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«Aegyptus» 94 (2014), pp. 63-74 scampoli iv (*) 1. BGU IV 1089: Πῶις, Σενεθῶθις e altrο. 2014 Vita e Pensiero / Pubblicazioni dell università cattolica del sacro cuore la disponibilità delle immagini in rete di molti papiri ci dà ora la possibilità di verificare la correttezza o meno di letture per vari riguardi incerte. È questo il caso della parola abbreviata con cui iniziano le quattro colonne del BGu iv 1089, che l editore, P.M. MEyEr, aveva letto προσβ( ) e aveva risolto in προσβ(έβληκεν) difesa con convinzione da Preisigke e che invece d. HAGEdorn, «zpe» 166 (2008), p. 174 comm. a r. 1, accogliendo la lettura e l interpretazione προσκ(εκόμικεν) di r. Pintaudi in P.laur ii 21, supponeva potesse esser letta anch essa προσκ( ) cioè προσκ(εκόμικεν). l immagine del papiro berlinese (P 11051 A), ora accessibile, dimostra senza ombra di dubbio che la parola abbreviata nel r. 1 di ciascuna colonna è προσκ( ). Ma se, in fondo, la partita fra προσβάλλω e προσκομίζω poteva, allora, giocarsi quasi ad armi pari, del tutto sconcertante, a mio parere, era ciò che segue nel testo dell ed. pr.; cito fondendo gli incipit di col. ii e iii: προσκ(εκόμικεν) ἐπὶ θησ(αυρὸν) πόλεως δεκαπ(ρώτοις) Κουσ(σείτου) κάτω γενή(ματος) τοῦ ἐνεστῶτος ϛ (ἔτους) τοῦ κυρίου ἡμῶν κτλ. «ha versato al granaio della città, per i decaproti del Cussite Inferiore dal raccolto del presente sesto anno del Signore nostro». ci saremmo aspettati ἐπὶ θησ(αυρὸν) μητροπόλεως oppu - re ἐπὶ θησ(αυρὸν) Ἑρμοῦ πόλεως sulla scorta di ciò che troviamo nei primi righi delle colonne del rotolo gemello BGu iv 1090 (P. 11051 B-d): εἰς τὸν ἐν Ἑρμοῦ πόλ(ει) δημόσ(ιον) θησ(αυρὸν) δεκαπ(ρώτοις) Περὶ Πόλιν Ἄνω (1). E in effetti in BGu 1089, 1 e 11 non c è scritto πόλεως ma c è scritto senza (*) Vd. «Aegyptus» 93 (2013), pp. 9-17. (1) Per la verità P.M. MEyEr nell ed. pr., comm. all anomalo r. 26 (vd. qui, infra), ha illustrato la procedura suggerita dalla lettura ἐπὶ θησαυρὸν Πόλεως δεκαπρώτοις + il nome di una determinata toparchia, e ne ha rilevato la differenza con la procedura seguita nell Arsinoite: «in den übrigen dekaproten-quittungen des Hermopolites ist immer nur vom θησαυρός der Metropole die rede: die leistung erfolgt durch den steurzahler ἐφ ἁλώνων des dorfes an die δεκάπρωτοι der Toparchien für den θησαυρός der Metropole die dekaproten-quittungen des faijûm zeigen leistung der steuer an die dekaproten ἐν θησαυρῷ κώμης».

64 GABriEllA MEssEri ombra di dubbio Πώεως. il granaio, dove viene portato il grano per i decaproti del cussite inferiore, è il granaio del villaggio di Πῶις che appartiene proprio a quella toparchia e che è ben noto da altra documentazione papirologica (2). l indicazione della toparchia segue δεκαπ(ρώτοις) ed è ben conservata al r. 11 dove si legge Κουσ(σείτου) κάτω. Ιnvece, al r. 1 il nome della toparchia è caduto in un ampia lacuna causata dal distacco di un fascio di fibre orizzontali che interessa tutto il rigo; in realtà, prima della lacuna rimane una traccia molto consistente (3), che di primo acchito non sembrerebbe essere compatibile con l attacco dell asta verticale di kappa (si vedano i kappa di Κουσ(σείτου) κάτω al r. 11 = iii 1) (4). Tuttavia, poiché i villaggi che compaiono nella col. ii sono gli stessi che compaiono nella col. iii (con l eccezione di quello registrato al r. 5, per cui vd. infra), ed il granaio di conferimento è, in entrambe le colonne, quello di Πῶις, ci aspettiamo che la toparchia indicata al r. 1 fosse quella del cussite inferiore (5). se è così, la consistente traccia residua, che appare come un grosso ricciolo (come nel delta precedente), potrebbe davvero essere l attacco dell asta verticale del kappa: e avremmo un kappa iniziale di grandi dimensioni, di foggia calligrafico-cancelleresca (6). un progresso è possibile anche a ii 5 dove leggo: (ἀρτ.) πέντε ἥμισυ τρίτον (2) TM_geoid 2651. il toponimo è molto comune e diffuso in tutto l Egitto. Almeno due villaggi, nella zona sud del nòmo Ermopolite, si chiamano Πῶις, uno si trova nel cussite inferiore, come esplicitamente attesta BGu iv 1089, 11 (TM_geoid 2651), l altro nel leucopurgite inferiore (TM_geoid 2652); vd. M. drew-bear, Le nome Hermopolite, (AsP, 21), Ann Arbor 1979, pp. 227-230; r.-l. chang, Un dossier fiscal hermopolitain d époque romaine: conservé à la Bibliothèque nationale et universitaire de Strasbourg (P. Strasb. inv. gr. 897-898, 903-905, 939-968, 982-1000, 1010-1013, 1918-1929): édition, commentaire et traduction [= P.Stras. 901-903] (Publications de l ifao, Bibliothèque Générale - 46), la caire 2014, pp. 83-84. (3) non segnalata in ed. pr. (4) secondo ed. pr. le tre colonne edite sono scritte dalla stessa mano; probabilmente con ragione, ma si deve osservare che la scrittura della col. ii è più diritta, più elegante e posata di quella delle altre colonne; d altra parte non si sa se l anno di riferimento è sempre lo stesso, poiché esso si conserva solo nella col. ii, al r. 2. (5) così anche ed. pr., comm. al r. 1. (6) non escludo che una minima porzione della parte centrale e l estremità inferiore dell asta verticale di kappa siano riconoscibili nelle tracce di inchiostro superstiti rispettivamente all altezza del rigo di base e più in basso nell interlinea. Per una maggiore sicurezza sarebbe necessaria l autopsia del papiro, autopsia che permetterebbe di attribuire plausibilmente le ulteriori tracce sporadiche presenti sul supporto e che, per quanto mi riguarda, potrebbero consentire questa trascrizione di r. 1: προσκ(εκόμικεν) ἐπὶ θησ(αυρὸν) Πώεως δεκαπ(ρώτοις) Κ [ο]υ [(σσείτου)] κ [άτ]ω [γενήμα]τ [ο]ς τ [ο]ῦ.

scampoli iv 65 ιό «artabe 5 1 2 1 3 1 12»: la frazione 1 12, non letta in ed. pr. né qui né, ovviamente, ai rr. 9 e 10, si legge anche al r. 9: (ἀρτ.) λη γ ι ο e al r. 10, vergato da m 2 : (ἀρτ.) λη γ ίό «artabe 38 1 3 1 12» e i conti tornano. Anche il prosieguo del r. 5 non era stato letto o lo era stato in modo del tut - to incerto; così, infatti, si presenta in ed. pr.: τρίτον...σ ενσ θω λ εω. la mia lettura delle tracce è ίόϲ ε. nella sequenza successiva, letta σ ενσ θω λ εω in ed. pr. con molti dubbi, è ragionevole cercare, stante la struttura del testo, un toponi - mo; M. drew-bear (7), legge Σ ενα θώλθ ε ως un villaggio che, secondo la studiosa che evidentemente ha in mente il «granaio della città» al r. 1, sarebbe da cercare nel Peri Polin kato. l immagine non supporta questa proposta: alla fine del r. 5 si legge σ ε σενεθωτ εω(ς) e credo che si tratti del villaggio di Σενεθῶθις scritto col tau come in P.strasb. Vi 567, 6 (ἀπὸ Σενεθώτεω(ς)) e forse con un errore di dittografia, per cui si può proporre {σ ε } Σενεθώτεω(ς). del villaggio di senethothis non si conosce la toparchia (8): se la mia proposta di lettura è giusta e diamo retta alla col. i del BGu iv 1089, a questa data il villaggio si sarebbe trovato nel cussite inferiore. un rilievo va fatto anche al r. 26, che è il r. 1 della col. iv; esso è così trascritto: προσβ(έβληκεν) ἐπὶ θησ(αυρὸν) περ[ con il suggerimento di una possibile integrazione Περ[ὶ Πόλιν Κάτω giudicata insoddisfacente per il fatto che la toparchia avrebbe dovuto seguire la parola δεκαπρώτοις, mentre dopo θησ(αυρὸν) ci si aspettava πόλεως, come nelle precedenti colonne (9). l immagine del papiro mostra che la lettura περ[ non è sostenibile, poiché la lettera che segue epsilon presenta, sulla rettrice superiore, un tratto orizzontale continuo che va a toccare la lettera successiva: ciò è incompatibile con la testa del rho che non ammette tratti congiuntivi sulla rettrice superiore verso la lettera successiva (vd. θραγη a r. 31 = iv 6); inoltre della lettera successiva rimane una cospicua traccia rotondeggiante. Propongo, pur con cautela, (7) op. cit., pp. 239, 345 e 399. A p. 239 drew-bear lemmatizza il villaggio di Σεναθῶλθις che sarebbe attestato in due papiri berlinesi; cito: «BGU ii 553, ii.4. σ ενσ θω λ εω: voir infra p. 345 (262/3 après J. c.) BGU iv 1089 ii.5 Σ ενα θώλθ εως (280/1)». l errore è palese: la lettura attribuita al BGu ii 553, ii 4 è in realtà la lettura di Meyer in BGu iv 1089, ii 5, che la drew-bear propone di leggere Σ ενα θώλθ εως come risulta a p. 345 e 399. il BGu ii 553, ii 4 ha Σεναθώθεως, che è una variante di Σενεθῶθις (TM_geoid 7122; M. drew-bear, op. cit., p. 240). Perciò, allo stato attuale Σεναθῶλθις, riposando soltanto sul BGu iv 1089, ii 5, dove invece si deve leggere Σενεθώτεω(ς), come sopra da me sostenuto, è da considerarsi un toponimo fantasma. (8) TM_geoid 7122; M. drew-bear, op. cit., p. 240. (9) Vd. sopra, la nota 1.

66 GABriEllA MEssEri la lettura πεσ λ [ e penso al toponimo Πέσλα (10); con questo nome ci sono almeno due villaggi nell Ermopolite, uno dei quali, all inizio del sec. iv p, risulta non lontano dal villaggio di Πῶις (11). 2. P.Flor. III 356: ancora sull annotazione del verso. sul verso, lungo le fibre, c è un annotazione di un rigo, scritta da una mano diversa rispetto a quella che ha vergato il testo del contratto del recto (12). Vitelli dava il testo della seconda parte dell annotazione dichiarando di non riuscire a leggere i nomi propri che precedono il simbolo delle arure: questa la sua trascrizione di quanto poteva leggere (ἀρουρῶν) ε πρ(ὸς) σπόρο<ν> χ[όρτου καὶ πυροῦ?]. l originale fu ispezionato da sijpesteijn, che in «JJP» 24 (1994), p. 137 dichiarò di aver letto così ciò che precede (ἀρουρῶν) : ἐκ Ἁρπμοῦις (lege Ἀρπμούιος) Φε δ ρ( ) (lege Φαίδρ(ου)) (sc. κλήρου) (= Bl X 75). non è possibile condividere in toto la lettura di sijpesteijn e, quindi, anche la sua interpretazione: εκ non è sostenibile perché la prima lettera superstite nel rigo non è ε ma α; il κ che segue è il kappa con la parte terminale leggermente allungata con cui nei documenti del kôm kâssûm si scrive κ(αί); il patronimico abbreviato si legge Φατρ η ; inoltre, per sostenere che si trattasse dell indicazione di appartenenza delle arure ad un kleros sarebbe stato necessario ἐκ τοῦ. Tuttavia anche la seconda parte dell annotazione nella lettura di Vitelli non lascia soddisfatti per motivi di congruità dell espressione e per motivi paleografici. infatti, πρ(ὸς) σπόρο<ν> χ[όρτου καὶ πυροῦ?] andrebbe tradotto «per la semina di foraggio e grano», ma questa destinazione del terreno preso in affitto viene espressa, in decine e decine di testimoni, con εἰς σποράν come del resto dimostra lo stesso testo del recto al r. 13: in ogni caso è εἰς la preposizione necessaria. A ciò si aggiunga che nella lettura σπόρο<ν> il gruppo πο non è di immediata lettura. la presenza di πρός in un annotazione di questo tipo, che è ragionevole ritenere che sia la sintetica indicazione del contenuto del contratto del recto così pensava anche Vitelli leggendo e integrando ha numerosi paralleli proprio in analoghe annotazioni tergali (vd., per es., P.Mich. V 311 (10) la lettera che segue epsilon è molto convincente come sigma; la traccia tondeggiante che segue può essere il ricciolo con cui può iniziare il secondo tratto del lambda. (11) Vd. M. drew-bear, op. cit., pp. 204-206. (12) Papiro recuperato nello scavo del kôm kâssûm di Ermupoli (vd. G. MEssEri, r.pin- TAudi, Spigolature VI, «zpe» 129 (2000), p.265. correzioni al testo del recto in BL i 459 (r. 15); Viii 130 (r. 12).

scampoli iv 67 verso) e li ha, soprattutto, nei registri dei γραφεῖα, dove vengono annotati i contratti ivi stilati giorno per giorno (vd. per tutti P. Mich. ii 223). se è così, dopo πρός ci aspettiamo il nome proprio in accusativo della persona «in favore della quale» è stato acceso il contratto. in base a queste considerazioni ritengo che il testo dell annotazione sia: ]α κ(αὶ) Ἁρπμοῦις Φατρή(ους) (ἀρουρῶν) ε πρὸς Ὧρο(ν) Χα ι [ Contratto di affitto del Tale, figlio del Tale] e di Harpmuis, figlio di Phatres, di arure 5 a favore di Horos, figlio di Chai[remon?] l alpha ad inizio rigo potrebbe essere ciò che rimane del genitivo del patronimico di una persona citata prima di Harpmuis. il nome Ἁρπμοῦις è una variante del nome Ἁρφμόις ben attestato in area tebana. il nome, nella variante Ἁρπμοῦις, è attestato soltanto 5 volte e tutte per uno stesso uomo presente nei registri della contabilità di Epimachos, sul cui verso è stata scritta l Ἀθηναίων πολιτεία; cioè: nel P.lond. i 131 r. del 10.5.79 p = sb Viii 9699 si registra, in cinque giorni di mesi diversi (ai rr. 500, 520, 567, 579, 585), che il carro della proprietà, preso in affitto da Παποντῶς Ἁρπμούιτος, ha trasportato tot carichi dal kleros di Hedylos all aia (della proprietà); c è da chiedersi, inoltre, se questo Παποντῶς Ἁρπμούιτος non sia lo stesso Παπoντῶς ἀρχονηλάτης che compare al r. 336 del medesimo registro. A questo Harpmuis di sb Viii 9699 si aggiunge ora l Harpmuis, figlio di Phatres, del presente papiro e l Harpmuis che compare in Psi inv. 816 (anch esso un contratto d affitto di cinque arure, di prossima pubblicazione in Psi XVii): entrambi questi due papiri appartengono al gruppo di documenti rinvenuti nel kôm kâssûm. dunque, il nome Ἁρπμοῦις è presente nell Ermopolite fra i e ii sec. d.c. 3. PSI I 37: nuova trascrizione. ritengo opportuno fornire una nuova ed esatta trascrizione di Psi i 37 Ricevuta per pagamento di grano del 23,8,82 d.c.,in considerazione sia del fatto che il testo della ricevuta così com è nell ed. pr. dovuta a Teresa lodi (e riprodotto in ddbdp) è impreciso in più punti e presenta due letture errate (ai rr. 5 e 6), sia in considerazione della circostanza che il testo emendato dei due errori e papirologicamente più preciso offerto da Medea norsa (13) è passato inosservato e non è stato recepito nella Berichtigungsliste. (13) Vd. il suo album paleografico Papiri greci delle Collezioni Italiane. Scritture docu-

68 GABriEllA MEssEri le uniche proposte registrate nella BL sono nel vol. i a pag. 390: si devono a Preisigke e riguardano il suggerimento di sciοgliere la prima parola del testo come μεμέτρη(κεν) e di risolvere al dativo l abbreviazione δοχ( ), che Teresa lodi risolveva al genitivo concordando l aggettivo con πυροῦ nonostante che nella nota di commento al r. 3 dicesse: «credo si debba intendere μέτρῳ δοχικῷ: cfr. wilcken ostr. i p. 214». norsa, nella sua riedizione, mantiene μεμέτρη(μαι) e δοχ(ικοῦ). il testo fornito nel ddbdp accoglie δοχ(ικῷ) di BL i 390 al r. 3 e mantiene δοχ(ικοῦ) ai rr. 5, 7, 8. Qui si adotta il giusto suggerimento di Preisigke comprovato dai molti documenti in cui la parola è scritta per esteso: vd., per es., P.sarap. 45, 11 (Herm.- 127 p ); 47bis, 14 (Herm.-131 p ); P.Vindob.sijp. 8, 21 (Herm.-127 p ). 1 Μεμέτρη(μαι) ἐφʼ ἁλώνων Σελ(ιλάεως) γενή(ματος) πρώτου (ἔτους) 2 Δομιτιανοῦ Κ(αί)σαρος τοῦ κυρίου μη(νὸς) Κ(αι)σαρείου 3 τρια[κ]ὰς Εὐδαίμων πρεσβύ(τερος) Ἑρμαίου πυρο(ῦ) δοχ(ικῷ) ἀρτάβ(ας) 4 διακοσίας δεκαὲξ (γίνονται) (πυροῦ) δοχ(ικῷ) (ἀρτάβαι) ιϛ κ(αὶ) ἐπὶ ταῖς ἐπαγομ(έναις) 5 νουμη(νίᾳ) ὁ (αὐτὸς) ἄλλας πυρο(ῦ) δοχ(ικῷ) ἀρτάβ(ας) εἰκοσιδύο ἥμισυ τέταρτ(ον) 6 ἐπὶ τὸ (αὐτὸ) τῶν δύο ἡμε(ρῶν) (ἀρτάβας) διακοσίας τριακονταοκτὼ 7 ἥμισυ τέταρτον Μουσαῖο(ς) σεση(μείωμαι) (πυροῦ) δοχ(ικῷ) (ἀρτάβας) διακοσίας τριακοντ(α)- 8 οκτὼ ἥμισυ τέταρτο(ν) (γίνονται) (πυροῦ) δοχ(ικῷ) (ἀρτάβαι) λη. 2 καίσαρος Καισαρείου ed. pr., κ(αί)σαρος... Κ(αι)σαρείου norsa; μηνός ed. pr., norsa3 τρια[κ]άς. norsa; τριακάς ed. pr.πρεσβ(ύτερος) πυρ(οῦ) δοχ(ικοῦ) ἀρτάβας ed. pr., norsa4 (γίνονται) (πυροῦ ἀρτάβαι) ed. pr., (γίνονται) (πυροῦ) δοχ(ικοῦ) (ἀρτάβαι) καί norsa5 νουμηνίας β (ἔτους) πυροῦ ed. pr., νουμηνίας ὁ (αὐτός) πυρο(ῦ) norsa6 τῶν δύο με(ρῶν) ἀρτάβας ed. pr., τῶν δύο ἡμε(ρῶν) (ἀρτάβας) norsa, τῶν δύο {(μέρος)}με(ρῶν) ddbdp8 ἀρτάβαι ed. pr., (ἀρτάβαι) norsa. 5. νουμη(νίᾳ), al dativo e non al genitivo come in ed. pr. e norsa. cf. P.oxy. lii 3691, 4; è il primo dei giorni aggiunti: vd. d. HAGEdorn, Die Verwendung von Zahlsubstantiven zur Bezeichnung von Monatstagen in den griechischen Papyri, «Arch. Pap.» 59 (2013), p. 123, nota 1. 7. il simbolo delle artabe si trova nell interlinea superiore, di seguito al secondo tratto del chi; probabilmente è stato aggiunto in un secondo momento. mentarie. Fascicolo secondo (Pubblicazioni della scuola di filologia classica dell università di roma, serie seconda: sussidi e Materiali), roma 1933, pp. 22-23 (con la foto del papiro nella tav. XiV).

scampoli iv 69 8. il simbolo dei 3 4 è scritto sopra una lunghissima asta verticale: lo scriba stava per scrivere ἥμισυ per esteso e la lunghissima asta verticale è il tratto di sinistra di eta, come si vede al r. 5. 4. SB I 5223: riedizione del recto, edizione del verso. Pubblicato da A.H. sayce in Hawara, Biahmu, and Arsinoe, by w.m. flinders PETriE, london 1889, pp. 32-33, fu inserito nel vol. i (1915) del Sammelbuch col nr. 5223. w. Preisigke, all atto dell inserimento nel sb, apportò un certo numero di correzioni e osservò: «die übrigen vielen lesefehler lassen sich ohne das original nicht verbessern»; il suo contributo più significativo fu nell aver intuito la presenza del simbolo delle artabe là dove sayce aveva ritenuto trattarsi di dracme e oboli. l interesse fiscale del frammento, sottolineato da sayce (p. 33), non cambia, ma le tasse non furono pagate in denaro, bensì in natura. il testo del Sammelbuch è passato nel ddbdp. la disponibilità dell immagine in rete consente ora di eliminare i numerosi errori di lettura residui, concentrati soprattutto, com è facilmente intuibile, nei nomi propri di persona. il frammento (cm 19,2 21,2), conservato nella yale university library come P.ctyBr inv. 18 (obiect id 11867126) (14), presenta, sul recto lungo le fibre, due colonne di scrittura: della prima rimane la parte superiore limitatamente alle lettere finali dei righi; della seconda sembrerebbe conservarsi integra l altezza, con buoni margini superiore (cm 3) e inferiore (cm 3,2), mentre è mutila di poco a destra. Molto in basso, nel margine inferiore, nella zona sinistra rispetto alla colonna di scrittura soprastante, c è uno stigma dello stesso modulo e dovuto alla stessa mano della scrittura precedente: forse la numerazione delle colonne? sul verso rimangono due colonne di scrittura che conservano estratti da un registro di canoni in artabe di grano riscossi su terreni usiaci (vd. infra). la scrittura del recto è una corsiva ordinata e chiara, dall andamento non veloce; è databile per confronto paleografico al sec. ii d.c.: vd. sb Xii 11104 = TM 40819 (karanis, 149 p ), P.Mich. ix 564 = TM 12056 (karanis, 150 p ), P.Mich. ix 4 = TM 12037 (karanis, 176 p ). la provenienza archeologica è Hawara nell Arsinoite (15); dati interni decisivi per ulteriori precisazioni non (14) ringrazio nikolaos Gonis per avermi segnalato questo papiro e per la collaborazione che ne è nata. (15) su Hawara si veda i. uytterhoeven, Hawara in the Graeco-Roman Period. Life and Death in a Fayum Village (ola, 174), leuven 2009.

70 GABriEllA MEssEri ce ne sono: il registro è compilato in una κώμη (cf. rr. 11, 15, 19), il cui nome non è riportato nel frammento superstite e la metropoli menzionata al r. 9 è certamente Ptolemais Euergetis; sarebbe certamente importante, per avanzare qualche ipotesi circa il villaggio implicato nella registrazione, riuscire a leggere il nome della divinità (?) che si trova alla fine del r. 13, ma non mi è stato possibile. il testo si articolava in paragrafi; nella seconda colonna ne rimangono tre: i rr. 9-13; ii rr. 14-17; iii rr. 18-26. in ogni paragrafo c è un uso regolare e consapevole del rientro dei righi per evidenziare le varie parti della registrazione; si inizia con un rigo in ekthesis che è il primo di un discorso introduttivo (cf. rr. 9-11; 14-15; 18-19) alla elencazione di coltivatori di terreni con diversa connotazione giuridica, i cui nomi seguono nei righi successivi. il i concerne γῆ ἱερατική e il coltivatore che si è dovuto far carico di 2 (?) arure è uno solo (r. 12), che ha ottemperato per il tramite di un altro (r. 13); il ii riguarda coltivatori di γῆ προσοδική, ma anche in questo caso è uno solo ad essere registrato (r. 16) come coltivatore di 29 arure tassate ad artabe di grano 3 1 2 1 3 1 12 all arura; il iii è interessato da un grave danno del supporto: è andato perduto il discorso introduttivo (rr. 18-19) e le informazioni relative al primo coltivatore menzionato (r. 20), mentre sono complete le informazioni relative ai cinque coltivatori che si succedono fino alla fine della colonna (rr. 21-26), per i quali sono registrati il numero di arure coltivate e l aliquota di tassazione. non mi risultano paralleli stringenti per questa tipologia di registrazione. col. i 1 ]λ ην καὶ 2 ]ιδος 3 ] 4 ] 5 ] (ἄρ.) α (ἥμισυ) 6 ] ίϛ 7 ] α (ἥμισυ) 8 ]. ----------- col. ii 9 Καὶ τοῦ γεωργοῦντος ἱερατικὴν γῆν ἀπὸ τῆς μητ[ροπόλεως 10 πρὸς καιρὸν τῆς γεωργίας παρεκδημοῦντος εἰς τ[ὴν 11 κώμην πρὸς τὴν τῆς γῆς ὑπηρεσίαν

scampoli iv 71 12 Σαμβᾶς ὁ καὶ Εὔπορος Θεογίτονος τοῦ Σαμβᾶτος..[ 13 διὰ Ἥρωνος νεωτ(έρου) Ἥρωνος ἱερ(έως) ανκ ο κ.β( ) (ἄρουραι) β.[ 14 Καὶ τῶν γεωργούντων προσοδικὴν γῆν μονη[ 15 ἀπὸ ὁμολόγου λαογραφίας τῆς κώμης vacat [ 16 Ἠλεῖς Ἡρακλᾶ τοῦ Παστ ωοῦτος μητρ [ὸ]ς Ταμιεως (ὡς ἔτῶν?) ξ [ 17 προσόδου ἀ(νὰ) (πυροῦ ἀρτ.) γ (ἥμισυ)(τρίτον) [(δωδέκατον) (ἄρ.) ] κθ 18 Καὶ απ ο [.].[..]... 19 εκδημούντ[ων? εἰς τὴν] κ ώμην [.].[ 20 Θ εο[γίτ]ων Ἡ ρα[κλᾶ?] κατὰ τὸ.[ 21 Ὀρσενοῦφις Νε [μεσ]ᾶτο(ς) κατὰ τὸ (τρίτον) μέρο(ς) προσ[ό(δου)?] ὁμοί ω (ς) (ἄρ.) κ...[ 22 Διδᾶς Χαιρήμονος τοῦ Χαιρήμονο(ς) ὁμοίως 23 (ἄρ.) κα ἀ(νὰ) (πυροῦ ἀρτ.) γ (ἥμισυ)(τρίτον)(δωδέκατον) (ἄρ.) β ίϛ (γίν.) (ἄρ.) κγ ίϛ 24 Χαιρήμων Διδᾶ ὁμοίως (ἄρ.) ιβ 25 Ἁρποκρατίων Δημητρίου τοῦ Μύσθο(υ) ὁμοίω(ς)(ἄρ.) ιβ 26 Σωκράτης Πρωτᾶ τοῦ Πρωτᾶ ὁμοίως (ἄρ.) κα E di colui che coltiva la terra sacra, il quale, al momento della coltivazione, dalla città viene al villaggio per il servizio della terra: Sambas alias Euporos, figlio di Theoghiton figlio di Sambas [ per il tramite di Heron il giovane, figlio di Heron, sacerdote di. arure 2[ E di coloro che coltivano la terra redditizia sola (?)[ dalla regolare laografia del villaggio: Eleis, figlio di Heraklas, figlio di Pastous, sua madre essendo Tamieys, di anni 60 (?) [ rendita ad artabe di grano 3 1 2, 1 3, 1 12arure 29 E [---] che vengono nel villaggio [---] Theoghiton, figlio di Heraklas, in base alla [x parte - Orsenuphis, figlio di Nemesas, in relazione a 1 3 della rendita (?) ugualmente arure 20+ Didas, figlio di Chairemon, figlio di Chairemon, in ugual modo arure 21; ad artabe di grano 3 1 2, 1 3, 1 12 arure 2 1 4, 1 16; in totale arure 23 1 4, 1 16 Chairemon, figlio di Didas, ugualmente arure 12 3 4 Harpokration, figlio di Demetrios, figlio di Mysthes, ugualmente arure 12 Sokrates, figlio di Protas, figlio di Protas, ugualmente arure 21 3 4.

72 GABriEllA MEssEri 9. ἱερατικὴν γῆν : Ο(?)ναικην γην ed. pr.; βασιλικὴν γῆν sb, ddbdp. Poche le attestazioni di età romana che usino l aggettivo ἱερατική per la terra sacra e, in queste, il sostantivo è sottinteso; quando il sostantivo è presente, l aggettivo preferito sembra essere ἱερά. spesso si è in presenza dell abbreviazione ιερ( )/ιερα( ). Papiri provenienti da Tebtynis attestano, in relazione alla terra, l uso dell aggettivo ἱερευτικός. 10-11. «al momento della coltivazione», fra i documenti ufficiali il parallelo più calzante lo offre BGu ii 618, 19-22 [κ]αὶ τῶν ἐκ προτροπῆς πρὸς καιρὸν πα [ρα]γειν[ο]μένων πρὸς τὴν τῆς γῆς [ὑ]πηρεσίαν ἄνδρες ξ ὧν τὸ κατʼ ὄνομα. Per altri contesti cf. P.Mich. Vi 243 dupl., 11 (karanis, 197 p ), che è una petizione. παρεκδημοῦντος: παρεμδημουντος ed. pr., sb; ddbdp. Preisigke, sb, propone di correggere/leggere περεπιδημοῦντος su suggerimento di wilcken. Prima attestazione papirologica del verbo παρεκδημέω da cui dipende ἀπό di r. 1. così anche ai rr. 18-19. 12. Σαμβᾶς ὁ καὶ Εὔπορος Θεογίτονος τοῦ Σαμβᾶτος..[ : Ομοιως ο και ευπορος Θλοηγοις ο του Ομματους ed. pr., ddbdp. 13. ἱερ(έως) ανκ ο κ.β ( ) / ανκ ο υ ρ ο ( ) : ιερ[εως] απο ed. pr., sb, ddbdp. se ἱερ(έως) è la giusta soluzione dell abbreviazione, dopo ci aspettiamo il nome proprio di una divinità, ma non riesco a leggere. 14. γῆν μονη[ : επημονη [γην] ed. pr., sb, ddbdp. 15. λαογραφίας ddbdp; τὰς γραφιας ed. pr., sb. Attestazioni di ὁμολόγου λαογραφίας : BGu ii 618, 13; P.oxy. iii 478, 22, 23; Xii 1452, 21; Psi Vii 732, 12, 13; P.wisc. i 17r, 22; sb XVi 12834, 4, 11; spp iv pg 58-78, 143, 484. 16. Ηλης Ηρακλα[τος] του Πα[πα]ουτος ων...ταμιεως... ed. pr., Ηλης Ἡρακλᾶ[τος] τοῦ Πα[..]ουτος ων[...]ταμιέως [...] sb, ddbdp. Ταμιεως: si tratta del nome proprio femminile Ταμιεῦς attestato in particolar modo nei documenti di Tebtynis col genitivo Ταμιεῦτος; si ritiene variante di Ταμιυσις (TM_ namid 1258). Per la declinazione dei nomi in -ευς, vd. GiGnAc, Gram., ii, pp. 87-88. 17. Per l aliquota di tassazione, cf. sb XVi 12493, i 9-10; Viii 11. la stessa aliquota ricorre al r. 23. 18-20. Questi righi sono andati pressoché completamente perduti per il distacco di fasci di fibre orizzontali. si è perduta l intestazione del paragrafo e le informazioni relative al primo coltivatore. 22-23. Questi due righi sono relativi a didas, figlio di chairemon e nipote di chairemon: egli coltiva arure 23 1 4 1 16 con due differenti rendite fiscali: 21 arure ad una rendita che era specificata al r. 21 (cui si fa riferimento con l ὁμοίως di r. 22), e arure 2 1 4 1 16 ad una rendita di artabe 3 1 2, 1 3, 1 12. 24-26. l ὁμοίως di ciascuno di questi righi sottintende l ἀ(νὰ) (πυροῦ ἀρτ.) γ (ἥμισυ) (τρίτον) (δωδέκατον) del r. 23. 24. con ogni probabilità si tratta del figlio del personaggio di r. 22. Verso: Estratti da un registro di canoni riscossi su terreni usiaci. col. i 1 Γερ(μανικιανῆς) οὐσία(ς) ἐκφο(ρίων) (πυροῦ) τλθ κ δ 2 προσμ(ετρουμένων) (πυροῦ ἀρτ.) μη κ δ (γίνονται) (πυροῦ) τ πη. γ

scampoli iv 73 3 (ὧν) μετ(ρηθεῖσαι) Ἐπεὶφ (πυροῦ) τλθ κ δ προσμ(ετρουμένων) (πυροῦ) μ η κ δ 4 (γίν.) αἱ π(ροκείμεναι) (πυροῦ) (ἀρτάβαι) τπη γ 5 (προσμ(ετρουμένων)) (πυροῦ ἀρτ.) (μη κ δ) 6 Σεν(εκανῆς) (πυροῦ)...[.] κ δ 7 προσ(μετρουμένων) (πυροῦ) [ ]..[ 8 (ὧν) μετ(ρηθεῖσαι) Ἐ [πεὶ]φ αἱ π(ροκείμεναι) (πυροῦ)...[ 9 10 (π ροσ(μετρουμένων)) (πυροῦ) γ.[ ----------- col. ii 11 Λουρ(ιανῆς) οὐσία(ς) ἐκφο(ρίων) (πυροῦ) [ 12 προσμ(ετρουμένων) (πυροῦ) [ 13 (γίνονται) (πυροῦ) τπ[ 14 (ὧν) ἀνενεχ(θεῖσαι) αἱ π(ροκείμεναι) (πυροῦ) ρπζ [ 15 λοιπ(αὶ) (πυροῦ) (ἀρτάβαι)[ 16 (ὧν) μετ(ρηθεῖσαι) Ἐπεὶφ (πυροῦ) ροε γ ι [β 17 (γίνονται) αἱ π(ροκείμεναι) (πυροῦ) γ ι β [ 18 σπερμάτ(ων) 19 προσμ(ετρουμένων) (πυροῦ)..[.]. 20 (ὧν) μετ(ρηθεῖσαι) Ἐπεὶ[φ (πυροῦ) ].π( )[ 21 (προσμ(ετρουμένων)) [ Proprietà di Germanico: canoni d affitto : artabe di grano 339 3 4 1 24 come supplemento: art. di grano 48 1 2 1 24; totale art. di grano 388 1 3 di cui versate in Epeiph: art. di grano 339 3 4 < 1 24>, come supplemento: art. di grano 48 1 2 1 24 Totale: le suddette art. di grano 388 1 3. (Supplemento: art. di grano 48 1 2 1 24). 1. 6. righi preceduti da una coppia di tratti obliqui di spuntatura che vanno ad intersecare il nome dell usia. 2. il totale del r. 2 e del r. 4, cioè art. 388 1 3, è la somma dei canoni del r. 1, cioè art. 339 1 2 1 4 1 24 più i prosmetrumena, cioè art. 48 1 2 1 24. il presente papiro non riserva sorprese: i prosmetrumena sono 1 7 dell ammontare complessivo dei canoni. sui prosmetrumena vd. T. kalén, Anhang über die Zuschläge bei Naturallieferungen, in id., Berliner Leihgabe griechischer Papyri, herausgegeben vom griechischen Seminar der Universität Uppsala, uppsala 1932, pp. 231-237; s.l. wallace, Taxation in Egypt from Augustus to Diocletian, Princeton 1938, pp. 38-41; A. GArA, Prosdiagraphomena e circolazione monetaria, Milano 1976, pp. 21-56: 32-33: «in epoca romana i sup-

74 GABriEllA MEssEri plementi valgono ad adeguare i cereali pesati alla misura di stato, sempre superiore a quella locale, i προσμετρούμενα mantengono il loro significato di adeguamento ponderale necessario per raggiungere lo standard richiesto dal potere centrale per soddisfare al debito fiscale». 3. 8. 16. 20. «cioè: versate ad Epeiph artabe di grano», cf. P.Tebt. iv 1107, 40, 52 (112 a ); 1130, 24, 52, 61 (114 a ); 1136,3, 5, 7 (114 a ); 1147, 3, 5, 7 (112 a ); P.Prag. ii 137, 12, 13, 15 (222 p ). 5. 10. 21. righi nei quali la parola prosm( ) e al r. 5 la cifra corrispondente è racchiusa entro parentesi tonde per essere messa in evidenza. 11-12. fra questi due righi c è uno spazio non scritto di ca. cm 3; esso è occupato sulla sinistra da due lunghi tratti obliqui paralleli: segni di controllo. inoltre si nota che il r. 12 è allineato col r. 5 della col. i. Questo significa che nello spazio lasciato vuoto fra il r. 11 e il r. 12 dovevano essere inserite informazioni analoghe a quelle dei rr. 2-4 della col. i: evidentemente non erano disponibili al momento e lo scriba ha lasciato lo spazio. 18-19. fra i due righi ci sono due tratti obliqui paralleli di spuntatura. GABriEllA MEssEri