδι διαλέκτῳ τὰ λόγια συνετάξατο ἡρμήνευσεν δ αὐτὰ ὡς ἦν δυνατὸς ἕκαστος.

Papia su Marco e Matteo Eccl Hist 3.39.15-16. 15 καὶ τοῦθ ὁ πρεσβύτερος ἔλεγεν Μάρκος μὲν ἑρμηνευτὴς Πέτρου γενόμενος ὅσα ἐμνημόνευσεν ἀκριβῶς ἔγραψεν οὐ μέντοι τάξει τὰ ὑπὸ τοῦ κυρίου ἢ λεχθέντα ἢ πραχθέντα. οὔτε γὰρ ἤκουσεν τοῦ κυρίου οὔτε παρηκολούθησεν αὐτῷ ὕστερον δὲ ὡς ἔφην Πέτρῳ ὃς πρὸς τὰς χρείας ἐποιεῖτο τὰς διδασ καλίας ἀλλ οὐχ ὥσπερ σύνταξιν τῶν κυριακῶν ποιούμενος λογίων ὥστε οὐδὲν ἥμαρτεν Μάρκος οὕτως ἔνια γράψας ὡς ἀπεμνημόνευσεν. ἑνὸς γὰρ ἐποιήσατο πρόνοιαν τοῦ μηδὲν ὧν ἤκουσεν παραλιπεῖν ἢ ψεύσασθαί τι ἐν αὐτοῖς. 3.39.16 ταῦτα μὲν οὖν ἱστόρηται τῷ Παπίᾳ περὶ τοῦ Μάρκου περὶ δὲ τοῦ Ματθαίου ταῦτ εἴρηται Ματθαῖος μὲν οὖν Ἑβραΐδι διαλέκτῳ τὰ λόγια συνετάξατο ἡρμήνευσεν δ αὐτὰ ὡς ἦν δυνατὸς ἕκαστος. 1) Il presbitero è garanzia della trasmissione autorevole del Vangelo scritto. 2) Esistono più tradizioni riguardanti Matteo: una sola ha vinto (il Matteo canonico)

Riassumendo: le notizie su Luca -Ireneo: (Eus. h.e. V 8,3 = Ir. haer. III 1,1) E Luca, il compagno di Paolo, ha consegnato in un libro il vangelo che Paolo predicava. -Canone muratoriano: Tertium euangelii librum secundum Lucam, Lucas iste medicus, post ascensum Christi, cum eum Paulus quasi ut iuris studiosum secundum (= secum) adsumpsisset, nomine suo ex opinione conscripsit, dominum tamen nec ipse uidit in carne, et ideo prout assequi potuit ita et a natiuitate Iohannis incipit dicere -Prologhi antimarcioniti: Luca è di Antiochia. -Codice di Beza riporta una variante di At 11,27-30 («27 In questo tempo alcuni profeti scesero ad Antiochia da Gerusalemme. 28 E uno di loro, di nome Agabo, alzatosi in piedi, annunziò per impulso dello Spirito che sarebbe scoppiata una grave carestia su tutta la terra. Ciò che di fatto avvenne sotto l'impero di Claudio. 29 Allora i discepoli si accordarono, ciascuno secondo quello che possedeva, di mandare un soccorso ai fratelli abitanti nella Giudea; 30 questo fecero, indirizzandolo agli anziani, per mezzo di Barnaba e Saulo» Variante di D: Vi era una grande gioia. Mentre noi eravamo riuniti, uno di questi profeti, Agabo )

Alcuni elementi della struttura e del contenuto

Struttura di Lc 1,1-4 1,5-4,13 4,14-9,50 9,51-19,27 19,28-24,53 Proemio Infanzia e preparazione Attività in Galilea Viaggio a Gerusalemme (materiali vari) Gesù a Gerusalemme: passione, apparizioni e ascensione Lc 1-2: su Gesù bambino sono proiettate le speranze di Israele: messia, figlio di Dio, discendente di Davide, Signore. Nello stesso tempo suscita forte opposizione. Galilea e Gerusalemme sono tappe di un cammino teologicamente giustificato (17,11 e 13,33). Lc 24: tre racconti di resurrezione. Gerusalemme acquista centralità ed è il luogo di partenza della missione.

Struttura di At 1,1-3 1,4-12 1,13-8,3 8,4-11,18* 11,19*-28,31 Proemio Esposizione: ascensione Comunità di Gerusalemme Diffusione del messaggio in Giudea e Samaria Diffusione del messaggio nel mondo pagano fino a Roma 11,18 All'udire questo si calmarono e cominciarono a glorificare Dio dicendo: «Dunque anche ai pagani Dio ha concesso che si convertano perché abbiano la vita!». 11,19 Intanto quelli che erano stati dispersi dopo la persecuzione scoppiata al tempo di Stefano, erano arrivati fin nella Fenicia, a Cipro e ad Antiochia e non predicavano la parola a nessuno fuorché ai Giudei. 11,20 Ma alcuni fra loro, cittadini di Cipro e di Cirène, giunti ad Antiochia, cominciarono a parlare anche ai Greci, predicando la buona novella del Signore Gesù.

Il passaggio tra i due libri: Luca - Atti Lc 24: 36 Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 37 Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. 38 Ma egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39 Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho». 40 Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. 41 Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». 42 Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; 43 egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. 44 Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». 45 Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: 46 «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno 47 e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48 Di questo voi siete testimoni. 49 E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto».50 Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. 51 Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. 52 Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; 53 e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

Luca Atti: i tempi e i luoghi della missione At 1: 1 Nel mio primo libro ho già trattato, o Teòfilo, di tutto quello che Gesù fece e insegnò dal principio 2 fino al giorno in cui, dopo aver dato istruzioni agli apostoli che si era scelti nello Spirito Santo, egli fu assunto in cielo. 3 Egli si mostrò ad essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del regno di Dio. 4 Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere che si adempisse la promessa del Padre «quella, disse, che voi avete udito da me: 5 Giovanni ha battezzato con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo, fra non molti giorni». 6 Così venutisi a trovare insieme gli domandarono: «Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele?». 7 Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta, 8 ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra». 9 Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. 10 E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: 11 «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo».

Lc: fonti e riferimenti Testimoni oculari e ministri della parola: i tradenti di Luca, che sono richiamati in At 1 (coloro che hanno visto il battesimo, la morte e la resurrezione). Croce e resurrezione sono conformi alle Scritture: dimostrazione in Atti.

Le tendenze ideologiche di Luca Luca e Marco Mc si concentra su Gesù: i discepoli, fino nel finale paradossale, non sembrano comprenderlo. Lc reagisce a questa presentazione, in quanto convinto della continuità tra Gesù e discepoli: dunque i discepoli comprendono progressivamente e parzialmente Gesù, perché tra Gesù e i discepoli ci deve essere continuità. Mc propone alla fine la proclamazione di un apocalisse da parte di Gesù. Lc non accetta questo aspetto, vuole fondare il cristianesimo come movimento non anti-statale, non apocalittico, non rivoluzionario, non caratterizzato dai tratti di nuova religione : il cristianesimo ha un prima e un dopo. Lc esibisce tratti di somiglianza con Giuseppe Flavio: filoromanismo, rapporto positivo con l entourage burocratico

Le tendenze ideologiche di Luca Caratteri del Gesù di Luca Gesù è descritto secondo il metodo del bios (Mc), senza tuttavia esaltazione o lode da parte della voce narrante: sono i personaggi a dichiarare sempre qualcosa su di lui. Gesù non è riconosciuto (come in Mc), ma questo accade a causa della malafede dei suoi contemporanei. Bisogna allora dimostrare che i suoi atti testimoniano a suo favore, in particolare il suo essere profeta, messia, figlio. Si tratta di una dialettica tra rifiuto e segni. In Lc, a differenza di Mc, alcuni riconoscono verbalmente la verità su Gesù nella passione e nella croce: Aletti definisce questo come l atto di veridizione.

Le tendenze ideologiche di Luca Il lettore e il Vangelo di Luca In Lc 1,1-4 si parla di solidità degli insegnamenti: tutto Lc è un percorso di fede, non solo legato al riconoscimento da parte dei personaggi. Il lettore: può sapere di più, altrettanto, o di meno, rispetto ai personaggi in scena. All inizio sa di più sull essere di Gesù: tale essere dovrà apparire attraverso atti e parole, che saranno riconosciuti esplicitamente da vari personaggi. La Scrittura è molto presente, ma soprattutto nelle parole dei personaggi.

L inizio: Giovanni e Gesù 5 Ἐγένετο ἐν ταῖς ἡμέραις Ἡρῴδου βασιλέως τῆς Ἰουδαίας ἱερεύς τις ὀνόματι Ζαχαρίας ἐξ ἐφημερίας Ἀβιά, καὶ γυνὴ αὐτῷ ἐκ τῶν θυγατέρων Ἀαρών, καὶ τὸ ὄνομα αὐτῆς Ἐλισάβετ. 6 ἦσαν δὲ δίκαιοι ἀμφότεροι ἐναντίον τοῦ θεοῦ, πορευόμενοι ἐν πάσαις ταῖς ἐντολαῖς καὶ δικαιώμασιν τοῦ κυρίου ἄμεμπτοι. 7 καὶ οὐκ ἦν αὐτοῖς τέκνον, καθότι ἦν ἡ Ἐλισάβετ στεῖρα, καὶ ἀμφότεροι προβεβηκότες ἐν ταῖς ἡμέραις αὐτῶν ἦσαν.

La preghiera esaudita 8 Ἐγένετο δὲ ἐν τῷ ἱερατεύειν αὐτὸν ἐν τῇ τάξει τῆς ἐφημερίας αὐτοῦ ἔναντι τοῦ θεοῦ, 9 κατὰ τὸ ἔθος τῆς ἱερατείας ἔλαχε τοῦ θυμιᾶσαι εἰσελθὼν εἰς τὸν ναὸν τοῦ κυρίου, 10 καὶ πᾶν τὸ πλῆθος ἦν τοῦ λαοῦ προσευχόμενον ἔξω τῇ ὥρᾳ τοῦ θυμιάματος 11 ὤφθη δὲ αὐτῷ ἄγγελος κυρίου ἑστὼς ἐκ δεξιῶν τοῦ θυσιαστηρίου τοῦ θυμιάματος. 12 καὶ ἐταράχθη Ζαχαρίας ἰδών, καὶ φόβος ἐπέπεσεν ἐπ αὐτόν. 13 εἶπεν δὲ πρὸς αὐτὸν ὁ ἄγγελος, Μὴ φοβοῦ, Ζαχαρία, διότι εἰσηκούσθη ἡ δέησίς σου, καὶ ἡ γυνή σου Ἐλισάβετ γεννήσει υἱόν σοι, καὶ καλέσεις τὸ ὄνομα αὐτοῦ Ἰωάννην.

Identità di Giovanni 14 καὶ ἔσται χαρά σοι καὶ ἀγαλλίασις, καὶ πολλοὶ ἐπὶ τῇ γενέσει αὐτοῦ χαρήσονται 15 ἔσται γὰρ μέγας ἐνώπιον [τοῦ] κυρίου, καὶ οἶνον καὶ σίκερα οὐ μὴ πίῃ, καὶ πνεύματος ἁγίου πλησθήσεται ἔτι ἐκ κοιλίας μητρὸς αὐτοῦ, 16 καὶ πολλοὺς τῶν υἱῶν Ἰσραὴλ ἐπιστρέψει ἐπὶ κύριον τὸν θεὸν αὐτῶν. 17 καὶ αὐτὸς προελεύσεται ἐνώπιον αὐτοῦ ἐν πνεύματι καὶ δυνάμει Ἠλίου, ἐπιστρέψαι καρδίας πατέρων ἐπὶ τέκνα καὶ ἀπειθεῖς ἐν φρονήσει δικαίων, ἑτοιμάσαι κυρίῳ λαὸν κατεσκευασμένον.

La risposta dell angelo 18 Καὶ εἶπεν Ζαχαρίας πρὸς τὸν ἄγγελον, Κατὰ τί γνώσομαι τοῦτο; ἐγὼ γάρ εἰμι πρεσβύτης καὶ ἡ γυνή μου προβεβηκυῖα ἐν ταῖς ἡμέραις αὐτῆς. 19 καὶ ἀποκριθεὶς ὁ ἄγγελος εἶπεν αὐτῷ, Ἐγώ εἰμι Γαβριὴλ ὁ παρεστηκὼς ἐνώπιον τοῦ θεοῦ, καὶ ἀπεστάλην λαλῆσαι πρὸς σὲ καὶ εὐαγγελίσασθαί σοι ταῦτα 20 καὶ ἰδοὺ ἔσῃ σιωπῶν καὶ μὴ δυνάμενος λαλῆσαι ἄχρι ἧς ἡμέρας γένηται ταῦτα, ἀνθ ὧν οὐκ ἐπίστευσας τοῖς λόγοις μου, οἵτινες πληρωθήσονται εἰς τὸν καιρὸν αὐτῶν. 21 Καὶ ἦν ὁ λαὸς προσδοκῶν τὸν Ζαχαρίαν, καὶ ἐθαύμαζον ἐν τῷ χρονίζειν ἐν τῷ ναῷ αὐτόν. 22 ἐξελθὼν δὲ οὐκ ἐδύνατο λαλῆσαι αὐτοῖς, καὶ ἐπέγνωσαν ὅτι ὀπτασίαν ἑώρακεν ἐν τῷ ναῷ καὶ αὐτὸς ἦν διανεύων αὐτοῖς, καὶ διέμενεν κωφός. 23 καὶ ἐγένετο ὡς ἐπλήσθησαν αἱ ἡμέραι τῆς λειτουργίας αὐτοῦ ἀπῆλθεν εἰς τὸν οἶκον αὐτοῦ.

Elisabetta e Maria 24 Μετὰ δὲ ταύτας τὰς ἡμέρας συνέλαβεν Ἐλισάβετ ἡ γυνὴ αὐτοῦ καὶ περιέκρυβεν ἑαυτὴν μῆνας πέντε, λέγουσα 25 ὅτι Οὕτως μοι πεποίηκεν κύριος ἐν ἡμέραις αἷς ἐπεῖδεν ἀφελεῖν ὄνειδός μου ἐν ἀνθρώποις. 26 Ἐν δὲ τῷ μηνὶ τῷ ἕκτῳ ἀπεστάλη ὁ ἄγγελος Γαβριὴλ ἀπὸ τοῦ θεοῦ εἰς πόλιν τῆς Γαλιλαίας ᾗ ὄνομα Ναζαρὲθ 27 πρὸς παρθένον ἐμνηστευμένην ἀνδρὶ ᾧ ὄνομα Ἰωσὴφ ἐξ οἴκου Δαυίδ, καὶ τὸ ὄνομα τῆς παρθένου Μαριάμ. 28 καὶ εἰσελθὼν πρὸς αὐτὴν εἶπεν, Χαῖρε, κεχαριτωμένη, ὁ κύριος μετὰ σοῦ. 29 ἡ δὲ ἐπὶ τῷ λόγῳ διεταράχθη καὶ διελογίζετο ποταπὸς εἴη ὁ ἀσπασμὸς οὗτος.

L annuncio a Maria: chi è Gesù 30 καὶ εἶπεν ὁ ἄγγελος αὐτῇ, Μὴ φοβοῦ, Μαριάμ, εὗρες γὰρ χάριν παρὰ τῷ θεῷ 31 καὶ ἰδοὺ συλλήμψῃ ἐν γαστρὶ καὶ τέξῃ υἱόν, καὶ καλέσεις τὸ ὄνομα αὐτοῦ Ἰησοῦν. 32 οὗτος ἔσται μέγας καὶ υἱὸς ὑψίστου κληθήσεται, καὶ δώσει αὐτῷ κύριος ὁ θεὸς τὸν θρόνον Δαυὶδ τοῦ πατρὸς αὐτοῦ, 33 καὶ βασιλεύσει ἐπὶ τὸν οἶκον Ἰακὼβ εἰς τοὺς αἰῶνας, καὶ τῆς βασιλείας αὐτοῦ οὐκ ἔσται τέλος. 34 εἶπεν δὲ Μαριὰμ πρὸς τὸν ἄγγελον, Πῶς ἔσται τοῦτο, ἐπεὶ ἄνδρα οὐ γινώσκω; 35 καὶ ἀποκριθεὶς ὁ ἄγγελος εἶπεν αὐτῇ, Πνεῦμα ἅγιον ἐπελεύσεται ἐπὶ σέ, καὶ δύναμις ὑψίστου ἐπισκιάσει σοι διὸ καὶ τὸ γεννώμενον ἅγιον κληθήσεται, υἱὸς θεοῦ.

La visita a Elisabetta 36 καὶ ἰδοὺ Ἐλισάβετ ἡ συγγενίς σου καὶ αὐτὴ συνείληφεν υἱὸν ἐν γήρει αὐτῆς, καὶ οὗτος μὴν ἕκτος ἐστὶν αὐτῇ τῇ καλουμένῃ στείρᾳ 37 ὅτι οὐκ ἀδυνατήσει παρὰ τοῦ θεοῦ πᾶν ῥῆμα. 38 εἶπεν δὲ Μαριάμ, Ἰδοὺ ἡ δούλη κυρίου γένοιτό μοι κατὰ τὸ ῥῆμά σου. καὶ ἀπῆλθεν ἀπ αὐτῆς ὁ ἄγγελος. 39 Ἀναστᾶσα δὲ Μαριὰμ ἐν ταῖς ἡμέραις ταύταις ἐπορεύθη εἰς τὴν ὀρεινὴν μετὰ σπουδῆς εἰς πόλιν Ἰούδα, 40 καὶ εἰσῆλθεν εἰς τὸν οἶκον Ζαχαρίου καὶ ἠσπάσατο τὴν Ἐλισάβετ. 41 καὶ ἐγένετο ὡς ἤκουσεν τὸν ἀσπασμὸν τῆς Μαρίας ἡ Ἐλισάβετ, ἐσκίρτησεν τὸ βρέφος ἐν τῇ κοιλίᾳ αὐτῆς, καὶ ἐπλήσθη πνεύματος ἁγίου ἡ Ἐλισάβετ,

Struttura di Luca 1-2 Storie di Giovanni e Gesù Annuncio della nascita del Battista Articolazione strutturale A Annuncio della nascita di Gesù A Incontro di Maria e Elisabetta Nascita di Giovanni Battista nascita saluto B C Nascita di Gesù nascita saluto C Gesù al tempio D

Lc 1,11-20 e Lc 1,26-28: temi da AT Apparizione di messaggero divino Reazione di turbamento Parola rassicurante del messaggero Messaggio: concepimento, nome, missione Domanda al messaggero Risposta del messaggero Segno fornito del messaggero

Infanzia di Giovanni Battista e di Gesù Utilizzo di una leggenda senza evidenti elementi cristiani, forse presente tra i discepoli di Giovanni Battista, menzionati negli Atti (vedi infra). Perché ripercorrere l infanzia di Gesù? Perché la filiazione divina nelle prime comunità dapprima viene collegata alla resurrezione, poi alla trasfigurazione (che annuncia anche la morte), quindi al battesimo (prima manifestazione pubblica di Gesù), per regredire fino all infanzia.

Lc: Simeone e Anna, come «incontro guidato da Dio» I vv. 21-39 formano un unità letteraria, dove la «legge» (nomos) fa da inclusio a quella che è l ultima profezia: Simeone. Presentazione del bambino e sacrificio per la madre sono fatti in vista della purificazione, che implica la presenza di tutta la famiglia. Simeone e Anna, cfr. Eumeo e Euriclea in Od., Giacobbe che rivede Giuseppe (Gen 46,30), la moglie di Tobia il figlio (Tob 11,9.14)

Il quadro rituale: Es 13 1 Il Signore disse a Mosè: 2 «Consacrami ogni primogenito, il primo parto di ogni madre tra gli Israeliti - di uomini o di animali -: esso appartiene a me». 3 Mosè disse al popolo: ( ) 10 Osserverai questo rito alla sua ricorrenza ogni anno. 11 Quando il Signore ti avrà fatto entrare nel paese del Cananeo, come ha giurato a te e ai tuoi padri, e te lo avrà dato in possesso, 12 tu riserverai per il Signore ogni primogenito del seno materno; ogni primo parto del bestiame, se di sesso maschile, appartiene al Signore. 13 Riscatterai ogni primo parto dell'asino mediante un capo di bestiame minuto; se non lo riscatti, gli spaccherai la nuca. Riscatterai ogni primogenito dell'uomo tra i tuoi figli. 14 Quando tuo figlio domani ti chiederà: Che significa ciò?, tu gli risponderai: Con braccio potente il Signore ci ha fatti uscire dall'egitto, dalla condizione servile. 15 Poiché il faraone si ostinava a non lasciarci partire, il Signore ha ucciso ogni primogenito nel paese d'egitto, i primogeniti degli uomini e i primogeniti del bestiame. Per questo io sacrifico al Signore ogni primo frutto del seno materno, se di sesso maschile, e riscatto ogni primogenito dei miei figli. 16 Questo sarà un segno sulla tua mano, sarà un ornamento fra i tuoi occhi, per ricordare che con braccio potente il Signore ci ha fatti uscire dall'egitto».

Il quadro rituale: puerpera e nazireo Es. 13,.2.12.15 consacrazione del maschio Num 6,1-10: 1 Il Signore disse ancora a Mosè: 2 «Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando un uomo o una donna farà un voto speciale, il voto di nazireato, per consacrarsi al Signore, 3 si asterrà dal vino e dalle bevande inebrianti( ) 5 Per tutto il tempo del suo voto di nazireato il rasoio non passerà sul suo capo; finché non siano compiuti i giorni per i quali si è consacrato al Signore, sarà santo; si lascerà crescere la capigliatura. ( ). 9 Se uno gli muore accanto improvvisamente e il suo capo consacrato rimane così contaminato, si raderà il capo nel giorno della sua purificazione; se lo raderà il settimo giorno; 10 l'ottavo giorno porterà due tortore o due colombi al sacerdote, all'ingresso della tenda del convegno. 11 Il sacerdote ne offrirà uno in sacrificio espiatorio e l'altro in olocausto e farà per lui il rito espiatorio del peccato in cui è incorso a causa di quel morto; in quel giorno stesso, il nazireo consacrerà così il suo capo. 12 Consacrerà di nuovo al Signore i giorni del suo nazireato e offrirà un agnello dell'anno come sacrificio di riparazione; i giorni precedenti non saranno contati, perché il suo nazireato è stato contaminato. 13 Questa è la legge del nazireato; quando i giorni del suo nazireato saranno compiuti, lo si farà venire all'ingresso della tenda del convegno; 22 Il Signore aggiunse a Mosè: 23 «Parla ad Aronne e ai suoi figli e riferisci loro: Voi benedirete così gli Israeliti; direte loro: 24 Ti benedica il Signore e ti protegga. 25 Il Signore faccia brillare il suo volto su di te e ti sia propizio. 26 Il Signore rivolga su di te il suo volto e ti conceda pace. 27 Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò». Lv 12,1-8: 1 Il Signore aggiunse a Mosè: «Riferisci agli Israeliti: 2 Quando una donna sarà rimasta incinta e darà alla luce un maschio, sarà immonda per sette giorni; sarà immonda come nel tempo delle sue regole. 3 L'ottavo giorno si circonciderà il bambino. 4 Poi essa resterà ancora trentatré giorni a purificarsi dal suo sangue; non toccherà alcuna cosa santa e non entrerà nel santuario, finché non siano compiuti i giorni della sua purificazione. 5 Ma, se partorisce una femmina sarà immonda due settimane come al tempo delle sue regole; resterà sessantasei giorni a purificarsi del suo sangue. 6 Quando i giorni della sua purificazione per un figlio o per una figlia saranno compiuti, porterà al sacerdote all'ingresso della tenda del convegno un agnello di un anno come olocausto e un colombo o una tortora in sacrificio di espiazione. 7 Il sacerdote li offrirà davanti al Signore e farà il rito espiatorio per lei; essa sarà purificata dal flusso del suo sangue. Questa è la legge relativa alla donna, che partorisce un maschio o una femmina. 8 Se non ha mezzi da offrire un agnello, prenderà due tortore o due colombi: uno per l'olocausto e l'altro per il sacrificio espiatorio. Il sacerdote farà il rito espiatorio per lei ed essa sarà monda».

Il quadro ideologico Isaia 51-52: 4 Ascoltatemi attenti, o popoli; nazioni, porgetemi l'orecchio. Poiché da me uscirà la legge, il mio diritto sarà luce dei popoli. 5 La mia vittoria è vicina, si manifesterà come luce la mia salvezza; le mie braccia governeranno i popoli ( ). 8 ( ) ma la mia giustizia durerà per sempre, la mia salvezza di generazione in generazione. 52 7 Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi che annunzia la pace, messaggero di bene che annunzia la salvezza, che dice a Sion: «Regna il tuo Dio». 9 Prorompete insieme in canti di gioia, rovine di Gerusalemme, perché il Signore ha consolato il suo popolo, ha riscattato Gerusalemme. 1 Sam 1-2 Mal 3,1: e subito entrerà nel suo tempio il Signore, che voi cercate

Quadro ideologico delle parole di Simeone Sal 30,20:Quanto è grande la tua bontà, Signore! La riservi per coloro che ti temono, ne ricolmi chi in te si rifugia davanti agli occhi di tutti. Is 8, 14-18: 13 Il Signore degli eserciti, lui solo ritenete santo. Egli sia l'oggetto del vostro timore, della vostra paura. 14 Egli sarà laccio e pietra d'inciampo e scoglio che fa cadere per le due case di Israele, laccio e trabocchetto per chi abita in Gerusalemme. 15 Tra di loro molti inciamperanno, cadranno e si sfracelleranno, saranno presi e catturati. 16 Si chiuda questa testimonianza, si sigilli questa rivelazione nel cuore dei miei discepoli. 17 Io ho fiducia nel Signore, che ha nascosto il volto alla casa di Giacobbe, e spero in lui. 18 Ecco, io e i figli che il Signore mi ha dato, siamo segni e presagi per Israele da parte del Signore degli eserciti, che abita sul monte Sion.

La questione delle due edizioni -Nell episodio di Simeone alcuni critici hanno notato ripetizioni e incoerenze che farebbero pensare a correzioni apportate da un secondo editore, che potrebbe essere lo stesso autore della prima edizione. Questa posizione critica mette in questione tutto l episodio di Gesù dodicenne al tempio: apparterebbe a una seconda edizione. -L episodio del tempo nascerebbe come risposta alle critiche giudaiche circa le umili origini di Gesù: lui è in realtà il figlio del Padre. -οὐκ ᾔδειτε ὅτι ἐν τοῖς τοῦ πατρός μου δεῖ εἶναί με; 1) Essere nella proprietà (locativo) di mio padre (il tempio?); 2) occuparmi della proprietà di mio padre; 3) Bovon: «Non sapevate che devo essere nell ambito di mio padre?»

La cristologia nell episodio di Nazareth: Lc 4,16-30 16 Καὶ ἦλθεν εἰς Ναζαρά, οὗ ἦν τεθραμμένος, καὶ εἰσῆλθεν κατὰ τὸ εἰωθὸς αὐτῷ ἐν τῇ ἡμέρᾳ τῶν σαββάτων εἰς τὴν συναγωγήν, καὶ ἀνέστη ἀναγνῶναι. 17 καὶ ἐπεδόθη αὐτῷ βιβλίον τοῦ προφήτου Ἠσαΐου, καὶ ἀναπτύξας τὸ βιβλίον εὗρεν τὸν τόπον οὗ ἦν γεγραμμένον, 18 Πνεῦμα κυρίου ἐπ ἐμέ, οὗ εἵνεκεν ἔχρισέν με εὐαγγελίσασθαι πτωχοῖς, ἀπέσταλκέν με κηρύξαι αἰχμαλώτοις ἄφεσιν καὶ τυφλοῖς ἀνάβλεψιν, ἀποστεῖλαι τεθραυσμένους ἐν ἀφέσει, 19 κηρύξαι ἐνιαυτὸν κυρίου δεκτόν.

(continuazione) 20 καὶ πτύξας τὸ βιβλίον ἀποδοὺς τῷ ὑπηρέτῃ ἐκάθισεν καὶ πάντων οἱ ὀφθαλμοὶ ἐν τῇ συναγωγῇ ἦσαν ἀτενίζοντες αὐτῷ. 21 ἤρξατο δὲ λέγειν πρὸς αὐτοὺς ὅτι Σήμερον πεπλήρωται ἡ γραφὴ αὕτη ἐν τοῖς ὠσὶν ὑμῶν. 22 Καὶ πάντες ἐμαρτύρουν αὐτῷ καὶ ἐθαύμαζον ἐπὶ τοῖς λόγοις τῆς χάριτος τοῖς ἐκπορευομένοις ἐκ τοῦ στόματος αὐτοῦ, καὶ ἔλεγον, Οὐχὶ υἱός ἐστιν Ἰωσὴφ οὗτος;

(continuazione) 23 καὶ εἶπεν πρὸς αὐτούς, Πάντως ἐρεῖτέ μοι τὴν παραβολὴν ταύτην Ἰατρέ, θεράπευσον σεαυτόν ὅσα ἠκούσαμεν γενόμενα εἰς τὴν Καφαρναοὺμ ποίησον καὶ ὧδε ἐν τῇ πατρίδι σου. 24 εἶπεν δέ, Ἀμὴν λέγω ὑμῖν ὅτι οὐδεὶς προφήτης δεκτός ἐστιν ἐν τῇ πατρίδι αὐτοῦ. 25 ἐπ ἀληθείας δὲ λέγω ὑμῖν, πολλαὶ χῆραι ἦσαν ἐν ταῖς ἡμέραις Ἠλίου ἐν τῷ Ἰσραήλ, ὅτε ἐκλείσθη ὁ οὐρανὸς ἐπὶ ἔτη τρία καὶ μῆνας ἕξ, ὡς ἐγένετο λιμὸς μέγας ἐπὶ πᾶσαν τὴν γῆν, 26 καὶ πρὸς οὐδεμίαν αὐτῶν ἐπέμφθη Ἠλίας εἰ μὴ εἰς Σάρεπτα τῆς Σιδωνίας πρὸς γυναῖκα χήραν. 27 καὶ πολλοὶ λεπροὶ ἦσαν ἐν τῷ Ἰσραὴλ ἐπὶ Ἐλισαίου τοῦ προφήτου, καὶ οὐδεὶς αὐτῶν ἐκαθαρίσθη εἰ μὴ Ναιμὰν ὁ Σύρος.