ΑΡΙΣΤΟΤΕΛΕΙΟ ΠΑΝΕΠΙΣΤΗΜΙΟ ΘΕΣΣΑΛΟΝΙΚΗΣ ΦΙΛΟΣΟΦΙΚΗ ΣΧΟΛΗ ΤΜΗΜΑ ΙΤΑΛΙΚΗΣ ΓΛΩΣΣΑΣ ΚΑΙ ΦΙΛΟΛΟΓΙΑΣ ΠΡΟΓΡΑΜΜΑ ΜΕΤΑΠΤΥΧΙΑΚΩΝ ΣΠΟΥΔΩΝ: «ΙΤΑΛΙΚΗ ΓΛΩΣΣΑ ΚΑΙ ΠΟΛΙΤΙΣΜΟΣ» ΚΑΤΕΥΘΥΝΣΗ: ΜΕΤΑΦΡΑΣΗ, ΔΙΕΡΜΗΝΕΙΑ ΚΑΙ ΕΠΙΚΟΙΝΩΝΙΑ ΕΛΕΝΗ A. ΧΡΥΣΑΦΗ Un esempio di dialogo interculturale: il percorso traduttivo dei pannelli di una mostra fotografica itinerante dall Italia in Grecia Διπλωµατική µεταπτυχιακή εργασία Επιβλέπουσα: ΕΛΕΝΗ ΚΑΣΑΠΗ Καθηγήτρια Μεταφρασεολογίας Α.Π.Θ. ΘΕΣΣΑΛΟΝΙΚΗ 2012
Τριµελής εξεταστική επιτροπή Επιβλέπουσα: ΕΛΕΝΗ ΚΑΣΑΠΗ, Kαθηγήτρια Μεταφρασεολογίας, Α.Π.Θ. Μέλη: ΕΥΗ ΜΕΛΕΖΙΑΔΟΥ, Επίκ. καθηγήτρια Ιστορίας Ιταλικής Τέχνης, Α.Π.Θ. ΙSABELLA BALDINI, Professore associato di Archeologia Cristiana e Medievale, Università di Bologna 2
Α due insostituibili angeli a Katerina, paziente madre di una figlia ostinata, e a Francesca, che mi ha insegnato a non avere mai un unico punto di vista 3
PREMESSA L ipotesi di lavoro che si trova alla base della presente tesi post-laurea ha come punto di partenza la traduzione di materiale museologico, archeologico e storico, destinato ad un pubblico misto - informato e non informato - di diverse età, di varie estrazioni culturali, di differenziati interessi, cioè dai cultori della materia fino al semplice turista occasionale o all abitante locale, senza una particolare preparazione sull argomento del testo. Attraverso la descrizione di tutto il processo e del prodotto traduttivo, la presente tesi segue metodologie della didattica della traduzione allo scopo di servire da guida pratica per la formazione interdisciplinare e interculturale di studenti di un corso di traduzione di testi museologici, archeologici e storici, allo scopo di prepararli ad affrontare un ambito più vasto di applicazione, come mostre, musei, pinacoteche, visite guidate, convegni, congressi, conferenze, cioè tutte quelle manifestazioni culturali collegate alla materia museologica. Il materiale-base della presente tesi, cioè i testi di partenza in italiano che sono stati tradotti in greco e, in seguito, elaborati e commentati con chiari scopi didattici nell ambito della tesi post-laurea sono da collegare all incarico traduttivo affidato alla sottoscritta personalmente, in occasione del trasferimento, di una mostra itinerante dall Italia in Grecia, a carattere storico-culturale e archeologico, con materiale informativo e fotografico riguardante la vita e l opera del famoso archeologo italiano Giuseppe Gerola (1877-1938). L incarico traduttivo dei testi della mostra è stato affidato a me personalmente dalla prof.ssa Isabella Baldini, docente di Archeologia Cristiana e Medievale presso l Università di Bologna, che è stata la responsabile sia del lavoro scientifico di ricerca nell archivio di Giuseppe Gerola che della mostra fotografica organizzata su una parte delle rare immagini trovate nel suddetto archivio. A questo punto vorrei ringraziarla cordialmente di avermi dato la possibilità di tradurre dall italiano in greco i testi dei pannelli che accompagnano le immagini della mostra, di avermi concesso il permesso di usare tutti i testi come materiale per la mia tesi post-laurea, nonchè della nostra completa collaborazione al fine di trasferire la mostra oltre i confini dell Italia. Alla prof.ssa Eleni Kassapi, docente di Teoria della Traduzione presso l Università Aristotele di Thessaloniki e tutor della presente tesi post-laurea, mi sento di dovere i miei più profondi ringraziamenti del suo costante incoraggiamento e aiuto, delle discussioni proficue su argomenti di metodologia come pure delle osservazioni particolarmente utili e importanti sia sulla traduzione vera e propria dei testi, che sulla stesura e presentazione generale della tesi. Inoltre, vorrei ringraziare particolarmente coloro che hanno letto la prima stesura della traduzione dei testi della mostra, oggetto della presente tesi: il prof. Aristotelis Mentzos, docente di Archeologia Bizantina presso l Università Aristotele di Thessaloniki e presidente del Centro di Ricerche Bizantine della stessa Università, nonchè la prof.ssa Panajota Assimakopoulou-Atzaka, prof.ssa emerita di Archeologia Bizantina presso la suddetta Università e infine la bizantinista dott.ssa Maria Leontsini, ricercatrice dell Istituto delle Ricerche Bizantine presso il Centro Nazionale di Ricerche. Un grazie speciale del tempo che hanno dedicato a leggere 4
attentamente la traduzione in prima fase, delle utili osservazioni nonchè dei proficui dialoghi su argomenti di terminologia scientifica, sia storica che archeologica. Infine, un grazie particolare alla mia famiglia che, con affetto e pazienza, mi ha sostenuta durante tutto il periodo di elaborazione e stesura di questa tesi. 5
INDICE PREMESSA INDICE INTRODUZIONE CAPITOLO A: PROCESSO E METODO TRADUTTIVO A. I. LA SITUAZIONE COMUNICATIVA A. I. 1: L ipotesi di lavoro e lo scopo didattico della tesi A. I. 2: Il contesto sociale A. I. 3: Il contesto traduttivo A. II. DESCRIZIONE DEL CONTESTO DI RICERCA A. III. TERMINOLOGIA A. III. 1: Terminologia di descrizione del processo traduttivo secondo il modello di Klauss Kaindl A. III. 2: Terminologia traduttiva generale A. IV. IL PROCESSO TRADUTTIVO A. IV. 1: Fase di analisi A. IV. 1/i: Comprensione e analisi dell incarico traduttivo A. IV. 1/ii: Lettura e comprensione del testo da tradurre A. IV. 2: Fase di sintesi A. IV. 3: Fase di valutazione CAPITOLO B: LA TRADUZIONE DEI TESTI DEI PANNELLI E DELLE DIDASCALIE DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA L AVVENTURA ARCHEOLOGICA DI GIUSEPPE GEROLA DALL EGEO A RAVENNA B. I: LA TRADUZIONE DEL TITOLO DELLA MOSTRA B. II: LA TRADUZIONE DEI TESTI DEI PANNELLI GRANDI B. III: LA TRADUZIONE DELLE DIDASCALIE DELLE FOTOGRAFIE DEI PANNELLI GRANDI B. IV: LA TRADUZIONE DELLE DIDASCALIE DELLE FOTOGRAFIE DEI PANNELLI PICCOLI CAPITOLO C: TAVOLE DEI NOMI PROPRI MENZIONATI C. I: NOMI DI PERSONA C. II: NOMI DI ISTITUZIONI, PUBBLICAZIONI E RIVISTE SCIENTIFICHE C. III: NOMI DI LUOGO C. III. 1: In Italia C. III. 2: In Grecia C. IV. NOMI DI MONUMENTI E OPERE D ARTE C. IV. 1: In Italia C. IV. 2: In Grecia 4 6 8 11 11 11 13 14 15 15 15 16 16 16 17 17 18 19 20 20 42 44 48 49 58 64 64 65 67 67 69 6
CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA I. Bibliografia in greco II. Bibliografia internazionale III. Risorse elettroniche RIASSUNTO DELLA TESI POST-LAUREA IN GRECO APPENDICE 72 74 74 75 76 7
INTRODUZIONE In occasione del centenario della fondazione della rivista Felix Ravenna, il Dipartimento di Archeologia dell Università di Bologna ha organizzato una mostra di rare fotografie dagli inizi del Novecento inerenti la vita e l opera dell archeologo italiano Giuseppe Gerola (1877-1938), studioso di vasta cultura, con ampi interessi e molteplice lavoro professionale che si dedicò, soprattutto, allo studio del periodo della Tarda Antichità, dell Impero Bizantino e del Medioevo in Occidente. Tra i diversi incarichi che assunse, Gerola divenne direttore di musei e fondò diverse riviste scientifiche, come appunto la Felix Ravenna, di cui ne fu anche il primo direttore. Oltre al molteplice lavoro professionale e alla ricca produzione bibliografica, vanno aggiunte le numerosissime immagini scattate da questo importante studioso nella sua lunga carriera sia in Grecia che in Italia durante i primi decenni del XX secolo. Una parte dell archivio fotografico di Gerola insieme ad alcuni testi sulla sua storia personale e professionale hanno costituito il materiale di una mostra fotografica che è stata organizzata prima a Ravenna alla fine del 2011, e in seguito, nel 2012, trasferita in Grecia, in collaborazione con il Centro di Ricerche Bizantine dell Università Aristotele a Thessaloniki, la IV Sovrintendenza delle Antichità Bizantine a Rodi e l Istituto di Ricerche Bizantine del Centro Nazionale di Ricerche ad Atene. Punto di partenza della presente tesi post-laurea è la traduzione - dall italiano in greco - dei testi della mostra fotografica itinerante dall Italia in Grecia sotto il titolo L avventura archeologica di Giuseppe Gerola dall Egeo a Ravenna. Questi testi accompagnano le fotografie esposte alla mostra con materiale informativo sulla vita e l opera di Giuseppe Gerola. Si tratta in particolare: a) dei testi di otto pannelli grandi (70x100cm), b) delle didascalie delle fotografie sia degli otto pannelli grandi che dei sessanta sei pannelli piccoli. Obiettivo della presente tesi non è soltanto la traduzione presentata in sé, come processo scientifico e metodologico, ma soprattutto vuole essere un modello di esercitazione pratica sull adozione e applicazione di diverse scelte e strategie traduttive, che qui vengono descritte secondo il modello di Klauss Kaindl. Quindi, la tesi si pone come strumento di formazione pratica per studenti di un corso di traduzione di testi museologici, archeologici e storici, che così possano verificare e capire meglio, tramite la semiotica traduttiva, il passaggio dalla fase teorica alla fase pratica, studiando tutti i parametri che un traduttore di materiale museologicoculturale deve tenere presente durante il suo lavoro. Oltre a servire da guida pratica di scelte e di strategie traduttive, la presente tesi vuole anche dimostrare le qualità di mediatore interculturale e interdisciplinare che un traduttore deve possedere e coltivare, attraverso i processi complicati che lui stesso deve compiere nella prassi traduttiva e comunicativa, tenendo sempre presente il pubblico fruitore. É da sottolineare che la traduzione presentata e commentata nell ambito della presente tesi post-laurea è stata completata dalla sottoscritta nel febbraio del 2012, cioè subito dopo aver ricevuto l incarico traduttivo e il permesso ufficiale dalla prof.ssa Baldini di usare tutti i testi originali in italiano e la loro traduzione in greco per gli scopi didattici di questa tesi. In occasione del trasferimento in Grecia della 8
suddetta mostra su Giuseppe Gerola nella metà del marzo del 2012, la traduzione iniziale è stata elaborata e rivista nel quadro dell ordine traduttivo ricevuto dalla prof.ssa Baldini. É chiaro che, avendo due scopi diversi, l approccio e il prodotto traduttivo finale delle due situazioni comunicative, cioè quella della tesi e quella della mostra, dovevano necessariamente essere ben diversi. Gli scopi diversi nonchè il diverso pubblico dei destinatari-fruitori della traduzione della presente tesi e di quella della mostra hanno differenziato a livello testuale e formale i testi di arrivo delle due traduzioni in cui sono state fatte diverse scelte traduttive. Per quanto riguarda la struttura, la presente tesi si articola in tre capitoli: 1) Capitolo A: Processo e metodo traduttivo Qui viene presentata, in primo luogo, la situazione comunicativa della traduzione-oggetto della presente tesi, per quanto riguarda sia il suo contesto sociale che il suo contesto traduttivo. In seguito, si fa la descrizione del contesto di ricerca nonchè la presentazione della terminologia traduttiva adottata nella descrizione e nello studio di tutto il processo traduttivo. Vengono presentati in breve sia i termini traduttivi generali che quelli adottati da Klauss Kaindl nel suo modello di descrizione delle strategie traduttive (repetitio, deletio, detractio, adiectio, trasmutatio, substitutio). Poi si passa alla descrizione dettagliata del processo traduttivo discusso nell ambito della presente tesi. Vengono ben definite le tre fasi attraverso le quali si è passati per arrivare alla migliore possibile traduzione del testo di partenza: 1. a) La prima fase di analisi comprende la comprensione dell ipotesi di lavoro che si trova alla base della presente tesi, nonchè del testo da tradurre rispetto a vari parametri: ricerca storica del periodo, ricerca bibliografica e uso delle risorse elettroniche per raccogliere informazioni sui personaggi, sulle istituzioni, sulle pubblicazioni, sulle date, sui luoghi e sui monumenti ecc. che vengono menzionati nel testo da tradurre. 1. b) Nella seconda fase di sintesi è avvenuta la prima stesura del testo di arrivo, cioè la prima traduzione. Si sono evidenziate le unità traduttive problematiche e le difficoltà di capirne il significato e trovarne i termini equivalenti. É stata fatta la ricerca dei termini sconosciuti o difficili da capire attraverso i seguenti strumenti traduttivi: testi simili o paralleli, vocabolari, enciclopedie, risorse elettroniche, studiosi specialisti. Inoltre, si sono scelte quelle strategie traduttive che si sono ritenute più appropriate per arrivare alla migliore possibile traduzione che corrisponde in pieno alle finalità e agli scopi didattici connessi all ipotesi di lavoro della presente tesi. 1. c) La terza fase di valutazione comprende la ricostruzione del testo di arrivo in cui il prodotto traduttivo è stato controllato e valutato secondo le finalità dell ipotesi di lavoro e degli scopi didattici della presente tesi. Qui si è fatto l inserimento della traduzione nel contesto linguistico e socio-culturale del testo di arrivo e si è verificato l uso appropriato del lessico e del profilo stilistico. Infine, il prodotto traduttivo è stato letto criticamente e valutato da tre studiosi specialisti, due archeologi e uno storico, mentre nei punti in cui si è ritenuto necessario, sono state fatte le correzioni. 2) Capitolo B: La traduzione dei testi dei pannelli e delle didascalie della mostra fotografica L avventura archeologica di Giuseppe Gerola dall Egeo a Ravenna Qui vengono presentati, in quattro tavole traduttive a due colonne, i testi di partenza (in italiano) e i testi di arrivo (in greco). In particolare, si possono vedere le seguenti quattro tavole traduttive: B.I) La traduzione del titolo della mostra, B.II) La traduzione dei testi dei pannelli grandi, B.III) La traduzione delle didascalie delle 9
fotografie dei pannelli grandi, B.IV) La traduzione delle didascalie delle fotografie dei pannelli piccoli. 3) Capitolo C: Tavole dei nomi propri menzionati Qui sono inserite le tavole di tutti i nomi propri che vengono menzionati nei testi da tradurre e la cui traduzione ha presentato le più grosse difficoltà interpretative e traduttive. Le tavole sono a tre colonne: nella prima colonna si può vedere il nome in italiano, nella seconda colonna si può vedere il nome tradotto o trascritto in greco, nella terza colonna sono inserite varie informazioni e note di valore pragmatico sui nomi propri riportati. Si tratta in particolare di quattro tavole che contengono: C.I) i nomi di persona, C.II) i nomi di istituzioni, di pubblicazioni e di riviste scientifiche, C.III) i nomi di luogo sia in Italia che in Grecia, C.IV) i nomi dei monumenti e delle opere d arte sia in Italia che in Grecia. La tesi vera e propria finisce con le conclusioni e la bibliografia, dove vengono riferite separatamente la bibliografia greca e quella internazionale, nonchè le risorse elettroniche. Nell appendice, che segue la bibliografia, si può leggere la lettera del 6 febbraio 2012 della prof.ssa Isabella Baldini, ispiratrice dell idea del trasferimento della mostra dall Italia in Grecia. In questa lettera lei affida alla sottoscritta l incarico ufficiale della traduzione dei testi della mostra dall italiano in greco, dando contemporaneamente il permesso di usare tutto il materiale dei testi contenuti nei pannelli e nelle didascalie per gli obiettivi didattici della presente tesi post-laurea. 10
CAPITOLO A: PROCESSO E METODO TRADUTTIVO A. I. LA SITUAZIONE COMUNICATIVA A. I. 1: L ipotesi di lavoro e lo scopo didattico della tesi Alla base della presente tesi post-laurea si trova un ipotesi di lavoro collegata alla traduzione di materiale museologico, archeologico e storico, destinato ad un pubblico misto - informato e non informato - di diverse età, di varie estrazioni culturali, di differenziati interessi, cioè dai cultori della materia fino al semplice turista occasionale o all abitante locale, senza una particolare preparazione sull argomento del testo. Attraverso la descrizione di tutto il processo e del prodotto traduttivo, la presente tesi segue metodologie della didattica della traduzione allo scopo di servire da guida pratica per la formazione interdisciplinare e interculturale di studenti di un corso di traduzione di testi museologici, archeologici e storici. É da tenere conto che la didattica della traduzione museologica può preparare gli studenti, nel plesso interdisciplinare e interculturale della società di oggi, ad affrontare un ambito più vasto di applicazione, come mostre, musei, pinacoteche, visite guidate, convegni, congressi, conferenze, cioè tutte quelle manifestazioni culturali che fanno capo alla materia museologica. A. I. 2: Il contesto sociale Il materiale-base della presente tesi, cioè i testi di partenza in italiano che sono stati tradotti in greco e, in seguito, elaborati e commentati con chiari scopi didattici nell ambito della tesi post-laurea sono da collegare all incarico traduttivo affidato alla sottoscritta personalmente, in occasione del trasferimento, di una mostra fotografica itinerante dall Italia in Grecia, a carattere storico-culturale e archeologico. La mostra di fotografie trovate nell archivio personale del famoso archeologo italiano Giuseppe Gerola (1877-1938) 1 è stata organizzata dal Dipartimento di Archeologia dell Università di Bologna 2 ed è stata presentata inizialmente a Ravenna (Museo Nazionale, 29.10.2011-28.01.2012) sotto il titolo: L avventura archeologica di Giuseppe Gerola dall Egeo a Ravenna. La mostra presenta una selezione di immagini rare e, in gran parte non pubblicate, delle numerosissime fotografie scattate da Gerola nella sua lunga carriera, da Creta alla isole Egee, dal Veneto alla Romagna 1 Nel marzo del 1983 l archivio personale di Giuseppe Gerola è pervenuto, come donazione della sua famiglia, alla fondazione Biblioteca San Bernardino dei PP. Francescani di Trento. Contiene la sua documentazione personale (manoscritti, dattiloscritti, corrispondenza, quaderni, appunti, schizzi, fotografie, materiale a stampa) e copre l arco della vita dello studioso dagli anni della formazione (dal 1893) alla sua scomparsa (1938), NINZ 2011, 91-93. 2 Erede di una delle più prestigiose tradizioni accademiche negli studi di antichistica, il Dipartimento di Archeologia dell Università di Bologna è oggi uno dei più importanti centri di ricerca a livello internazionale, con 4 sedi, 17 laboratori di ricerca, tre biblioteche specialistiche, 15 missioni in 7 regioni italiane e 12 missioni internazionali in 11 paesi dell'europa, Africa e Asia. Vedi il sito ufficiale: http://www.archeologia.unibo.it (25/05/2012). 11
e al Trentino. Si tratta, in primo luogo, di un omaggio all impegno dello studioso, ma rispecchia anche interessi e orientamenti del Dipartimento di Archeologia dell Università di Bologna, da anni impegnato in attività di scavo e di ricerca nei luoghi in cui Gerola operò, a Creta (Gortina, Mitropolis) e a Kos (S. Gabriele, Terme Occidentali), come pure in Italia. La prof.ssa Isabella Baldini 3, docente di Archeologia Cristiana e Medievale presso il Dipartimento di Archeologia dell Università di Bologna, è stata la responsabile del lavoro scientifico di ricerca nell archivio di Giuseppe Gerola. Nello stesso tempo ha curato sia la mostra fotografica organizzata su una parte delle rare immagini trovate nel suddetto archivio che il catalogo pubblicato per accompagnare la mostra 4 in occasione del centenario della fondazione della rivista archeologica Felix Ravenna 5. A lei è dovuta l idea del trasferimento della suddetta mostra oltre i confini dell Italia, in particolare in Grecia, nonchè della traduzione in greco dei testi che accompagnano le fotografie esposte. La mostra è stata trasferita in Grecia sotto il titolo «Giuseppe Gerola: Αρχαιολογικές διαδροµές από το Αιγαίο στη Ραβέννα». Prima tappa è stata Thessaloniki (14.03.2012-20.04.2012), dove la mostra è stata organizzata in collaborazione con il Centro di Ricerche Bizantine dell Università Aristotele 6. Nell estate del 2012 la mostra è stata trasferita a Rodi in collaborazione con la IV Sovrintendenza delle Antichità Bizantine e il Ministero della Cultura della Grecia. Nel settembre del 2012 la mostra si presenterà ad Atene presso l Istituto di Ricerche Bizantine del Centro Nazionale di Ricerche della Grecia. In qualità di ispiratrice e curatrice della mostra, la prof.ssa Isabella Baldini ha affidato personalmente alla sottoscritta la traduzione delle didascalie delle fotografie dei sessanta sei pannelli piccoli, nonchè delle didascalie delle fotografie e dei testi degli otto pannelli grandi 7. In Appendice si può vedere la sua lettera del 6 febbraio 2012 che contiene sia l incarico traduttivo che il permesso ufficiale per l uso di tutto il materiale per gli scopi didattici di questa tesi. É da evidenziare che la traduzione presentata e commentata nell ambito della presente tesi post-laurea è stata completata dalla sottoscritta nel febbraio del 2012, cioè subito dopo aver ricevuto l incarico traduttivo e il permesso ufficiale dalla prof.ssa Baldini di usare tutti i testi originali in italiano e la loro traduzione in greco per gli scopi didattici di questa tesi. In occasione del trasferimento in Grecia della suddetta mostra su Giuseppe Gerola nella metà del marzo del 2012, la traduzione iniziale è stata elaborata e rivista nel quadro dell ordine traduttivo ricevuto dalla prof.ssa Baldini. In modo analitico: 3 http://www.unibo.it/docenti/isabella.baldini. 4 BALDINI, Isabella (a cura di) et al. (2011) L AVVENTURA ARCHEOLOGICA DI GIUSEPPE GEROLA DALL EGEO A RAVENNA, Catalogo della mostra fotografica, Ravenna, Museo Nazionale, 29 ottobre 2011-28 gennaio 2012, Ravenna: Edizioni del Girasole slr. 5 La rivista Felix Ravenna raccoglie studi di antichità ravennati, cristiane e bizantine pubblicate a cura dell'allora Istituto di Antichità Ravennati e Bizantine con sede a Ravenna. Fu fondata nel 1911 da 5 Giuseppe Gerola, Corrado Ricci e Santi Muratori. Vedi il sito: http://www.archeologia.unibo.it/nr/exeres/c0c1ea28-af9e-4ca8-82f0-f7982a2ab6e2.htm (30.05.2012) 6 http://www.kbe.auth.gr. 7 A questo punto vorrei ringraziarla ancora cordialmente di avermi dato la possibilità di tradurre dall italiano in greco i testi dei pannelli che accompagnano le immagini della mostra, di avermi concesso il permesso di usare tutti i testi come materiale per la mia tesi post-laurea, nonchè della nostra completa collaborazione al fine di trasferire la mostra oltre i confini dell Italia. 12
1) La prima traduzione-oggetto della presente tesi è stata fatta con scopi chiaramente didattici per gli studenti di un corso di traduzione museologica-culturale ed è finalizzata ad un pubblico misto di destinatari, non necessariamente informati o specializzati in materia, come è già stato spiegato sopra nell ipotesi di lavoro della tesi nel paragrafo A.I.1. 2) La seconda traduzione che risponde all ordine traduttivo ricevuto dalla prof.ssa Baldini è stata fatta in un secondo tempo, nel quadro delle regole e degli obiettivi comunicativi prestabiliti dallo stesso ordine traduttivo e si rivolge ad un pubblico di destinatari esperti e cultori della materia, cioè storici, archeologi, professori universitati e ricercatori, in realtà un pubblico specializzato e culturalmente informato. É chiaro che, avendo due scopi diversi, l approccio e il prodotto traduttivo finale delle due situazioni comunicative descritte sopra, dovevano necessariamente essere ben diversi. Gli scopi diversi nonchè il diverso pubblico dei destinatari-fruitori della traduzione della presente tesi e di quella della mostra hanno differenziato a livello testuale e formale i testi di arrivo delle due traduzioni in cui sono state fatte diverse scelte traduttive. In occasione del trasferimento della mostra in Grecia è stato pubblicato un altro catalogo con la traduzione dei testi in greco 8. Esistono evidentemente differenze formali e testuali tra la traduzione del suddetto catalogo e la traduzione presentata nella tesi, dovute non solo agli scopi diversi ma anche al pubblico diverso a cui si rivolgono. Secondo l ordine traduttivo ricevuto dalla prof.ssa Baldini, la traduzione del catalogo è destinata ad un pubblico di persone informate e di specialisti in materia, mentre la traduzione presentata e commentata nell ambito della presente tesi si rivolge ad un pubblico più vasto di gente informata e non informata. Tutto il processo traduttivo, lo studio, le analisi e le scelte delle strategie tradutive, come pure tutto il materiale del Capitolo C, sono da connettere alla didattica traduttiva, nell ambito di un corso formativo pratico per studenti di traduzione di materiale museologicoculturale, archeologico e storico. A. I. 3: Il contesto traduttivo Come oggetto della presente tesi post-laurea si pone la traduzione - dall italiano in greco dei testi della mostra fotografica itinerante dall Italia in Grecia sotto il titolo L avventura archeologica di Giuseppe Gerola dall Egeo a Ravenna. Questi testi accompagnano le fotografie esposte alla mostra con materiale informativo sulla vita e l opera di Giuseppe Gerola, famoso archeologo e studioso italiano della fine dell Ottocento e degli inizi del Novecento. Si tratta in particolare: a) dei testi degli otto pannelli grandi, b) delle didascalie delle fotografie sia degli otto pannelli grandi che dei sessanta sei pannelli piccoli. Ripercorrere la storia personale e professionale di Giuseppe Gerola (Arsiero, 1877 - Trento, 1938) costituisce, in realtà, un viaggio nel Mediterraneo e nella cultura europea durante i primi decenni del Novecento. La sua intensa attività, spesso pionieristica, è caratterizzata da uno spirito di sacrificio e di passione per le ricerche storiche e archeologiche, da un forte interesse per il Medioevo in Occidente nonchè per il Mediterraneo in Oriente e per la cultura bizantina. I temi affrontati durante la sua lunga carriera sono estremamente vari e comprendono ricerche di 8 BALDINI, Isabella (επιµ.) (2012) GIUSEPPE GEROLA. Aρχαιολογικές Διαδροµές. Έκθεση φωτογραφίας, Bologna: Ante Quem. 13
toponomastica, storia medievale, storia dell arte, archeologia, iconografia, archivistica, epigrafia, paleografia, numismatica, araldica, fragistica. Divenne direttore di musei e fondò riviste scientifiche, ritenendo come dovere primario di un ricercatore la diffusione dei contenuti dei propri studi. La sua molteplice attività si rispecchia in una vasta opera di scavi e di restauri di monumenti sia in Grecia che in Italia. I suoi innumerevoli interessi si riflettono in una produzione bibliografica veramente ingente, insieme ad un numero notevole di fotografie, utilizzate come strumento documentario privilegiato. Gerola, dopo gli studi accanto a famosi docenti universitari nel campo degli studi umanistici a Padova, a Firenze, a Berlino, e a Fribourg, andò a Creta negli anni 1900-1902 per fare uno studio sistematico delle testimonianze monumentali venete nell isola. Dal 1903 al 1910 fu direttore del Μuseo Civico di Bassano del Grappa e di quello di Verona. Nel 1910 venne di nuovo in Grecia e visitò Creta, Corfu, Atene, Corinto e tantissime isole. Negli anni 1910-1920 fu alla guida della Soprintentenza ai Monumenti della Romagna con sede a Ravenna dove fondò la rivista scientifica Felix Ravenna (1911). Nel 1912 realizzò, su incarico del Ministero dell Istruzione, un regesto sistematico dei monumenti medievali delle isole del Dodecaneso. Dal 1918 al 1933 divenne Soprintendente dei Beni Artistici, Archeologici, Bibliografici e Archivistici di Trento e del Trentino, partecipando tra il 1918 e il 1921 alle trattative diplomatiche per il recupero dei beni trentini conservati in Austria. Si sposò con Ernesta Cena da cui ebbe cinque figli. Morì a Trento all età di 60 anni. A. II. DESCRIZIONE DEL CONTESTO DI RICERCA Nel quadro della presente tesi post-laurea è stata adottata la posizione teorica di Mary Snell-Hornby sull approccio olistico del processo traduttivo 9. Secondo la teoria di Snell-Hornby, nella descrizione della completa prassi traduttiva che si studia qui, l approccio dei fatti traduttivi è stato olistico, al di sopra di ogni dicotomia, senza dare precedenza al testo di partenza o a quello di arrivo. La categoria del testo da tradurre è stata studiata in modo globale, influenzando essenzialmente il modo in cui è stato fatto l approccio di tutto il processo traduttivo e sono state scelte le tecniche e strategie traduttive più adatte. Comunque, la categoria testuale non costituisce il fattore principale coinvolto nel processo traduttivo nè quello che potrebbe influenzare il prodotto traduttivo finale. Come tutti gli altri testi, anche quelli che studiamo qui non appartengono a categorie chiuse, perchè presentano un carattere di pluralismo tematico e funzionale 10. Quindi, il profilo stilistico dei testi da tradurre si sottopone a diverse restrizioni a seconda del loro uso e non della loro tematica. Abbiamo dovuto intercambiare le nostre priorità secondo la categoria tematica, il profilo stilistico e le restrizioni extra-linguistiche a cui i nostri testi si sottopongono a seconda del loro uso 11. Quindi, la loro traduzione non è connessa con il lessico ma con i testi veri e propri nelle ben precise situazioni comunicative entro cui si sono usati 12. Inoltre, nell ambito della presente tesi si è accettato che: 9 Snell-Hornby 1988: 111-146. 10 Kασάπη 2000: 29. 11 Κασάπη 2000: 29, 39. 12 Κασάπη 2000: 55. 14
a) Il prendere decisioni durante la traduzione ( decision-making ) dipende dalle strategie che adotta di volta in volta il traduttore per risolvere i problemi e gestire le difficoltà traduttive. b) Nel prodotto traduttivo finale i traduttori esprimono nozioni a volte dichiarative e a volte legate al processo, cioè sanno, sia con quali strumenti riuscirebbero a risolvere una difficoltà traduttiva, che in che modo possono usare questi strumenti. c) La traduzione come prodotto finale è il risultato delle azioni di analisi comprensiva e di sintesi dello stesso traduttore. d) La risoluzione delle difficoltà macrotestuali dipende dalla soluzione di quelle microtestuali. e) Ogni traduzione è l espressione di scelte traduttive che dipendono dal progetto pretraduttivo. Ogni parte del testo di partenza è in realtà un esempio di scelte traduttive 13. Per l analisi microtestuale di una parte del testo di arrivo, cioè di un prodotto traduttivo composto da elementi linguistici, tipografici e figurativi, qui si è seguito il modello di Klauss Kaindl (1999) e si sono adottati i termini da lui introdotti per la descrizione e analisi delle strategie da seguire nel processo traduttivo. A. III. TERMINOLOGIA A. III. 1: Terminologia di descrizione delle strategie traduttive secondo il modello di Klauss Kaindl I sei termini che vengono riportati in seguito descrivono la tipologia delle strategie con cui il traduttore interviene per risolvere le varie difficoltà affrontate durante il processo traduttivo. Si tratta del modello di descrizione del processo traduttivo di Klauss Kaindl (1999) 14. 1. Repetitio: si tratta della strategia di ripetizione, cioè restituzione fedele degli elementi linguistici, tipografici e figurativi del testo di partenza al testo di arrivo. 2. Deletio: si tratta della strategia di eliminazione parziale o totale di alcuni elementi linguistici e/o figurativi (testo e/o immagine) presenti nel testo di partenza per farli comparire successivamente in un altra forma nel testo di arrivo. 3. Detractiο: si tratta della strategia di censura di alcuni elementi linguistici, tipografici e figurativi del testo di partenza che vengono eliminati nel testo di arrivo. 4. Adiectio: si tratta della strategia di aggiunte di alcuni elementi linguistici, tipografici e figurativi nel testo di arrivo perchè possano, secondo il traduttore, rafforzare i meccanismi di comprensione del destinatario. 5. Trasmutatio: si tratta della strategia di cambiare l ordine di collocazione di alcuni elementi linguistici e/o extra-linguistici (figurativi) nel testo di arrivo rispetto alla loro collocazione nel testo di partenza. 6. Substitutio: si tratta della strategia che comprende diversi processi in cui il materiale linguistico, tipografico e figurativo viene trasferito nel testo di arrivo con maggiore o minore equivalenza. A. III. 2: Terminologia traduttiva generale 15 13 Κασάπη 2000: 38, Ζωγραφίδου, Κασάπη, Ζωντανού 2002: 38. 14 La terminologia della tipologia delle strategie traduttive secondo il modello di Klauss Kaindl (1999) viene riportata qui nel modo in cui è stata descritta da: Κασάπη 2000: 47, Ζωγραφίδου, Κασάπη, Σοφιανού 2002: 38. 15 La terminologia traduttiva generale viene riportata qui nel modo in cui è stata descritta da: Κασάπη 2000: 301-313. 15
1. Difficoltà/problemi macrotestuali: hanno a che fare con il contenuto, l obiettivo comunicativo e le funzioni del testo di partenza. 2. Difficoltà/problemi microtestuali: hanno a che fare con difficoltà casuali di comprendere il testo di partenza, come i vuoti lessicali, le metafore, le informazioni centrali e periferiche, la sintassi complicata ecc. 3. Obiettivo comunicativo: il motivo per cui si scambiano opinioni e/o informazioni durante un atto comunicativo. Il successo della possibilità comunicativa durante il processo traduttivo dipende dalla consapevolezza dell obiettivo comunicativo, nonchè dall applicazione sia delle regole grammatiche e morfosintattiche che dalle convenzioni sociali legati al fatto traduttivo. 4. Stile: l insieme degli elementi linguistici non-letterari del testo di partenza che il traduttore deve trasferire al testo di arrivo in modo che la traduzione abbia la stessa forza espressiva con il testo da tradurre. 5. Terminologia: unità lessicali speciali, contenute in testi di aree speciali, che esprimono concetti scientifici o tecnici. 6. Testi paralleli: due o più testi di simile contenuto o difficoltà, che completano eventuali vuoti lessicali, fornendo i modelli linguistici quando si traducono testi speciali o tecnici. A. IV. IL PROCESSO TRADUTTIVO Nell iniziare l approccio alla prima traduzione si sono tenute presenti le due diverse tendenze teoriche, cioè quella di dare importanza al testo di partenza e quella di tenere maggior conto del testo di arrivo. Dopo la prima presa di conoscenza del testo in italiano, si è convenuto che era sicuramente meglio scegliere una terza strada, cioè quelle strategie traduttive che permettano un migliore approccio interdisciplinare, tenendo presenti le due diverse culture che sono coinvolte in questo percorso traduttivo dall italiano al greco e che inevitabilmente vengono a contatto, arricchendosi reciprocamente e verificando in pieno le moderne teorie della traduzione. Quindi, nel processo traduttivo discusso nella presente tesi si è cercato di non tradire il testo di partenza, alterando le intenzioni di chi ha steso il testo (cioè la prof.ssa Baldini e il gruppo dei suoi collaboratori), nonchè di non deludere le aspettative del pubblico a cui il testo tradotto è destinato, tenendo presente che, secondo l ipotesi di lavoro della tesi, il pubblico misto dei destinatari-fruitori della mostra appartiene a diversi livelli di età, di conoscenza e di studio (studiosi informati e visitatori non specialisti e non informati). A questo punto è importante definire e descrivere le fasi del processo traduttivo attraverso le quali si è passati per arrivare alla migliore possibile traduzione del testo di partenza, secondo l ipotesi di lavoro che si trova alla base della presente tesi post-laurea. A. IV. 1. Fase di analisi A. IV. 1/i: Comprensione e analisi dell ipotesi di lavoro della tesi Secondo l ipotesi di lavoro, ci sono due limiti importantissimi da rispettare, cioè lo spazio della stesura grafica dei pannelli e il tempo di lettura da parte dei destinatari e fruitori del prodotto traduttivo. Un pannello in una mostra ha uno spazio e un tempo ben precisi, non è un libro o un articolo, anche sullo stesso tema, che ognuno può gestire, nello spazio e nel tempo, come vuole. Quindi, da una parte, si deve tenere presente la particolare tipologia grafica e la veste tipografica dei pannelli entro cui si presenta il testo da tradurre, cioè otto pannelli grandi e sessanta sei 16
didascalie dei pannelli piccoli, tutti di dimensioni precise e non cambiabili. Dall altra parte, i testi di una mostra devono essere letti in breve tempo dai visitatori e fruitori del materiale informativo-culturale. Così, non è possibile dilungarsi nè in spiegazioni nè in aggiunte, perchè lo spazio disponibile è ben preciso, come pure il tempo di lettura. A. IV. 1/ii: Lettura e comprensione del testo da tradurre Dato l argomento del testo di partenza, è indispensabile una profonda analisi del quadro storico entro cui visse e operò Giuseppe Gerola, protagonista della mostra. Il tipo del testo da tradurre è di carattere essenzialmente biografico e informativo. Ricavando gli elementi biografici e autobiografici trovati nell archivio epistolare e fotografico di questo grande archeologo italiano, il gruppo dei ricercatori - guidati dalla prof.ssa Baldini - ha potuto ricostruire tutto il quadro di un periodo storico particolare dei primi decenni del Novecento. Grazie, soprattutto, all ingente materiale fotografico lasciato da questo straordinario personaggio che operò sia in Grecia che in Italia, rivivono i luoghi e i monumenti a lui legati, arricchendone la presenza con il fattore umano, nel contesto museologico e traduttivo della mostra. Nel processo traduttivo si evidenzia il fatto che si tratta di un viaggio nel tempo e nello spazio, tenendo presente che in una sola traduzione entrano in causa quattro parametri fondamentali di produzione e comprensione del testo da tradurre dal punto di vista storico-culturale: 1) il periodo storico e i luoghi in Grecia e in Italia in cui il protagonista della mostra visse e operò cento anni fa, 2) il mondo contemporaneo - cento anni dopo - in cui ha operato il gruppo degli studiosi italiani che ha fatto sia la ricerca d archivio sia la stesura dei testi dei pannelli per la mostra fotografica, 3) il tempo e lo spazio del traduttore che fa da ponte, in qualità di mediatore interculturale, tra il testo di partenza e quello di arrivo, tra due diversi contesti sociali e storico-culturali, 4) il tempo e lo spazio del pubblico dei destinatari, cioè i fruitori del prodotto traduttivo e della mostra vera e propria (materiale fotografico e informativo dei testi e delle fotografie della mostra). É da sottolineare che, secondo l ipotesi di lavoro che si trova alla base della presente tesi post-laurea, i testi dei pannelli esposti nella mostra si rivolgono ad un pubblico ben differenziato, non solo studiosi ma anche turisti e gente locale, giovani e anziani. Quindi, la lingua deve poter comunicare a diversi livelli di età e di conoscenze, tenendo conto del come potrebbe essere percepita dai greci di oggi (gente locale e turisti non informati) e dagli specialisti storici e archeologi che visitano la mostra. Per questo motivo, nella fase pre-traduttiva si sono raccolte informazioni sui personaggi, i luoghi, le istituzioni, le pubblicazioni, le opere d arte e i monumenti, tutti i nomi propri menzionati nei testi da tradurre. La raccolta delle informazioni si è fatta sia consultando materiale bibliografico che usando le risorse elettroniche della Rete. A. IV. 2. Fase di sintesi In questa fase si è fatta una prima traduzione e stesura del testo di arrivo, sottolineando prima di tutto le unità problematiche e le difficoltà traduttive. Qui si è cercato di trovare le equivalenze nei casi in cui si sono presentati termini sconosciuti o difficili da interpretare o addirittura senza possibilità di trovare un equivalente nella lingua di arrivo. In questi casi è stato necessario l uso di vocabolari, di risorse elettroniche, di testi simili o paralleli. Inoltre, ci si è rivolti a studiosi specialisti in 17
materia soprattutto per poter valutare varie scelte riguardanti la terminologia storica e archeologica. Tutte le strategie adottate in questa prima fase di stesura del testo di arrivo vengono esposte nel Capitolo B della presente tesi. Comunque, si deve sottolineare che è stata fatta una scelta di fondo che era indispensabile per rendere abbastanza comprensibile la traduzione da parte del destinatario senza, però, tradire il testo di partenza o il punto di vista del suo autore, nonchè gli scopi communicativi e didattici dell ipotesi di lavoro della presente tesi. Nella maggioranza dei casi è stata scelta la trascrizione fonetica con lettere greche. Dal punto di vista delle strategie traduttive, si è arrivati a questa scelta perchè corrisponde ai bisogni di un pubblico non informato che deve partecipare attivamente dialogando direttamente con il materiale esposto: a) Tutti i nomi di persona sono stati trascritti usando l alfabeto greco, seguendo la fonetica italiana ma non l ortografia italiana. b) Tutte le pubblicazioni e le riviste scientifiche menzionate sono state trascritte usando l alfabeto greco e seguendo la fonetica italiana, come pure tutti i nomi delle istituzioni. I titoli professionali e i nomi degli enti sono tradotti in greco cercando di trovare l equivalenza appropriata per non creare ambiguità nella lingua di arrivo. c) I nomi di luoghi in Italia sono stati trascritti usando l alfabeto greco. A questo punto, però, si sono distinti due gruppi di nomi di luoghi: 1. Quelli che hanno una traduzione ben accettata e già conosciuta nella lingua greca (Firenze=Φλωρεντία, Venezia=Βενετία, Roma=Ρώµη), 2. Quelli che non hanno un equivalente traduzione ben accettata nella lingua greca, forse perchè sono meno conosciuti. Allora, si è scelta la traduzione in caratteri greci non facendone la traduzione ma seguendo la fonetica italiana. d) La stessa scelta è stata fatta per i nomi dei monumenti e per le opere d arte che fanno parte del patrimonio culturale italiano e greco. A. IV. 3. Fase di valutazione In questa fase è avvenuta la rilettura della prima stesura della traduzione alla luce dell ipotesi di lavoro che si trova alla base della presente tesi. Si è cercato di controllare le strategie adottate e verificare le scelte per quanto riguarda l uso appropriato dello stile e del lessico dei testi da tradurre. Dopo questa fase di verifica e controllo della traduzione, ci si è rivolti a tre studiosi specialisti, due archeologi e uno storico affinchè facessero la lettura critica e la valutazione del prodotto traduttivo 16. Infine, sono state fatte le correzioni dove si è ritenuto necessario. 16 Vorrei ringraziare particolarmente il prof. Aristotelis Mentzos, docente di Archeologia Bizantina presso l Università Aristotele di Thessaloniki e presidente del Centro di Ricerche Bizantine della stessa Università, nonchè la prof.ssa Panajota Assimakopoulou-Atzaka, prof.ssa emerita di Archeologia Bizantina presso la suddetta Università e, infine, la bizantinista dott.ssa Maria Leontsini, ricercatrice dell Istituto delle Ricerche Bizantine presso il Centro Nazionale di Ricerche. Un grazie speciale del tempo che hanno dedicato a leggere attentamente e criticamente il prodotto traduttivo, delle utili osservazioni nonchè dei proficui dialoghi su argomenti di terminologia scientifica, sia storica che archeologica. 18
CAPITOLO B: LA TRADUZIONE DEI TESTI DEI PANNELLI E DELLE DIDASCALIE DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA L AVVENTURA ARCHEOLOGICA DI GIUSEPPE GEROLA DALL EGEO A RAVENNA 17 Qui vengono presentati, in quattro tavole traduttive a due colonne, i testi di partenza (in italiano) e i testi di arrivo (in greco). In particolare, si possono vedere le seguenti quattro tavole traduttive: B.I) La traduzione del titolo della mostra, B.II) La traduzione dei testi dei pannelli grandi, B.III) La traduzione delle didascalie delle fotografie dei pannelli grandi, B.IV) La traduzione delle didascalie delle fotografie dei pannelli piccoli. In fondo ad ogni pagina sono riportate note numerate esplicative e aggiuntive del processo traduttivo per entrambi i testi, sia quelli in italiano che quelli in greco: a) Le note che si riferiscono ai testi in italiano, nella colonna di sinistra, hanno a che fare con i problemi e le difficoltà di comprensione degli elementi linguistici e pragmatologici del testo di partenza (fase di analisi pre-traduttiva). b) Le note che si riferiscono ai testi in greco, nella colonna di destra, hanno a che fare con le strategie traduttive adottate per la risoluzione delle varie difficoltà affrontate durante il processo traduttivo (descrizione delle strategie traduttive secondo il modello di Klauss Kaindl). Si deve sottolineare che è stata fatta una scelta di fondo che era indispensabile per rendere abbastanza comprensibile la traduzione da parte del destinatario senza, però, tradire il testo di partenza o il punto di vista del suo autore, nonchè gli scopi communicativi e didattici dell ipotesi di lavoro della presente tesi. Nella maggioranza dei casi è stata scelta la trascrizione fonetica con lettere greche. Dal punto di vista delle strategie traduttive, si è arrivati a questa scelta perchè corrisponde ai bisogni di un pubblico non informato che deve partecipare attivamente, dialogando direttamente con il materiale esposto: a) Tutti i nomi di persona sono stati trascritti usando l alfabeto greco, seguendo la fonetica italiana. b) Tutte le pubblicazioni e le riviste scientifiche menzionate sono state trascritte usando l alfabeto greco e seguendo la fonetica italiana, come pure tutti i nomi delle istituzioni. I titoli professionali e i nomi degli enti sono stati tradotti in greco cercando di trovare l equivalenza appropriata per non creare ambiguità nella lingua di arrivo. c) I nomi di luoghi in Italia sono stati trascritti usando l alfabeto greco. A questo punto, però, si sono distinti due gruppi di nomi di luoghi: 1. Quelli che hanno una traduzione ben accettata e già conosciuta nella lingua greca (Firenze=Φλωρεντία, 17 La traduzione presentata ed esaminata in questo capitolo è stata completata dalla sottoscritta, Eleni Chrysafi, nel febbraio del 2012 con chiari scopi didattici nell ambito dell ipotesi di lavoro che si trova alla base della presente tesi post-laurea (Vedi Capitolo A). 19
Venezia=Βενετία, Roma=Ρώµη), 2. Quelli che non hanno un equivalente traduzione ben accettata nella lingua greca, forse perchè sono meno conosciuti. Allora, si è scelta la traduzione in caratteri greci non facendone la traduzione ma seguendo la fonetica italiana. d) La stessa scelta è stata fatta per i nomi dei monumenti in Italia e per le opere d arte che fanno parte del patrimonio culturale italiano e greco. B. I: LA TRADUZIONE DEL TITOLO DELLA MOSTRA Titolo originale (IT) Titolo tradotto (EL) L AVVENTURA ARCHEOLOGICA DI GIUSEPPE GEROLA DALL EGEO A RAVENNA ΤΖΟΥΖΕΠΕ ΤΖΕΡΟΛΑ: 18 AΡΧΑΙΟΛΟΓΙΚΕΣ ΔΙΑΔΡΟΜΕΣ 19 ΑΠΟ ΤΟ ΑΙΓΑΙΟ ΣΤΗ ΡΑΒΕΝΝΑ 20 B. II: LA TRADUZIONE DEI TESTI DEI PANNELLI GRANDI TESTO DI PARTENZA IT - 1 - L avventura archeologica dall Egeo a Ravenna TESTO DI ARRIVO EL - 1 - Αρχαιολογικές διαδροµές από το Αιγαίο στη Ραβέννα Ripercorrere la storia personale e professionale di Giuseppe Gerola, fondatore di Felix Ravenna, in occasione del centenario della rivista 21, permette di affrontare un viaggio nel Mediterraneo Η αναδροµή 33 στην προσωπική και επαγγελµατική ιστορία του Τζουζέπε Τζερόλα 34, ιδρυτή του περιοδικού 35 Φέλιξ Ραβέννα, 36 µε αφορµή την επέτειο των εκατό χρόνων από την ίδρυσή του 37, αποτελεί 38 ένα ταξίδι στη Μεσόγειο 18 Transmutatio. 19 Substitutio+Transmutatio. 20 Repetitio. 21 Deletio. 33 Substitutio. 34 Repetitio. 35 Adiectio. 36 Repetitio. 37 Adiectio. 38 Substitutio. 20
e nella cultura europea durante i primi decenni del secolo scorso. L intensa attività di questo studioso, spesso pionieristica, è caratterizzata da spirito di sacrificio e passione. I temi affrontati durante la sua carriera sono estremamente vari, comprendendo ricerche di toponomastica 22, storia medievale, storia dell arte, archeologia, iconografia, archivistica, epigrafia, paleografia, numismatica, araldica 23, sfragistica 24 con un ampiezza di vedute e una sistematicità di metodo che si accompagnano sempre ad una rigorosa contestualizzazione 25 storica. I suoi molteplici interessi si riflettono in una produzione bibliografica veramente ingente, che ad alcune celebri monografie unisce oltre 850 pubblicazioni a stampa, tra cui opuscoli 26, articoli, interventi congressuali, segnalazioni 27 e recensioni 28, και στον ευρωπαϊκό πολιτισµό κατά τις πρώτες δεκαετίες του εικοστού αιώνα 39. Η έντονη, συχνά πρωτοποριακή, δράση αυτού του µελετητή 40 διακρίνεται από πνεύµα θυσίας και πάθους. Τα θέµατα µε τα οποία ασχολήθηκε στη διάρκεια της σταδιοδροµίας του εµφανίζουν πολύ µεγάλη ποικιλία 41 και περιλαµβάνουν έρευνες τοπωνυµικές, µεσαιωνικής ιστορίας, ιστορίας της τέχνης, αρχαιολογίας, εικονογραφίας, αρχειονοµίας, επιγραφικής, παλαιογραφίας, νοµισµατικής, εραλδικής, σφραγιδογλυφίας. Όλες τις παραπάνω θεµατικές τις αντιµετώπισε 42 µε ευρύτητα αντίληψης και µε συστηµατική µέθοδο που συνοδευόταν πάντοτε από την προσεκτική ένταξή τους στο ιστορικό τους πλαίσιο 43. Τα ποικίλα ενδιαφέροντά του αντανακλώνται σε µια πραγµατικά ογκώδη βιβλιογραφική παραγωγή που περιλαµβάνει ορισµένες πολύ γνωστές µονογραφίες 44, καθώς και πάνω από 850 δηµοσιεύσεις, µεταξύ των οποίων συγγράµµατα, άρθρα, ανακοινώσεις σε συνέδρια, σηµειώµατα και βιβλιοκρισίες, 22 Toponomastica = Parte dell'onomastica che studia i nomi propri geografici ǁ Complesso dei toponimi di una determinata area geografica (da: http://dizionari.repubblica.it/, consultato il 7/2/2012). 23 Araldica = Scienza che ha per oggetto lo studio degli stemmi gentilizi (da: http://dizionari.repubblica.it/, consultato il 7/2/2012). 24 Sfragistica = Scienza che studia i sigilli, i marchi apposti agli atti pubblici e privati ǁ SIN. Sigillografia (da: http://dizionari.repubblica.it/, consultato il 7/2/2012). 25 Contestualizzare = Inserire in un contesto ǁ Considerare un problema rapportandolo al contesto nel quale è maturato e si è manifestato (da: http://dizionari.repubblica.it/, consultato il 7/2/2012). 26 Opuscolo = Libro di poche pagine, in genere non più di 80, a carattere letterario o scientifico o anche pubblicitario(da: http://dizionari.repubblica.it/, consultato il 7/2/2012). 27 Segnalazioni bibliografiche = Brevi notizie sulle ultime novità letterarie, scientifiche ecc. (da: http://dizionari.repubblica.it/, consultato il 7/2/2012). 28 Recensione = Articolo in cui si esamina criticamente un libro di recente pubblicazione (da: http://dizionari.repubblica.it/, consultato il 7/2/2012). 39 Substitutio. 40 Transmutatio. 41 Substitutio. 42 Adiectio. 43 Substitutio. 44 Substitutio+Transmutatio. 21