Aristotele e il Peripato

Μέγεθος: px
Εμφάνιση ξεκινά από τη σελίδα:

Download "Aristotele e il Peripato"

Transcript

1 Aristotele e il Peripato Retorica Vi proponiamo una antologia dei brani più significativi della Retorica introdotti e commentati da Ortensio Celeste. I a 3-18 Dopo aver posto le basi per la legittimità della retorica, Aristotele passa subito a presentare dell induzione, primo fondamentale metodo della logistica, l ἐνθύμημα, ossia il sillogismo retorico fondato su premesse probabili. Ἐπεὶ δὲ φανερόν ἐστιν ὅτι ἡ μὲν ἔντεχνος μέθοδος περὶ τὰς πίστεις ἐστίν, ἡ δὲ πίστις ἀπόδειξίς τις (τότε γὰρ πιστεύομεν μάλιστα ὅταν ἀποδεδεῖχθαι ὑπολάβωμεν), ἔστι δ ἀπόδειξις ῥητορικὴ ἐνθύμημα, καὶ ἔστι τοῦτο ὡς εἰπεῖν ἁπλῶς κυριώτατον τῶν πίστεων, τὸ δ ἐνθύμημα συλλογισμός τις, περὶ δὲ συλλογισμοῦ ὁμοίως ἅπαντος τῆς διαλεκτικῆς ἐστιν ἰδεῖν, ἢ αὐτῆς ὅλης ἢ μέρους τινός, δῆλον ὅτι ὁ μάλιστα τοῦτο δυνάμενος θεωρεῖν, ἐκ τίνων καὶ πῶς γίνεται συλλογισμός, οὗτος καὶ 1355 a 3-18 Ἐπεὶ δὲ φανερόν ἐστιν κτλ.: lungo periodo che si sviluppa nel modo seguente: proposizione causale reale (ἐπεὶ δὲ φανερόν ἐστιν) che regge una dichiarativa doppia (ὅτι ἡ μέν... ἐστίν, ἡ δέ...), cui è connesso un periodo parentetico (costituito dalla principale πιστεύομεν e dalla subordinata temporale ὅταν... ὑπολάβωμεν); quindi abbiamo una serie di coordinate alla causale: ἔστι δ..., καὶ ἔστι... (che regge un infinito assoluto ὡς εἰπεῖν ἁπλῶς), τὸ δ... ἐστιν ἰδεῖν`); quindi la principale con verbo sottinteso (δῆλον: ma lo si può naturalmente intendere come nesso avverbiale in unione con ὅτι), che regge la dichiarativa (ὅτι... ἂν εἴη, che a sua volta ingloba due interrogative indirette); quest ultima poi, attraverso il participio congiunto προσλαβών, continua con due interrogative indirette (ποῖά τέ ἐστι... καὶ τίνας ἔχει). - ἡ μὲν ἔντεχνος... πίστεις ἐστίν: è il punto di partenza del periodo con cui si mentali: la definizione solo probabile della praemissa maior (cosa che condivide col sillogismo dialettico) e un procedimento ragionativo accorciato, che non esplicita tutti i passaggi logici perché focalizzato sempre sul destinatario (il pubblico non va annoiato). Per una definizione accurata di sillogismo ed entimema, esaustiva di tutte le loro possibilità di realizzazione cfr. Lausberg, 1969, ὡς εἰπεῖν ἁπλῶς: infinito assoluto. Con l avverbio si ribadisce che dialettica e retorica si assomigliano ma non sono uguali. - τὸ δ ἐνθύμημα συλλογισμός τις: si noti il valore fortemente limitante dell aggettivo indefinito; l entimema non si fonda su una deduzione astratta. - περὶ δὲ συλλογισμοῦ... ἰδεῖν: analizzare il sillogismo è compito della dialettica, analizzare l entimema lo è della retorica. - ἢ αὐτῆς ὅλης ἢ μέρους τινός: predicativi di τῆς διαλεκτικῆς. - ἐκ τίνων καὶ πῶς γίνεται συλλογισμός: le interrogasancisce che le prove, le argomentazioni (πίστεις) obbediscono a delle regole precise. - ἀπόδειξίς τις: una prova è una dimostrazione: la πίστις, cioè, è il risultato di un processo mentale (e della parola naturalmente). È quanto spiega (γάρ) il periodo parentetico, in cui comunque si ribadisce il grado di approssimazione, per quanto alto (μάλιστα), cui può arrivare la retorica, contrariamente alla dialettica. - ὅταν... ὑπολάβωμεν: temporale eventuale con valore generalizzante; la scelta del verbo ὑπολαμβάνω, che rimette tutto nel pensiero di chi fruisce del processo linguistico, marca una caratteristica fondamentale della retorica rispetto alla dialettica: la focalizzazione sul destinatario. - ἐνθύμημα... κυριώτατον τῶν πίστεων: l entimema è il principe dei procedimenti argomentativi di tipo deduttivo propri della retorica. Fratello minore del sillogismo sia analitico che dialettico, l entimema se ne differenzia per due aspetti fonda- ESIODO

2 2 ARISTOTELE A E IL PERIPATO ἐνθυμηματικὸς ἂν εἴη μάλιστα, προσλαβὼν περὶ ποῖά τέ ἐστι τὸ ἐνθύμημα καὶ τίνας ἔχει διαφορὰς πρὸς τοὺς λογικοὺς συλλογισμούς. Τό τε γὰρ ἀληθὲς καὶ τὸ ὅμοιον τῷ ἀληθεῖ τῆς αὐτῆς ἐστι δυνάμεως ἰδεῖν, ἅμα δὲ καὶ οἱ ἄνθρωποι πρὸς τὸ ἀληθὲς πεφύκασιν ἱκανῶς καὶ τὰ πλείω τυγχάνουσι τῆς ἀληθείας διὸ πρὸς τὰ ἔνδοξα στοχαστικῶς ἔχειν τοῦ ὁμοίως ἔχοντος καὶ πρὸς τὴν ἀλήθειάν ἐστιν. tive indirette sono dipendenti dall infinito θεωρεῖν. - ἐνθυμηματικὸς ἂν εἴη μάλιστα: «potrebbe essere un grandissimo artefice di entimemi». - προσλαβών: participio congiunto con valore ipotetico che regge le due interrogative seguenti: esprime la condizione con cui si realizza la costruzione di un entimema. - ποῖά τέ ἐστι... καὶ τίνας ἔχει... συλλογισμούς: sillogismo ed entimema hanno delle differenze (διαφοράς) ed è determinante sapere a cosa si applica l uno e a cosa l altro: come si dice subito dopo, il vero (τὸ ἀληθές) e il verosimile (τὸ ὅμοιον τῷ ἀληθεῖ). - πεφύκασιν ἱκανῶς: l uomo ha una sufficiente disposizione naturale alla verità. - διὸ πρὸς τὰ ἔνδοξα... πρὸς τὴν ἀλήθειάν ἐστιν: «e perciò essere abile a fare congetture (στοχαστικῶς ἔχειν: locuzione sostanzialmente equivalente al verbo στοχάζομαι) relativamente a quelle che sono opinioni comuni (τὰ ἔνδοξα) è caratteristica di chi è altrettanto capace (τοῦ ὁμοίως ἔχοντος è genitivo di pertinenza) in relazione alla verità». Gli ἔνδοξα costituiscono il materiale su cui lavorano gli entimemi, soprattutto nelle premesse maggiori; quanto più sono condivisi dal destinatario tanto più efficace sarà l entimema. Va da sé che l oratore corre un grosso rischio quando li usa, persino di ottenere un risultato opposto a quello desiderato, in quanto l uditorio si può rivelare non in linea nell accettare le sue premesse a a a Τῶν μὲν οὖν ἄλλων... μόναι τοῦτο ποιοῦσι: operare deduzioni opposte tra loro proceden- È chiaro, dunque, che gli altri autori riducono a tecnica aspetti estranei al soggetto, e che si volgono soprattutto verso l oratoria giudiziaria. La retorica è utile perché la verità e la giustizia sono per natura più forti dei loro contrari, sicché se i giudizi non sono formulati nel modo corretto, se ne deve concludere necessariamente che è per propria colpa che si viene sconfitti: e ciò è degno di biasimo. Inoltre, anche se possedessimo la preparazione scientifica più accurata, non potremmo grazie a essa parlare e convincere facilmente alcune persone. Il discorso scientifico, infatti, rientra nei compiti dell insegnamento, ma questo non può aver luogo, e le argomentazioni e i discorsi devono essere costituiti attraverso le nozioni comuni, come abbiamo detto anche nei Topici a proposito della discussione con la moltitudine. Dovremmo inoltre essere in grado di sostenere in modo convincente tesi opposte, proprio come accade anche nell uso dei sillogismi, non per poter fare effettivamente entrambe le cose (non si devono infatti convincere gli uomini di tesi riprovevoli), ma perché non sfugga l essenza della questione, e per essere noi stessi in grado di confutare un altro, qualora parli ingiustamente. [Tr. di M. Dorati] Τῶν μὲν οὖν ἄλλων τεχνῶν οὐδεμία τἀναντία συλλογίζεται, ἡ δὲ διαλεκτικὴ καὶ ἡ ῥητορικὴ μόναι τοῦτο ποιοῦσιν ὁμοίως γάρ εἰσιν ἀμότεραι τῶν ἐναντίων. Τὰ μέντοι ὑποκείμενα πράγματα οὐχ ὁμοίως ἔχει, do per sillogismi (συλλογίζεται) è metodo soltanto della dialettica e della retorica. - Τὰ μέντοι ὑποκείμενα... ὁμοίως ἔχει: la somiglianza di metodo tra la disciplina logica e quella quasi-logica naturalmente (μέντοι

3 3 ἀλλ ἀεὶ τἀληθῆ καὶ τὰ βελτίω τῇ φύσει εὐσυλλογιστότερα καὶ πιθανώτερα ὡς ἁπλῶς εἰπεῖν. Πρὸς δὲ τούτοις ἄτοπον εἰ τῷ σώματι μὲν αἰσχρὸν μὴ δύνασθαι βοηθεῖν ἑαυτῷ, λόγῳ δ οὐκ αἰσχρόν ὃ μᾶλλον ἴδιόν ἐστιν ἀνθρώπου τῆς τοῦ σώματος χρείας. Εἰ δ ὅτι μεγάλα βλάψειεν ἂν ὁ χρώμενος ἀδίκως τῇ τοιαύτῃ δυνάμει τῶν λόγων, τοῦτό γε κοινόν ἐστι κατὰ πάντων τῶν ἀγαθῶν πλὴν ἀρετῆς, καὶ μάλιστα κατὰ τῶν χρησιμωτάτων, οἷον ἰσχύος ὑγιείας πλούτου στρατηγίας τούτοις γὰρ ἄν τις ὠφελήσειεν τὰ μέγιστα χρώμενος δικαίως καὶ βλάψειεν ἀδίκως. è particella fortemente asseverativa) non investe il contenuto, l oggetto della discussione (τὰ ὑποκείμενα πράγματα), in cui anzi risiede una differenza sostanziale tra dialettica e retorica. - τἀληθῆ καὶ τὰ βελτίω: sono i contenuti della dialettica che perviene a verità assolute relativamente ad ambiti disciplinari in cui lo scambio dialogico con l altro è nullo e lo scopo è di pervenire a dimostrazioni necessarie. - εὐσυλλογιστότερα καὶ πιθανώτερα: la pura logistica analitica e formalizzabile trova il proprio strumento nel sillogismo che investe verità assolute. Non inganni l uso del comparativo: la persuasione (πιθανώτερα) della dialettica è necessitante. - ὡς ἁπλῶς εἰπεῖν: infinito assoluto. - Πρὸς δὲ τούτοις: «Inoltre». - ἄτοπον εἰ τῷ σώματι... οὐκ αἰσχρόν: periodo ipotetico dell irrealtà con verbo εἰμί sottinteso e struttura sintattica ellittica; il senso è: sarebbe assurdo che l uomo potesse dare a se stesso forme di aiuto a livello fisico e non con la parola. Τῷ σώματι e λόγῳ sono dativi strumentali rispetto a βοηθεῖν ἑαυτῷ. - ὃ μᾶλλον ἴδιόν... χρείας: nesso relativo; è il λόγος come tratto distintivo dell uomo. - Εἰ δ ὅτι μεγάλα... τῶν λόγων: il verbo della protasi, che non viene esplicitato, regge la dichiarativa potenziale con cui si esprime una possibile obiezione al discorso sinora svolto: il fatto che un uso scorretto (ὁ χρώμενος ἀδίκως) del grande potere (δυνάμει, il dativo è retto da χράομαι) della parola può causare gravi danni (μαγάλα βλάψειεν ἄν). Questa è la possibilità, moralmente riprovevole, cui l oratore va incontro: come viene poco oltre chiarito, non è l utilizzare un discorso fondato sul verosimile che è sofistico, bensì l intenzionalità di chi antepone il proprio utile alla validità della dimostrazione. - τοῦτό γε κοινόν... πλὴν ἀρετῆς: tutto ciò non vale soltanto per la virtù. - καὶ μάλιστα κατά... στρατηγίας: il discorso fatto sinora vale soprattutto nel campo dell utile (κατά ha valore distributivo, anticipa i quattro esempi, οἷον, di utile menzionati). - τούτοις γὰρ ἄν... βλάψειεν ἀδίκως: il periodo chiude il ragionamento: un utilizzo corretto reca utilità, uno scorretto danno, entrambi di forte entità (τὰ μέγιστα) a 47-b 22 Che la retorica, pertanto, non tratti di un unico genere specifico di soggetti, ma sia come la dialettica, e che sia utile, è evidente è inoltre evidente che la sua funzione non è persuadere, ma individuare in ogni caso i mezzi appropriati di persuasione, proprio come avviene per tutte le altre tecniche: non è infatti compito della medicina rendere sani, ma procedere con la guarigione fin dove sia possibile, poiché si possono curare convenientemente anche coloro che non sono in grado di recuperare la salute. Inoltre, è chiaro che rientra nella medesima tecnica scorgere ciò che è persuasivo e ciò che è apparentemente persuasivo, proprio come rientra nella dialettica riconoscere il sillogismo vero e il sillogismo apparente. La sofistica dipende infatti non dalla facoltà, ma dall intenzione; ma con la differenza che nella retorica un uomo sarà chiamato retore per la sua conoscenza o per il proposito, nella dialettica invece il sofista sarà tale per il proposito, mentre il dialettico sarà tale non per il proposito ma per la sua facoltà. [Tr. di M. Dorati]

4 4 ARISTOTELE A E IL PERIPATO I 2 L altro grande metodo della logistica è l induzione, che poggia sullo strumento retorico dell esempio, παράδειγμα, come caso concreto da addurre a prova di una affermazione più ampia; esso comunque è meno stringente dell entimema. La forza di questo strumento poggia anche sull ampio numero di esempi concreti che si possano portare alla definizione di vaste generalità a 35-b 39 Riguardo alle facoltà di queste tecniche e alle loro reciproche relazioni si è parlato in modo abbastanza esauriente. Quanto alla persuasione che si realizza attraverso la dimostrazione reale o apparente, proprio come nella dialettica vi sono da un lato l induzione, dall altro il sillogismo e il sillogismo apparente, così accade anche nella retorica: l esempio infatti è un induzione, l entimema un sillogismo, l entimema apparente un sillogismo apparente. Definisco entimema un sillogismo retorico, esempio un induzione retorica. Tutti gli oratori costruiscono le loro argomentazioni dimostrando o attraverso gli esempi o attraverso gli entimemi, e in nessun altro modo oltre a questi; di conseguenza, dal momento che, in senso generale, è necessario dimostrare qualsiasi cosa per mezzo o del sillogismo o dell induzione (questo per noi risulta evidente dagli Analitici), necessariamente ciascuno dei primi due deve corrispondere a ciascuno degli altri due. Quale sia la differenza tra esempio ed entimema, risulta evidente dai Topici (dove si è già parlato del sillogismo e dell induzione): dimostrare sulla base di numerosi casi simili che una cosa è in un certo modo è induzione nella dialettica, esempio nella retorica; dimostrare invece che, se certe premesse sono vere, qualcosa di diverso oltre a loro ne risulta in virtù del loro essere vere interamente o nella maggior parte dei casi viene detto sillogismo nella dialettica, entimema nella retorica. È evidente anche che l una e l altra specie di retorica presentano un vantaggio. Quello che si è detto nei Metodici vale anche in questo caso. Dei discorsi oratori, infatti, alcuni sono basati sugli esempi, altri sugli entimemi, e analogamente gli oratori sono portati gli uni per gli esempi gli altri per gli entimemi. Non sono certo meno persuasivi i discorsi fondati sugli esempi, ma sono applauditi in maggior misura quelli basati sugli entimemi. Diremo più oltre la causa, e come ci si deve servire di entrambi; per il momento definiamo con maggiore chiarezza la loro natura. Dal momento che ciò che è persuasivo è persuasivo in rapporto a qualcuno, ed è persuasivo e credibile immediatamente e di per sé, oppure grazie al fatto di sembrare dimostrato per mezzo di elementi che sono tali, e dal momento che nessuna tecnica considera il particolare la medicina, ad esempio, considera cosa sia salutare non per Socrate o per Callia, ma per un uomo o per uomini di questo o di quel genere (ciò infatti rientra in una tecnica, mentre il particolare è indeterminato e non costituisce oggetto di scienza) neppure la retorica analizzerà ciò che sembra probabile a livello particolare, a Socrate o a Ippia, ad esempio, ma ciò che sembra tale a uomini di un dato genere, come succede anche per la dialettica. Anche quest ultima infatti non forma sillogismi partendo da premesse casuali (ve ne sono alcune che appaiono vere anche ai folli), bensì da argomenti che richiedono un ragionamento; la retorica, invece, forma entimemi a partire da cose che sembrano vere agli uomini abituati a deliberare. [Tr. di M. Dorati]

5 5 II b Sull entimema Aristotele ritorna più volte nel corso dell opera: ad esempio in questo passo in cui, prima di presentare gli elementi (τὰ στοιχεῖα), o luoghi (οἱ τόποι), che costituiscono gli entimemi, fa un importante precisazione generale: la distinzione fra entimemi dimostrativi ed entimemi confutativi. Πρῶτον δὲ εἴπωμεν περὶ ὧν ἀναγκαῖον εἰπεῖν πρῶτον. Ἔστιν γὰρ τῶν ἐνθυμημάτων εἴδη δύο τὰ μὲν γὰρ δεικτικά ἐστιν ὅτι ἔστιν ἢ οὐκ ἔστιν, τὰ δ ἐλεγκτικά, καὶ διαφέρει ὥσπερ ἐν τοῖς διαλεκτικοῖς ἔλεγχος καὶ συλλογισμός. Ἔστι δὲ τὸ μὲν δεικτικὸν ἐνθύμημα τὸ ἐξ ὁμολογουμένων συνάγειν, τὸ δὲ ἐλεγκτικὸν τὸ τὰ ἀνομολογούμενα συνάγειν b Πρῶτον δὲ εἴπωμεν: congiuntivo esortativo. - περὶ ὧν: assorbimento del dimostrativo: ταῦτα περὶ ὧν. - δεικτικά: predicativo di τὰ μέν, è aggettivo dalla radice del verbo δείκνυμι e regge la dichiarativa ὅτι. - ὅτι ἔστιν ἢ οὐκ ἔστιν: esiste dunque un primo tipo di entimema a carattere dimostrativo, che fonda l esistenza o la non esistenza di una cosa. - τὰ δ ἐλεγκτικά: un secondo tipo ha bilità del contrario. - τῶν δὲ σημείων τὸ μέν... πρὸς τὸ κατὰ μέρος: ci sono due forme di segno: quello (τι) che fa parte dei particolari (τῶν καθ ἕκαστον è partitivo), che si rapporta (πρός) all universale, e quello che fa parte degli universali che si rapporta col particolare. - Τούτων δὲ τὸ μέν... κατὰ τὴν διαφοράν: il primo, in quanto relaziona il particolare all uniinvece carattere confutativo (tale è il significato del verbo ἐλέγχω e più ancora del composto ἐξελέγχω da cui l aggettivo deriva). - καὶ διαφέρει... συλλογισμός: servendosi sempre del confronto imperfetto retorica-dialettica, Aristotele pone la differenza tra i due tipi di entimema sullo stesso piano della differenza tra confutazione e sillogismo. - τὸ ἐξ ὁμολογουμένων... τὰ ἀνομολογούμενα συνάγειν: come termine della logica il verbo συνάγω indica il portare a conclusione un processo ragionativo come risultato di concatenazione (συν-) di pensieri; nel caso dell entimema, tanto di quello dimostrativo, quanto di quello confutativo, di pensieri che siano accettati e riconosciuti da tutti (ἐξ ὁμολογουμένων). La differenza quindi non coinvolge il procedere del ragionamento ma solo le finalità dello stesso. I 2 Posto che gli entimemi partono a volte da premesse necessarie ma generalmente da premesse possibili, Aristotele affronta la definizione di εἰκός, τεκμήριον e σημεῖον, quindi offre un esempio di παράδειγμα (cfr. scheda La distinzione aristotelica di τεκμήριον e σημεῖον) a 34-b a 34-b 8 τὸ ὡς ἐπὶ τὸ πολὺ γινόμενον: è la definizione prima dell εἰκός, nel suo aspetto di generalizzazione per cui, nella sua essenza di idea statisticamente accettata dal maggior numero di persone (ὡς ἐπὶ τὸ πολύ), manca di aspetto necessitante. - καθάπερ ὁρίζονταί τινες: proposizione comparativa, funzionale a introdurre il successivo aspetto Τὸ μὲν γὰρ εἰκός ἐστι τὸ ὡς ἐπὶ τὸ πολὺ γινόμενον, οὐχ ἁπλῶς δὲ καθάπερ ὁρίζονταί τινες, ἀλλὰ τὸ περὶ τὰ ἐνδεχόμενα ἄλλως ἔχειν, οὕτως ἔχον πρὸς ἐκεῖνο πρὸς ὃ εἰκὸς ὡς τὸ καθόλου πρὸς τὸ κατὰ μέρος τῶν δὲ σημείων τὸ μὲν οὕτως ἔχει ὡς τῶν καθ ἕκαστόν τι πρὸς τὸ καθόλου, τὸ δὲ ὡς τῶν καθόλου τι πρὸς τὸ κατὰ μέρος. Τούτων δὲ τὸ μὲν ἀναγκαῖον τεκμήριον, τὸ δὲ μὴ ἀναγκαῖον ἀνώνυμόν ἐστι κατὰ τὴν διαφοράν. del probabile. - ἀλλὰ τὸ περὶ τά... πρὸς τὸ κατὰ μέρος: lett.: «bensì è ciò che, rispetto a quanto si ammette (περὶ τὰ ἐνδεχόμενα) stia diversamente (ἄλλως ἔχειν), sta relativamente a ciò in rapporto al quale è probabile, così come l universale (τὸ καθόλου) sta nei confronti del particolare (πρὸς τὸ κατὰ μέρος)». Secondo aspetto del probabile: la possi-

6 6 ARISTOTELE A E IL PERIPATO Ἀναγκαῖα μὲν οὖν λέγω ἐξ ὧν γίνεται συλλογισμός διὸ καὶ τεκμήριον τὸ τοιοῦτον τῶν σημείων ἐστίν ὅταν γὰρ μὴ ἐνδέχεσθαι οἴωνται λῦσαι τὸ λεχθέν, τότε φέρειν οἴονται τεκμήριον ὡς δεδειγμένον καὶ πεπερασμένον. versale, ha carattere necessitante (τὸ μὲν ἀναγκαῖον) e viene chiamato indizio (τεκμήριον), il secondo, in quanto relaziona l universale al particolare, non ha carattere necessitante (τὸ δὲ μὴ ἀναγκαῖον) e non ha una definizione precisa (ἀνώνυμόν ἐστι). Quest ultimo non è univoco ma polisemico ed ha bisogno del concorso di altri segni perché possa portare ad un affermazione legittimata. - Ἀναγκαῖα μὲν οὖν... συλλογισμός: gli indizi sono necessari e quindi, per il loro essere incontrovertibili, possono dar luogo a sillogismo inconfutabile (ἐξ ὧν: assorbimento del dimostrativo, ταῦτα ἐξ ὧν). - ὅταν γὰρ μὴ ἐνδέχεσθαι... πεπερασμένον: il periodo è introdotto da una temporale eventuale con valore generalizzante (ὅταν οἴωνται) che regge un infinitiva (μὴ ἐνδέχεσθαι, impersonale rispetto a λῦσαι τὸ λεχθέν), cui segue una principale (οἴονται) seguita, a sua volta da un infinitiva (φέρειν). Quando non è possibile (μὴ ἐνδέχεσθαι) la confutazione di un affermazione (λῦσαι τὸ λεχθέν), si è in presenza di un indizio: cioè di una dimostrazione compiuta (ὡς δεδειγμένον καὶ πεπερασμένον: ὡς ha valore causale; i due participi perfetti derivano rispettivamente da δείκνυμι e περαίνω) a 34-b 8-b 25 Τὸ γὰρ τέκμαρ καὶ πέρας ταὐτόν ἐστι κατὰ τὴν ἀρχαίαν γλῶτταν. Ἔστιν δὲ τῶν σημείων τὸ μὲν ὡς τὸ καθ ἕκαστον πρὸς τὸ καθόλου ὧδε, οἷον εἴ τις εἴπειεν σημεῖον εἶναι ὅτι οἱ σοφοὶ δίκαιοι, Σωκράτης γὰρ σοφὸς ἦν καὶ δίκαιος. Τοῦτο μὲν οὖν σημεῖον, λυτὸν δέ, κἂν ἀληθὲς ᾖ τὸ εἰρημένον (ἀσυλλόγιστον γάρ), τὸ δέ, οἷον εἴ τις εἴπειεν σημεῖον ὅτι νοσεῖ, πυρέττει γάρ, ἢ τέτοκεν, ὅτι γάλα ἔχει, ἀναγκαῖον. Ὅπερ τῶν σημείων τεκμήριον μόνον ἐστίν μόνον γάρ, ἂν ἀληθὲς ᾖ, ἄλυτόν ἐστιν. Τὸ δὲ ὡς τὸ καθόλου πρὸς τὸ κατὰ μέρος ἔχον, οἷον εἴ τις εἴπειεν ὅτι πυρέττει σημεῖον εἶναι, πυκνὸν γὰρ ἀναπνεῖ. Λυτὸν δὲ καὶ τοῦτο, κἂν ἀληθὲς ᾖ ἐνδέχεται γὰρ καὶ μὴ πυρέττοντα πνευστιᾶν. Τί μὲν οὖν εἰκός ἐστι καὶ τί σημεῖον καὶ τεκμήριον, καὶ τί διαφέρουσιν, εἴρηται μὲν καὶ νῦν, μᾶλλον δὲ φανερῶς καὶ περὶ τούτων, καὶ διὰ τίν αἰτίαν τὰ μὲν ἀσυλλόγιστά ἐστι τὰ δὲ συλλελογισμένα, ἐν τοῖς Ἀναλυτικοῖς διώρισται περὶ αὐτῶν. Nella lingua antica, infatti, τέκμαρ e πέρας hanno lo stesso significato. Tra i segni, alcuni sono nella stessa relazione del particolare rispetto all universale: come, ad esempio, se uno dicesse che del fatto che i sapienti sono giusti è segno il fatto che Socrate era sapiente e giusto. Questo è in effetti un segno, ma è confutabile, per quanto l affermazione possa essere vera: infatti, non può essere ricondotta alla forma del sillogismo. Se invece si dicesse che segno che uno è malato è il fatto che ha la febbre, o segno che una donna ha partorito è il fatto che ha il latte, si avrebbe un segno necessario. Dei segni questo è il solo che costituisca una prova, poiché è l unico, qualora sia vero, a essere inconfutabile. Un altro tipo di segno presenta invece la relazione dell universale di fronte al particolare: come, ad esempio, se uno dicesse

7 7 che la respirazione rapida è segno del fatto che uno ha la febbre. Anche questo può essere confutato, per quanto possa essere vero: infatti, è possibile che anche chi non ha la febbre abbia difficoltà respiratorie. Abbiamo detto ora che cosa siano il probabile, il segno e la prova, e in che cosa differiscano; ma sono stati definiti con maggior chiarezza negli Analitici, ed è stato anche spiegato per quale motivo alcuni di essi non possono assumere la forma del sillogismo mentre altri possono. [Tr. di M. Dorati] 1357 b Παράδειγμα δὲ ὅτι μέν ἐστιν ἐπαγωγὴ καὶ περὶ ποῖα ἐπαγωγή, εἴρηται ἔστι δὲ οὔτε ὡς μέρος πρὸς ὅλον οὔθ ὡς ὅλον πρὸς μέρος οὔθ ὡς ὅλον πρὸς ὅλον, ἀλλ ὡς μέρος πρὸς μέρος, ὅμοιον πρὸς ὅμοιον ὅταν ἄμφω μὲν ᾖ ὑπὸ τὸ αὐτὸ γένος, γνωριμώτερον δὲ θάτερον ᾖ θατέρου, παράδειγμά ἐστιν οἷον ὅτι ἐπεβούλευε τυραννίδι Διονύσιος αἰτῶν τὴν φυλακήν καὶ γὰρ Πεισίστρατος πρότερον ἐπιβουλεύων ᾔτει φυλακὴν καὶ λαβὼν ἐτυράννησε, καὶ Θεαγένης ἐν Μεγάροις καὶ ἄλλοι ὅσους ἴσασι, παράδειγμα πάντες γίγνονται τοῦ Διονυσίου, ὃν οὐκ ἴσασίν πω εἰ διὰ τοῦτο αἰτεῖ. Πάντα δὲ ταῦτα ὑπὸ τὸ αὐτὸ καθόλου, ὅτι ὁ ἐπιβουλεύων τυραννίδι φυλακὴν αἰτεῖ b Παράδειγμα δὲ ὅτι... εἴρηται: «Si è detto che l esempio è una forma del ragionamento induttivo e (si è anche detto) quali contenuti questa induzione (contempli)». Le due proposizioni subordinate, dichiarativa la prima, interrogativa la seconda, hanno funzione di soggetto rispetto alla reggente. - ἀλλ ὡς μέρος πρὸς μέρος, ὅμοιον πρὸς ὅμοιον: l esempio vive del confronto del particolare col particolare, del simile col simile, e non ha alcun rapporto con l universale se non attraverso un collegamento con un generale non esplicitato. - ὅταν ἄμφω μὲν ᾖ... θἀτέρου: l esempio si ha quando si raffrontano due cose dello stesso genere, di cui la più nota sostiene l altra. - οἷον ὅτι ἐπεβούλευε... τὴν φυλακήν: οἷον è avverbio con cui viene introdotto l esempio della dichiarativa: l aspirazione (ἐπεβούλευε) alla tirannide di Dioniso perché chiese (αἰτῶν è participio congiunto da αἰτέω) una scorta. - καὶ γὰρ Πεισίστρατος... ἐν Μεγάροις: questo il funzionamento dell esempio: visto che in passato Pisistrato ha chiesto una scorta ed è diventato tiranno (come d altronde Teagene: accumulare esempi sopperisce all inferiorità del παράδειγμα rispetto all en- timema), anche Dioniso, che ha chiesto una scorta, aspira alla tirannide. - καὶ ἄλλοι ὅσους... διὰ τοῦτο αἰτεῖ: «e anche gli altri (esempi) che (gli ascoltatori) conoscono (ἴσασι è terza persona plurale del perfetto οἶδα), diventano tutti esempi per il caso di Dioniso, di cui non si sa ancora se chiede (la scorta) per questo motivo». Ad accumulare esempi ci pensa anche il destinatario. - Πάντα δὲ ταῦτα... φυλακὴν αἰτεῖ: è il collegamento generale non esplicitato tra le due cose dello stesso genere: chi aspira alla tirannide chiede una scorta; ὅτι...αἰτεῖ è la dichiarativa esplicativa di ὑπὸ τὸ αὐτὸ καθόλου. Se i primi due libri dell opera sono quasi completamente occupati dall inventio, la prima e, per Aristotele, la più importante delle parti della retorica, il terzo libro affronta altri aspetti, in particolare la dispositio e l elocutio, che con l inventio sono strettamente interdipendenti, e in maniera molto più sintetica l actio. Da quella che diventerà la partizione canonica in cinque parti della retorica, resta esclusa la memoria. La parte centrale è occupata dall analisi dello stile, in particolare della composizione del periodo: qui vengono presentati un brano concernente la correttezza sintattica, semantica e di concordanza (5, 1407 a 19-b 25) ed uno riguardante la diversità di stile del discorso orale e di quello scritto (12, 1413 b a 31).

8 8 ARISTOTELE A E IL PERIPATO III a 19-b 10 Ὁ μὲν οὖν λόγος συντίθεται ἐκ τούτων, ἔστι δ ἀρχὴ τῆς λέξεως τὸ ἑλληνίζειν τοῦτο δ ἐστὶν ἐν πέντε, πρῶτον μὲν ἐν τοῖς συνδέσμοις, ἂν ἀποδιδῷ τις ὡς πεφύκασι πρότεροι καὶ ὕστεροι γίγνεσθαι ἀλλήλων, οἷον ἔνιοι ἀπαιτοῦσιν, ὥσπερ ὁ μέν καὶ ὁ ἐγὼ μέν ἀπαιτεῖ τὸν δέ καὶ τὸν ὁ δέ. Δεῖ δὲ ἕως μέμνηται ἀνταποδιδόναι ἀλήλλοις, καὶ μήτε μακρὰν ἀπαρτᾶν μήτε σύνδεσμον πρὸ συνδέσμου ἀποδιδόναι τοῦ ἀναγκαίου ὀλιγαχοῦ γὰρ ἁρμόττει. «Ἐγὼ μέν, ἐπεί μοι εἶπεν (ἦλθε γὰρ Κλέων δεόμενός τε καὶ ἀξιῶν), ἐπορευόμην παραλαβὼν αὐτούς». Ἐν τούτοις γὰρ πολλοὶ πρὸ τοῦ ἀποδοθησομένου συνδέσμου προεμβέβληνται σύνδεσμοι ἐὰν δὲ πολὺ τὸ μεταξὺ γένηται τοῦ ἐπορευόμην, ἀσαφές. Ἓν μὲν δὴ τὸ εὖ ἐν τοῖς συνδέσμοις, δεύτερον δὲ τὸ τοῖς ἰδίοις ὀνόμασι λέγειν καὶ μὴ τοῖς περιέχουσιν. Τρίτον μὴ ἀμφιβόλοις. Τοῦτο δ ἂν μὴ τἀναντία προαιρῆται, ὅπερ ποιοῦσιν ὅταν μηδὲν μὲν ἔχωσι λέγειν, προσποιῶνται δέ τι λέγειν οἱ γὰρ τοιοῦτοι ἐν ποιήσει λέγουσιν ταῦτα, οἷον Ἐμπεδοκλῆς φενακίζει γὰρ τὸ κύκλῳ πολὺ 1407 a 19-b 10 Ὁ μὲν οὖν λόγος... τὸ ἑλληνί-ζειν: con l espressione Aristotele chiude la prima parte del libro dedicata al lessico, per passare a quella dedicata alla composizione del periodo, la cui prima qualità è la correttezza sintattica e di concordanza. Egli la definisce fondamento (ἀρχή) dello stile (τῆς λέξεως) e la identifica con la purezza linguistica (τὸ ἑλληνίζειν). - πρῶτον μὲν ἐν τοῖς συνδέσμοις: è il primo elemento della purezza linguistica, le congiunzioni (σύνδεσμος è formato da συν- e dalla radice del verbo δέω, legare ), cioè la struttura base, la trama necessaria a qualsiasi discorso che pretenda un articolazione. - ἂν ἀποδιδῷ τις ὡς... ἀλλήλων: protasi di periodo ipotetico dell eventualità (come richiede un espressione generale e valida sempre), nella sostanza esplicativa di πρῶτον e che regge una modale. Il verbo ἀποδίδωμι qui indica il distribuire in maniera correlata qualcosa, così come il successivo e più tecnico ἀνταποδιδόναι. - οἷον ἔνιοι ἀπαιτοῦσιν: proposizione comparativa; le particelle correlative richiedono (ἀπαιτοῦσιν) che si rispetti, nell usarle, la giusta posizione nel periodo. - ὥσπερ ὁ μὲν καὶ ὁ... no necessariamente puritas, perspicuitas e aptum. - δεύτερον δὲ τὸ τοῖς... περιέχουσιν: secondo elemento della purezza è l uso di un lessico pertinente e appropriato (τοῖς ἰδίοις ὀνόμασι, cfr. lat. verba propria) e non termini generali (τοῖς περιέχουσιν). Non sono verba propria i barbarismi, i dialettalismi, i neologismi. - Τρίτον μὴ ἀμφιβό-λοις: terzo elemento della purezza (il dativo è, come i precedenti, strumentale rispetto a λέγειν) è non usare espressioni polisemiche (cfr. lat. ambiguitas): anch esse generano obscuritas. - Τοῦτο δ ἂν μὴ τἀναντία... προσποιῶνται δέ τι λέγειν: «Questo discorso (vale) a meno che non (ἂν μή) si desideri l effetto opposto [alla perspicuitas naturalmente], cosa che si fa quando non si ha nulla da dire (ἔχω + infinito) ma ci si dà l aria (προσποιῶνται) di dire qualcosa». - οἷον Ἐμπεδοκλῆς: il filosofo Empedocle è portato ad esempio di voluta oscurità. Naturalmente Aristotele sa bene che la purezza può cedere di fronte alla licentia. - φενακίζει: «inganna». Verbo forte con cui viene bollato chi parla in maniera non chiara; è lo stesso verbo che utilizza il personaggio di Dioniso nelle Rane di Aristofane, quando (921) parla delτὸν ὁ δέ: è l esempio della prima regola: l uso di μέν e ἐγὼ μέν rispetto a δέ e ὁ δέ. - Δεῖ δὲ ἕως μέμνηται... ἀποδιδόναι τοῦ ἀναγκαίου: altre due regole: che la correlazione (ἀνταποδιδόναι) si realizzi quando il primo membro è ancora nella mente (ἕως μέμνηται) del destinatario del messaggio e non c è quindi distanza eccessiva tra le due particelle (μήτε μακρὰν ἀπαρτᾶν, quest ultimo è infinito presente di ἀπαρτάω); che la correlazione non sia interrotta dalla frapposizione di un elemento inatteso. - Ἐγὼ μέν, ἐπεί μοι... παραλαβὼν αὐτούς: è l esempio concreto di cattivo ordo verborum. Come viene spiegato immediatamente dopo, tra ἐγὼ μέν ed ἐπορευόμην vengono inseriti (προεμβέβληνται è perfetto di προεμβάλλω, metto qualcosa nel mezzo prima di ) troppi elementi tra loro connessi (πολλοὶ σύνδεσμοι) che lasciano troppo a lungo in sospeso la correlazione primaria. - ἀσαφές: in un caso del genere la conseguenza è la non chiarezza del messaggio. È l obscuritas latina opposta alla perspicuitas, alla comprensibilità del discorso, condizione necessaria per la sua credibilità. Secondo la teoria retorica per ottenere persuasione occorro-

9 9 ὄν, καὶ πάσχουσιν οἱ ἀκροαταὶ ὅπερ οἱ πολλοὶ παρὰ τοῖς μάντεσιν ὅταν γὰρ λέγωσιν ἀμφίβολα, συμπαρανεύουσιν Κροῖσος Ἅλυν διαβὰς μεγάλην ἀρχὴν καταλύσει καὶ διὰ τὸ ὅλως ἔλαττον εἶναι ἁμάρτημα διὰ τῶν γενῶν τοῦ πράγματος λέγουσιν οἱ μάντεις τύχοι γὰρ ἄν τις μᾶλλον ἐν τοῖς ἀρτιασμοῖς ἄρτια ἢ περισσὰ εἰπὼν μᾶλλον ἢ πόσα ἔχει, καὶ τὸ ὅτι ἔσται ἢ τὸ πότε, διὸ οἱ χρησμολόγοι οὐ προσορίζονται τὸ πότε. Ἅπαντα δὴ ταῦτα ὅμοια, ὥστ ἂν μὴ τοιούτου τινὸς ἕνεκα, φευκτέον. Τέταρτον, ὡς Πρωταγόρας τὰ γένη τῶν ὀνομάτων διῄρει, ἄρρενα καὶ θήλεα καὶ σκεύη δεῖ γὰρ ἀποδιδόναι καὶ ταῦτα ὀρθῶς «ἡ δ ἐλθοῦσα καὶ διαλεχθεῖσα ᾤχετο». Πέμπτον ἐν τῷ τὰ πολλὰ καὶ ὀλίγα καὶ ἓν ὀρθῶς ὀνομάζειν «οἱ δ ἐλθόντες ἔτυπτόν με». lo stile di Eschilo. - καὶ πάσχουσιν... τοῖς μάντεσιν: Aristotele paragona chi parla in maniera ambigua agli indovini. - συμπαρανεύουσιν: l ascoltatore (οἱ ἀκροαταί) di fronte a chi, come gli indovini, parla in maniera ambigua (ὅταν γὰρ λέγωσιν ἀμφίβολα, temporale eventuale) si mostra sempre d accordo. È il caso di Creso. - Κροῖσος... καταλύσει: cfr. Erodoto I 91,4. Creso interpreta male l oracolo di Apollo e causa la rovina del proprio impero anziché quello di Ciro contro il quale aveva portato guerra. - διὰ τὸ ὅλως... οἱ μάντεις: periodo composto di una causale implicita con l infinito sostantivato e di una principale. Gli indovini parlano in termini generali (διὰ τῶν γενῶν) perché così rischiano meno (ἔλαττον) di sbagliare (ἁμάρτημα). - τύχοι γὰρ ἄν τις μᾶλλον... προσορίζονται τὸ πότε: «uno ci può prendere di più (τύχοι ἄν τις, potenziale), quando gioca a pari o dispari (ἐν τοῖς ἀρτιασμοῖς), se dice pari o dispari che se dice una cifra esatta (πόσα ἔχει, lett.: quanto è ), e così se dice cosa (ὅτι) accadrà che se dice quando; per ciò gli indovini non definiscono (οὐ προσορίζονται) il quando». - φευκτέον: scil. ἐστίν. L espressione di dovere (è aggettivo verbale di φεύγω) chiude il terzo elemento della puritas. - Τέταρτον, ὡς Πρωταγόρας... σκεύη: quarto elemento è la distinzione (ὡς introduce una proposizione modale; διῄρει è imperfetto di διαιρέω), operata da Protagora, dei tre generi: maschile, femminile e neutro (σκεῦος al plurale propriamente sono le suppellettili, gli attrezzi, le cose, quindi per Protagora i nomi neutri). - ἡ δ ἐλθοῦσα καὶ διαλεχθεῖσα ᾤχετο: è l esempio di corretta concordanza di genere. - Πέμπτον ἐν τῷ τὰ... ὀνομάζειν: quinto ed ultimo elemento, la corretta concordanza di numero. Segue l esempio. Per saperne di più La distinzione aristotelica di τεκμήριον e σημεῑον Nondimeno, in altre opere Aristotele tenta una classificazione rigorosa dei segni e delle indicazioni. All inizio della Retorica egli distingue l inferenza retorica da quella scientifica sulla base del fatto che la maggior parte delle premesse retoriche sono contingenti: È chiaro che le premesse degli entimemi saranno alcune necessarie, ma la maggior parte soltanto frequenti, e gli entimemi si traggono dai verosimili e dai segni, cosicché è necessario che questi due tipi di premesse si identifichino con quei due tipi. Il verosimile è ciò che avviene per lo più [ ] Dei segni l uno si comporta come un particolare in rapporto all universale, l altro come un universale in rapporto al particolare. Di essi quello necessario è il τεκμήριον, quello non necessario non ha un nome corrispondente a questa differenza. Intendo per necessarie le proposizioni da cui derivano sillogismi. Perciò anche dei segni quello che è tale è il τεκμήριον: quando infatti si ritiene che non è possibile confutare la proposizione enunciata, allora si pensa di apportare un τεκμήριον che si ritiene dimostrato e compiuto; nella lingua antica infatti τέκμαρ e πέρας [limite, conclusione] significano la stessa cosa. Alle cose vere solo nella maggior parte dei casi corrisponde il genere dei verosimili, o probabili, mentre il genere dei segni include la specie costituita dalle

10 10 ARISTOTELE A E IL PERIPATO indicazioni; queste ultime sono abbastanza solide da poter fondare delle deduzioni (dato che ciò che segue da un τεκμήριον non può non essere vero). Si tratta di una tassonomia di non facile decifrazione: i segni contengono anche i verisimili? E in che modo alcuni si comportano come un particolare in rapporto all universale e altri come un universale in rapporto al particolare? C è un collegamento con la distinzione tra σημεῖα e τεκμήρια, la quale presuppone che i tekmhvria fondino inferenze certe e irrefutabili? Inoltre gli entimemi si traggono da quattro luoghi... il verosimile, l esempio, la prova (τεκμήριον) e il segno (σημεῖον) [ ] quelli che si basano sul necessario e sul costante, si svolgono attraverso la prova; quelli che si basano sulla realtà universale o particolare a seconda che vi sia o non vi sia, si svolgono attraverso segni... Si confutano i segni e gli entimemi basati sui segni, anche se sono reali, nel modo come si disse nel primo libro: che infatti ogni segno sia asillogistico ci è risultato evidente dagli Analitici [...] Quanto alle prove e agli entimemi fondati su prove, non sarà possibile confutarli perché asillogistici (ciò ci è risultato evidente dagli Analitici); non resta che mostrare che il fatto portato in causa non esiste. Se invece è evidente che esiste e che è una prova, allora quell entimema diventa inconfutabile. Ancora una volta viene asserita l inattaccabilità logica della prova basata sull indizio, in contrasto con la fragilità dei semplici segni. Il passo appena citato fa riferimento agli Analitici primi, il cui ultimo capitolo è dedicato da Aristotele alle forme non dimostrative di inferenza: ciò che è probabile e il segno non sono la stessa cosa. Piuttosto, la premessa che esprime ciò che è probabile dovrà fondarsi sull opinione: in realtà, probabile è appunto ciò che notoriamente per lo più si verifica o non si verifica in un certo modo, è oppure non è. Ad esempio, è probabile che gli invidiosi detestino, o che gli amati amino. La premessa che esprime un segno, invece, vuol essere dimostrativa, e può essere necessaria o fondata sull opinione generale. È ora possibile dare risposta alle domande sollevate dalla Retorica. Ciò che è probabile, o verosimile, riguarda proposizioni che sono vere nella maggior parte dei casi; i segni riguardano proposizioni, universali oppure particolari, che possono servire da premesse in ragionamenti propriamente deduttivi. Ma solo quando possono essere effettivamente disposte in uno schema deduttivo valido, con il segno a fungere da termine medio nell inferenza, tali premesse vanno classificate come τεκμήρια. Dunque la deduzione che tende a persuadere è appunto un sillogismo fondato su premesse probabili o su segni. D altra parte, la premessa che esprime un segno può venir utilizzata in tre modi, in tanti cioè quante sono le posizioni del medio nelle varie figure. In realtà, si potrà avere una deduzione come nella prima figura, o come nella seconda, o infine come nella terza. Ad esempio, a) il provare che una donna è gravida, in quanto essa ha latte, si fonda sulla prima figura: il medio è infatti l aver latte [ ] b) D altro canto, la prova che i sapienti sono eccellenti - poiché Pittaco è eccellente - si costituisce attraverso l ultima figura. Poniamo che A indichi «la nozione di eccellente», che B indichi «i sapienti», che C indichi «Pittaco». Risponde in tal caso a verità il predicare di C tanto A quanto B [ ] c) Infine, la presunta prova che una donna risulta gravida, in quanto è pallida, si sviluppa attraverso la seconda figura. In realtà, dato che il pallore è una determinazione conseguente delle donne gravide, e che tale determinazione appartiene altresì ad una certa donna, si crede allora provato che questa donna sia gravida [ ] A questo modo, si sviluppano dunque i sillogismi, con la differenza, per altro, che quello costituito mediante la prima figura risulta inconfutabile, nel caso in cui sia vero (esso è infatti universale), e quello costituito mediante l ultima figura risulta invece confutabile - e ciò anche nel caso in cui la conclusione sia vera - per il fatto di non essere universale e di non applicarsi all oggetto in questione. In effetti, se Pittaco è eccellente, non per questo sarà necessario che anche gli altri sapienti lo siano. D altra parte, il sillogismo che si sviluppa attraverso la figura intermedia risulterà sempre confutabile, senza eccezioni. In realtà, quando i termini si comportano come si è detto sopra, non si costituirà mai un sillogismo: se infatti la donna gravida è pallida, e se inoltre una determinata donna è pallida, non per questo sarà necessario che questa determinata donna sia gravida. Aristotele dispiega qui l apparato tecnico della sua

11 11 sillogistica, e conclude che i segni sono propriamente τεκμήρια quando risultano essere i termini medi di inferenze valide della prima figura, come si verifica per a) I. ogni donna che ha latte è gravida; II. questa donna ha latte; dunque III. questa donna è gravida. (III) segue in modo valido da (I) e da (II) nel modo canonico «barbara». Al contrario, i casi b e c producono soltanto schemi argomentativi non validi, rispettivamente nel terzo e nel secondo modo: b) I. Pittaco è eccellente; II. Pittaco è sapiente; non genera III. i sapienti sono eccellenti (sebbene generi validamente, nel modo «darapti», «qualche sapiente è eccellente»). Cosf b.i e b.ii costituiscono (nel migliore dei casi) deboli testimonianze induttive a favore della verità di b.iii, anche se maggiore è il numero dei casi individuali che si incontrano di premesse vere quali (I) e (II), maggiori sono le testimonianze induttive a favore di (III). Parimenti, lo schema della seconda figura c) I. ogni donna gravida è pallida; II. questa donna è pallida; per cui III. questa donna è gravida non è valido (di necessità, osserva Aristotele, dal momento che entrambe le sue premesse sono affermative, mentre nessun modo valido della seconda figura ha due premesse affermative). Aristotele lascia intendere che in figure diverse dalla prima non sia possibile costruire inferenze fondate su segni che risultino valide, il che è falso nel caso in cui si ammettano segni negativi (da c.i e dalla negazione di c.ii consegue validamente la negazione di c.iii nella seconda figura: ma qui il segno è «non essere pallida»); si tratta tuttavia di una pecca marginale. Pertanto i segni non necessari sono confutabili: essi danno origine a strutture sillogistiche, ma non in modo tale da implicare validamente la conclusione richiesta. Inoltre, gli esempi del passo precedente gettano luce sull affermazione della Retorica secondo cui i segni possono comportarsi come particolari in rapporto a un universale (come nel caso della induzione debole di b), oppure come universali in rapporto al particolare (caso c). Ma in che modo i τεκμήρια differiscono dagli argomenti che negli Analitici secondi Aristotele considera canonici della scienza? E Aristotele stesso a dare la risposta: Le determinazioni accidentali non sono infatti necessarie, e di conseguenza, quando si parte da queste ultime, il perché dell appartenenza espressa nella conclusione non verrà conosciuto necessariamente, neppure nel caso in cui le suddette determinazioni appartengano sempre ai loro oggetti, senza risultare tuttavia per sé. Ciò si verifica, ad esempio, per i sillogismi fondati su segni. Si prenda un esempio discusso da Aristotele negli Analitici secondi. Poniamo che sia vero che tutti e soli gli oggetti celesti vicini alla terra non sfavillano. Allora, data la premessa che i pianeti sono vicini alla terra, si ottiene: d) I. ogni cosa vicina alla Terra non sfavilla; II. tutti i pianeti sono vicini alla Terra; quindi III. tutti i pianeti non sfavillano. Ma poiché anche l inverso di d. I è vero, si avrà pure e) I. ogni cosa che non sfavilla è vicina alla Terra; II. tutti i pianeti non sfavillano; quindi III. tutti i pianeti sono vicini alla Terra. Sia d che e sono sillogismi validi, ma, secondo Aristotele, fra di essi vi è una differenza decisiva, consistente nel fatto che solo in d la conclusione è effettivamente spiegata dal termine medio. I pianeti non sfavillano perché sono vicini; e non: sono vicini perché non sfavillano. Solo d esibisce correttamente la struttura esplicativa della realtà che è compito della scienza aristotelica rendere evidente. Nondimeno, e a sua volta è vero; e fornisce una ragione epistemica per la propria conclusione: vale a dire, mostra in che modo possiamo sapere che i pianeti sono effettivamente vicini. Ed è precisamente questa, per Aristotele, la funzione del τεκμήρον. [J. Hankinson, Semeion e tekmerion. L evoluzione del vocabolario dei segni e indicazioni nella Grecia classica, in AA.VV., I Greci (a cura di Salvatore Settis), 2 Una storia greca, II Definizione, Torino, Einaudi 1997, pp ( )]

12 12 ARISTOTELE A E IL PERIPATO 1407 b In generale, quel che è scritto dovrebbe essere facile da leggere e facile da pronunciare che è poi la stessa cosa. E questa è una qualità che manca dove si ha un uso frequente delle particelle correlative, e nelle frasi in cui è difficile la punteggiatura, come negli scritti di Eraclito. Mettere la punteggiatura a uno scritto di Eraclito è un impresa difficile perché non è chiaro se un termine debba essere collegato con il termine precedente o con quello seguente, come accade all inizio stesso del trattato. Dice infatti: «Di questa ragione che esiste sempre ignoranti sono gli uomini». Non è chiaro con quale dei due termini debba andare il «sempre». La mancata correlazione crea un solecismo, se non si congiungono le parole con ciò che si adatta a entrambe: ad esempio, parlando di suono e colore vedendo non è comune a entrambi, mentre «percependo» è comune. Si rende oscuro il discorso se non si dice quel che si vuole fin dall inizio, quando si intendano inserire molti elementi in mezzo: ad esempio, «Io volevo dopo aver discusso con lui di questo, di quello e in questo modo, andare», invece di «Io volevo, dopo aver discusso con lui, andare», e dopo «Accadde questo e quello e in questo modo». [Tr. di M. Dorati] III b a 8 Non dobbiamo dimenticare che a ogni genere di oratoria si adatta una diversa forma di stile. Quello di un discorso scritto non è uguale a quello di un discorso pronunciato, né quello politico a quello giudiziario.» necessario conoscerli entrambi: líuno consiste nel saper parlare un greco corretto, líaltro evita di essere costretti al silenzio quando si desidera comunicare qualcosa ad altri, che è quel che capita a coloro che non sanno scrivere. Lo stile della composizione scritta è più preciso, quello del discorso pronunciato più basato sulla recitazione (di questíultimo esistono due specie: la prima esprime caratteri, la seconda emozioni), e per questa ragione gli attori sono sempre alla ricerca di opere di questo genere, e i poeti di attori adatti. Anche i poeti le cui opere sono concepite per la lettura possono essere popolari, ad esempio Cheremone (poiché è preciso come uno scrittore di discorsi) e Licimnio tra i poeti ditirambici. Se posti a confronto, i discorsi degli scrittori appaiono esili nella recitazione, mentre quelli degli oratori, per quanto ben recitati, appaiono dilettanteschi nelle mani di un lettore. La ragione è che essi sono adatti al dibattito: quel che è adatto alla recitazione, infatti, se la recitazione è assente sembra banale poiché non adempie alla propria funzione. Ad esempio, gli asindeti e le frequenti ripetizioni sono giustamente disapprovati negli scritti, mentre nei dibattiti anche gli oratori se ne servono, poiché sono adatti alla recitazione. E necessario inoltre dire le stesse cose variando i termini: ciò apre la strada alla recitazione. Ad esempio: Questi è colui che vi ha derubato, questi è colui che vi ha ingannato, questi è colui che alla fine ha tentato di tradirvi ; è quel che l attore Filemone faceva nella Pazzia del vecchio di Anassandride, quando diceva: Radamanto e Palamede, e quando nel prologo dei Pii dice: Io...! Se espressioni di questo genere non vengono recitate così, è come nel caso dell uomo che porta il bastone. Lo stesso vale per gli asindeti: Venni, incontrai, domandai.» necessario recitare, e non pronunciare come colui che dice una cosa unica sempre con lo stesso carattere e lo stesso tono. Inoltre, gli asindeti hanno una

13 13 particolarità: fanno infatti sembrare che vengano dette molte cose nello stesso tempo. Le particelle connettive fanno di molte cose una cosa sola, e di conseguenza, se esse vengono eliminate, è evidente che si avrà l effetto contrario: una cosa unica diventerà molte cose. L asindeto crea dunque amplificazione. Venni, parlai, supplicai, (sembrano molte cose) ma egli non fece conto di quel che io dissi. Questo è l effetto che anche Omero vuole ottenere nei versi: Nireo da Sime..., Nireo figlio di Aglaia..., Nireo che, più bello... poiché è inevitabile che un uomo a proposito del quale si dicono molte cose sia nominato spesso. Se dunque viene nominato spesso, sembra che di lui si dicano molte cose, e di conseguenza Omero ha amplificato l importanza di Nireo per mezzo di questo inganno, pur ricordandolo solo una volta, e ha lasciato memoria di lui, sebbene non abbia più parlato di lui in seguito. [Tr. di M. Dorati] 1414 a 9-19 Ἡ μὲν οὖν δημηγορικὴ λέξις καὶ παντελῶς ἔοικεν τῇ σκιαγραφίᾳ ὅσῳ γὰρ ἂν πλείων ᾖ ὁ ὄχλος, πορρώτερον ἡ θέα, διὸ τὰ ἀκριβῆ περίεργα καὶ χείρω φαίνεται ἐν ἀμφοτέροις ἡ δὲ δικανικὴ ἀκριβεστέρα. Ἔτι δὲ μᾶλλον ἡ ἐν ἑνὶ κριτῇ ἐλάχιστον γὰρ ἔνεστι ῥητορικῆς εὐσύνοπτον γὰρ μᾶλλον τὸ οἰκεῖον τοῦ πράγματος καὶ τὸ ἀλλότριον, καὶ ὁ ἀγὼν ἄπεστιν, ὥστε καθαρὰ ἡ κρίσις. Διὸ οὐχ οἱ αὐτοὶ ἐν πᾶσιν τούτοις εὐδοκιμοῦσιν ῥήτορες ἀλλ ὅπου μάλιστα ὑπόκρισις, ἐνταῦθα ἥκιστα ἀκρίβεια ἔνι. Τοῦτο δὲ ὅπου φωνῆς, καὶ μάλιστα ὅπου μεγάλης. Ἡ μὲν οὖν ἐπιδεικτικὴ λέξις γραφικωτάτη τὸ γὰρ ἔργον αὐτῆς ἀνάγνωσις a 9-19 Ἡ μὲν οὖν δημηγορική... τῇ σκιαγραφίᾳ: Aristotele paragona (ἔοικεν è il perfetto ἔοικα e regge il dativo) lo stile delle demegorie (ἡ μὲν δημηγορική), i discorsi deliberativi tenuti in assemblea, a pitture basate sulla tecnica del chiaroscuro, che conferisce loro profondità prospettica. - ὅσῳ γὰρ ἂν πλείων ᾖ... φαίνεται ἐν ἀμφοτέροις: il periodo inizia con una proposizione comparativa; ἐν ἀμφοτέροις è riferito al discorso politico e alla pittura. La similitudine gioca sul fatto che il discorso deliberativo, come il dipinto in chiaroscuro, presuppone un destinatario ampio (πλείων ὁ ὄχλος) e un punto di osservazione abbastanza distante (πορρώτερον ἡ θέα), e quindi (διό) l attenzione al particolare (τὰ ἀκριβῆ) è uno spreco di energie (περίεργα), addirittura nociva (χείρω φαίνεται). Il discorso deliberativo, perla dell oralità, dovendo offrire una visione d insieme, richiede stile semplice e concisione, e deve mirare alla chiarezza perché il messaggio sia accettato da quante più persone possibile. - ἡ δὲ δικανικὴ ἀκριβεστέρα... κριτῇ: lo stile giudiziario invece richiede in generale più attenzione, in misura inversamente proporzionale al numero dei destinatari, fino ad arrivare al grado maggiore di cura coincidente al caso di un giudice unico (ἐν ἑνὶ κριτῇ). - εὐσύνοπτον γὰρ μᾶλλον... καθαρὰ ἡ κρίσις: e questo perché un pubblico ristretto è più attento e più pronto a percepire (l aggettivo di senso passivo εὐσύνοπτον è composto da εὖ + συν con valore perfettivizzante e la ridice ὁπ- che indica vedere ), all interno del discorso, quanto è in stretta relazione (τὸ οἰκεῖον) con l argomento trattato e quanto gli è estraneo (τὸ ἀλλότριον). - ἀλλ ὅπου μάλιστα... ἀκρίβεια ἔνι: ὅπου è congiunzione relativa con cui è correlato ἐνταῦθα; ἔνι è forma alternativa di ἔνεστι. La conclusione generale è che quanto più è richiesta la capacità istrionica nella performance, tanto minore deve essere l uso della precisione. - Ἡ μὲν οὖν ἐπιδεικτικὴ λέξις γραφικωτάτη: terminato il discorso sullo stile dell oratoria orale, che unisce discorso politico e discorso giudiziario, Aristotele fa cenno a quello epidittico, strettamente legato alla scrittura (γραφικωτάτη). Pur non menzionato in questo punto, il grande modello è naturalmente Isocrate: cfr. scheda Il rapporto oratoria scritta e oratoria orale nel IV secolo. - τὸ γὰρ ἔργον αὐτῆς ἀνάγνωσις: la lettura (ἀνάγνωσις), in quanto pratica di attento esame del discorso, richiede una λέξις altrettanto sorvegliata.

14 14 ARISTOTELE A E IL PERIPATO 1414 a Al secondo posto viene quello giudiziario.» superfluo fare un ulteriore distinzione nello stile, dicendo che deve essere piacevole e magnifico. Perché infatti dovrebbe essere in questo modo piuttosto che temperante, liberale o qualsiasi altra virtù del carattere? Se la virtù dello stile è stata correttamente definita, quello che abbiamo Per saperne di più Il rapporto oratoria scritta e oratoria orale nel IV secolo I due modelli di λόγος, parlato e scritto, sono dunque destinati a coesistere per un certo tempo pacificamente, come dimostra Aristotele nel Περὶλέξ, il terzo libro della Retorica, registrando nella produzione ateniese contemporanea la presenza di una λέξις γραφική accanto a una λέξις άγωνιστική che compenetra la parola al gesto, nello spazio della performance. Significativamente, le categorie che presiedono a questa classificazione coincidono con quelle già presenti in Alcidamante: il punto di vista tradizionale della città si impone, selezionando il paradigma del discorso politico, con le sue doti di immediatezza ed efficacia, dalla produzione scritta che, più elaborata e accurata, trova necessariamente altri canali di circolazione. La scrittura infatti rimane estranea all asse della politicità, caratterizzato dallo scambio orale diretto, configurandosi essenzialmente come mezzo di divulgazione di opinioni e di idee entro una rete privata. La trasposizione del λόγος γραφιός all agone pubblico produce per Aristotele, come per Alcidamante, quell effetto di inadeguatezza, quella mancanza di incisività che deriva proprio dalla sua strutturazione troppo attenta, ricca di artifici stilistici e linguistici destinati ad andare perduti davanti alla folla numerosa e non selezionata il pubblico del tribunale e dell Assemblea. In questi ambiti, la pregnanza del discorso scaturisce dalla sua concisione, dalla presenza di un saldo filo conduttore che impedisce all oratore di perdersi nei particolari. La demegoria, discorso orale per eccellenza, è come un quadro che, sottoposto agli sguardi di molti, deve saper offrire una buona visione d insieme (1414 a 8-10). L irriconducibilità tra le due modalità espositive, scritta e parlate, produce necessariamente una specializzazione di funzioni nell ambito della professione retorica: nessun retore puú al contempo eccellere in entrambi, unire all abilità nello scrivere le doti di efficacia pratica, e anche di capacità interpretative e drammatiche, connesse alla performance pubblica. La figura del retore-scrittore si ritaglia dunque, in Aristotele, uno spazio autonomo ben individuato, esterno alla politicità ma non per questo incompatibile con essa, come pretende Alcidamante. Anche Isocrate ottiene a tutti gli effetti un suo status, un ruolo specifico. L emergere di nuove forme culturali, o di intellettuali di nuovo tipo, non sembra suscitare nel filosofo né preoccupazione né sconcerto. I suoi schemi di classificazione si limitano a incasellare, depurandoli e neutralizzandoli col filtro della έπιστήμη, i dati che la realtà gli offre, ma proprio questo lucido distacco denuncia il suo peculiare porsi rispetto alla città e alla vita politica. Aristotele classifica demegorie e arringhe per il tribunale così come delinea tutte le tappe concettuali della formazione del retore, eppure la retorica, la più politica tra tutte le τέχναι non è che uno degli oggetti di studio nella sconfinata enciclopedia del sapere che ambisce a compiere. Per il filosofo, come già si è verificato per Isocrate, la città è lo sfondo, presente ma non coinvolgente, di un attività che ha per confine prossimo l istituzione, la scuola: due attività diversissime, e da sempre antinomiche scienza e retorica si accomunano d un tratto in questa scelta, nella rinuncia a ogni nesso diretto con la vita politica nel suo farsi. La città vive caparbiamente i suoi ultimi spazi di autonomia, ma ai suoi margini già si è costituita, solidamente, la struttura destinata a subentrarle, a divenire il polo di riferimento e di aggregazione per i pochi privilegiati che sopravviveranno indenni al crollo della dimensione politica: è la scuola, che nel rapporto maestro-discepolo sostituisce e surroga per gli intellettuali e le persone colte l antico legame tra la città e il πολίτης. [S. Gastaldi, introduzione a Isocrate, Orazioni, Milano, Rizzoli 1993, pp ]

Un calcolo deduttivo per la teoria ingenua degli insiemi. Giuseppe Rosolini da un università ligure

Un calcolo deduttivo per la teoria ingenua degli insiemi. Giuseppe Rosolini da un università ligure Un calcolo deduttivo per la teoria ingenua degli insiemi Giuseppe Rosolini da un università ligure Non è quella in La teoria ingenua degli insiemi Ma è questa: La teoria ingenua degli insiemi { < 3} è

Διαβάστε περισσότερα

Ακαδημαϊκός Λόγος Εισαγωγή

Ακαδημαϊκός Λόγος Εισαγωγή - Nel presente studio/saggio/lavoro si andranno ad esaminare/investigare/analizzare/individuare... Γενική εισαγωγή για μια εργασία/διατριβή Per poter rispondere a questa domanda, mi concentrerò in primo

Διαβάστε περισσότερα

TRIGONOMETRIA: ANGOLI ASSOCIATI

TRIGONOMETRIA: ANGOLI ASSOCIATI FACOLTÀ DI INGEGNERIA CORSO DI AZZERAMENTO - MATEMATICA ANNO ACCADEMICO 010-011 ESERCIZI DI TRIGONOMETRIA: ANGOLI ASSOCIATI Esercizio 1: Fissata in un piano cartesiano ortogonale xoy una circonferenza

Διαβάστε περισσότερα

G. Parmeggiani, 15/1/2019 Algebra Lineare, a.a. 2018/2019, numero di MATRICOLA PARI. Svolgimento degli Esercizi per casa 12

G. Parmeggiani, 15/1/2019 Algebra Lineare, a.a. 2018/2019, numero di MATRICOLA PARI. Svolgimento degli Esercizi per casa 12 G. Parmeggiani, 5//9 Algebra Lineare, a.a. 8/9, Scuola di Scienze - Corsi di laurea: Studenti: Statistica per l economia e l impresa Statistica per le tecnologie e le scienze numero di MATRICOLA PARI Svolgimento

Διαβάστε περισσότερα

!Stato di tensione triassiale!stato di tensione piano!cerchio di Mohr

!Stato di tensione triassiale!stato di tensione piano!cerchio di Mohr !Stato di tensione triassiale!stato di tensione piano!cerchio di Mohr Stato di tensione F A = F / A F Traione pura stato di tensione monoassiale F M A M Traione e torsione stato di tensione piano = F /

Διαβάστε περισσότερα

Integrali doppi: esercizi svolti

Integrali doppi: esercizi svolti Integrali doppi: esercizi svolti Gli esercizi contrassegnati con il simbolo * presentano un grado di difficoltà maggiore. Esercizio. Calcolare i seguenti integrali doppi sugli insiemi specificati: a) +

Διαβάστε περισσότερα

Tensori controvarianti di rango 2

Tensori controvarianti di rango 2 Tensori controvarianti di rango 2 Marcello Colozzo http://www.extrabyte.info Siano E n e F m due spazi vettoriali sul medesimo campo K. Denotando con E n e F m i rispettivi spazi duali, consideriamo un

Διαβάστε περισσότερα

Lungo una curva di parametro λ, di vettore tangente. ;ν = U ν [ V µ. ,ν +Γ µ ναv α] =0 (2) dλ +Γµ να U ν V α =0 (3) = dxν dλ

Lungo una curva di parametro λ, di vettore tangente. ;ν = U ν [ V µ. ,ν +Γ µ ναv α] =0 (2) dλ +Γµ να U ν V α =0 (3) = dxν dλ TRASPORTO PARALLELO Lungo una curva di parametro λ, di vettore tangente U µ = dxµ dλ, (1) il vettore è trasportato parallelamente se soddisfa le equazioni del trasporto parallelo dove si è usato il fatto

Διαβάστε περισσότερα

Stato di tensione triassiale Stato di tensione piano Cerchio di Mohr

Stato di tensione triassiale Stato di tensione piano Cerchio di Mohr Stato di tensione triassiale Stato di tensione iano Cerchio di Mohr Stato di tensione F A = F / A F Traione ura stato di tensione monoassiale F M A M Traione e torsione stato di tensione iano = F / A =

Διαβάστε περισσότερα

Microscopi a penna PEAK. Sommario

Microscopi a penna PEAK. Sommario Microscopi a penna PEAK Sommario Microscopi a penna PEAK 2001-15 2 Microscopio a penna PEAK 2001-15, versione lunga 3 Microscopio a penna PEAK 2001-25 3 Microscopio a penna PEAK 2001-50 4 Microscopio a

Διαβάστε περισσότερα

Αποτελέσματα έρευνας σε συνδικαλιστές

Αποτελέσματα έρευνας σε συνδικαλιστές From law to practice-praxis Αποτελέσματα έρευνας σε συνδικαλιστές Το πρόγραμμα συγχρηματοδοτείται από την ΕΕ Συγχρηματοδοτείται από την Ευρωπαϊκή Ένωση Γνωρίζετε τι προβλέπει η Οδηγία 2002/14; Sa che cosa

Διαβάστε περισσότερα

IMPARA LE LINGUE CON I FILM AL CLA

IMPARA LE LINGUE CON I FILM AL CLA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA - CENTRO LINGUISTICO DI ATENEO IMPARA LE LINGUE CON I FILM AL CLA Vedere film in lingua straniera è un modo utile e divertente per imparare o perfezionare una lingua straniera.

Διαβάστε περισσότερα

ECONOMIA MONETARIA (parte generale) Prof. Guido Ascari LEZIONE 3 LA DOMANDA DI MONETA

ECONOMIA MONETARIA (parte generale) Prof. Guido Ascari LEZIONE 3 LA DOMANDA DI MONETA ECONOMIA MONETARIA (parte generale) Prof. Guido Ascari Anno 2006-2007 2007 LEZIONE 3 LA DOMANDA DI MONETA LA DOMANDA DI MONETA Teoria Macro Micro Th.Quantitativa Th.. Keynesiana => Keynes, Tobin Th. Friedman

Διαβάστε περισσότερα

ESAME DI QUALIFICAZIONE: GRECO 1 E 2 ESAME DI QUALIFICAZIONE: GRECO 3

ESAME DI QUALIFICAZIONE: GRECO 1 E 2 ESAME DI QUALIFICAZIONE: GRECO 3 1 Prof. POGGI Flaminio ESAME DI QUALIFICAZIONE: GRECO 1 E 2 CONOSCENZE Il sistema verbale greco (presente, imperfetto, futuro, aoristo, perfetto, piuccheperfetto; congiuntivo e suo uso in proposizioni

Διαβάστε περισσότερα

S.Barbarino - Esercizi svolti di Campi Elettromagnetici. Esercizi svolti di Antenne - Anno 2004 I V ...

S.Barbarino - Esercizi svolti di Campi Elettromagnetici. Esercizi svolti di Antenne - Anno 2004 I V ... SBarbarino - Esercizi svolti di Campi Elettromagnetici Esercizi svolti di Antenne - Anno 004 04-1) Esercizio n 1 del 9/1/004 Si abbia un sistema di quattro dipoli hertziani inclinati, disposti uniformemente

Διαβάστε περισσότερα

IL LEGAME COVALENTE. Teoria degli orbitali molecolari

IL LEGAME COVALENTE. Teoria degli orbitali molecolari IL LEGAME COVALENTE Teoria degli orbitali molecolari Gli orbitali MOLECOLARI Molecola biatomica omonucleare A-B Descrizione attraverso un insieme di ORBITALI MOLECOLARI policentrici, delocalizzati Gli

Διαβάστε περισσότερα

CONFIGURAZIONE DELLA CASELLA DI POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (P.E.C.)

CONFIGURAZIONE DELLA CASELLA DI POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (P.E.C.) CONFIGURAZIONE DELLA CASELLA DI POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (P.E.C.) Consigliamo di configurare ed utilizzare la casella di posta elettronica certificata tramite il webmail dedicato fornito dal gestore

Διαβάστε περισσότερα

Epidemiologia. per studiare la frequenza delle malattie occorrono tre misure fondamentali:

Epidemiologia. per studiare la frequenza delle malattie occorrono tre misure fondamentali: Epidemiologia per studiare la frequenza delle malattie occorrono tre misure fondamentali: prevalenza incidenza cumulativa tasso d incidenza (densità d incidenza) Prevalenza N. di casi presenti Popolazione

Διαβάστε περισσότερα

Esercizi sui circoli di Mohr

Esercizi sui circoli di Mohr Esercizi sui circoli di Mohr ESERCIZIO A Sia assegnato lo stato tensionale piano nel punto : = -30 N/mm² = 30 N/mm² x = - N/mm² 1. Determinare le tensioni principali attraverso il metodo analitico e mediante

Διαβάστε περισσότερα

V. TRASLAZIONE ROTAZIONE NELLO SPAZIO

V. TRASLAZIONE ROTAZIONE NELLO SPAZIO V. TRASLAZIONE ROTAZIONE NELLO SPAZIO Traslazione Rotazione nello Spazio Cap.V Pag. TRASLAZIONE La nuova origine O ha coseni direttori α, β, γ ; OA ( α, β, γ ; A( α', β ', ' ( γ OA x + y cos β + z A x'

Διαβάστε περισσότερα

Giuseppe Guarino - CORSO DI GRECO BIBLICO. Lezione 11. L imperfetto del verbo essere. ἐν - ἀπό. ἡ ἀρχὴ - ἀρχὴ

Giuseppe Guarino - CORSO DI GRECO BIBLICO. Lezione 11. L imperfetto del verbo essere. ἐν - ἀπό. ἡ ἀρχὴ - ἀρχὴ Lezione 11 L imperfetto del verbo essere. ἐν - ἀπό ἡ ἀρχὴ - ἀρχὴ Abbiamo studiato il verbo εἰµί al presente. Adesso lo vedremo al passato (diremo così per semplicità) espresso con il tempo Imperfetto.

Διαβάστε περισσότερα

Ιταλική Γλώσσα Β1 Θεωρία: Γραμματική

Ιταλική Γλώσσα Β1 Θεωρία: Γραμματική ΑΡΙΣΤΟΤΕΛΕΙΟ ΠΑΝΕΠΙΣΤΗΜΙΟ ΘΕΣΣΑΛΟΝΙΚΗΣ ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ Ιταλική Γλώσσα Β1 Θεωρία: Γραμματική 6 η ενότητα: Riflessione lessicale allenamento e sport Μήλιος Βασίλειος Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και

Διαβάστε περισσότερα

La dottrina dell analogicità dell essere nella Metafisica di Aristotele Rita Salis

La dottrina dell analogicità dell essere nella Metafisica di Aristotele Rita Salis 1 Padova, 10 gennaio 2018 SEMINARIO DI FILOSOFIA MEDIEVALE 2018 HANDOUT La dottrina dell analogicità dell essere nella Metafisica di Aristotele Rita Salis T1. Aristot. Cat. 1, 1a1-15 Ὁμώνυμα λέγεται ὧν

Διαβάστε περισσότερα

ΠΛΗΡΟΦΟΡΙΚΗ ΟΙΚΟΝΟΜΙΑ & ΔΙΟΙΚΗΣΗ ΤΕΧΝΙΚΑ ΚΑΤΑΛΟΓΟΣ ΒΙΒΛΙΩΝ 2015-2016 ΠΙΑΔΑΓΩΓΙΚΑ

ΠΛΗΡΟΦΟΡΙΚΗ ΟΙΚΟΝΟΜΙΑ & ΔΙΟΙΚΗΣΗ ΤΕΧΝΙΚΑ ΚΑΤΑΛΟΓΟΣ ΒΙΒΛΙΩΝ 2015-2016 ΠΙΑΔΑΓΩΓΙΚΑ ΟΙΚΟΝΟΜΙΑ & ΔΙΟΙΚΗΣΗ ΠΛΗΡΟΦΟΡΙΚΗ ΚΑΤΑΛΟΓΟΣ ΒΙΒΛΙΩΝ 2015-2016 ΠΙΑΔΑΓΩΓΙΚΑ ΤΕΧΝΙΚΑ Οι Εκδόσεις Δίσιγμα ξεκίνησαν την πορεία τους στο χώρο των ελληνικών εκδόσεων τον Σεπτέμβριο του 2009 με κυρίαρχο οδηγό

Διαβάστε περισσότερα

Ιταλική Γλώσσα Β1. 12 η ενότητα: Giorno e notte estate. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ

Ιταλική Γλώσσα Β1. 12 η ενότητα: Giorno e notte estate. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ ΑΡΙΣΤΟΤΕΛΕΙΟ ΠΑΝΕΠΙΣΤΗΜΙΟ ΘΕΣΣΑΛΟΝΙΚΗΣ ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ 12 η ενότητα: Giorno e notte estate. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας Άδειες Χρήσης Το παρόν εκπαιδευτικό υλικό υπόκειται

Διαβάστε περισσότερα

Ιταλική Γλώσσα Β1. 3 η ενότητα: Οrientarsi in città. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ

Ιταλική Γλώσσα Β1. 3 η ενότητα: Οrientarsi in città. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ ΑΡΙΣΤΟΤΕΛΕΙΟ ΠΑΝΕΠΙΣΤΗΜΙΟ ΘΕΣΣΑΛΟΝΙΚΗΣ ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ 3 η ενότητα: Οrientarsi in città Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας Άδειες Χρήσης Το παρόν εκπαιδευτικό υλικό υπόκειται

Διαβάστε περισσότερα

Proposta di analisi del primo teorema degli. Elementi - Στοιχεῖα, libro I. Prof.ssa Carla Vetere - tutti i diritti riservati

Proposta di analisi del primo teorema degli. Elementi - Στοιχεῖα, libro I. Prof.ssa Carla Vetere - tutti i diritti riservati Proposta di analisi del primo teorema degli Elementi - Στοιχεῖα, libro I Prof.ssa Carla Vetere - tutti i diritti riservati Di Euclide sono scarse le notizie biografiche. Secondo il filosofo e matematico

Διαβάστε περισσότερα

ETI 2014/2015 ARITMETICA ORDINALE

ETI 2014/2015 ARITMETICA ORDINALE ETI 2014/2015 ARITMETICA ORDINALE VINCENZO MANTOVA 1. Ordinali Definizione 1.1. (A, E) è un ordine parziale se (1) anti-riflessività: x A (xex); (2) anti-simmetria: x A y A (xey yex); (3) transitività

Διαβάστε περισσότερα

Ιταλική Γλώσσα Β1. 6 η ενότητα: La famiglia italiana e la televisione. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ

Ιταλική Γλώσσα Β1. 6 η ενότητα: La famiglia italiana e la televisione. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ ΑΡΙΣΤΟΤΕΛΕΙΟ ΠΑΝΕΠΙΣΤΗΜΙΟ ΘΕΣΣΑΛΟΝΙΚΗΣ ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ 6 η ενότητα: La famiglia italiana e la televisione Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας Άδειες Χρήσης Το παρόν εκπαιδευτικό

Διαβάστε περισσότερα

Esercizi sulla delta di Dirac

Esercizi sulla delta di Dirac Esercizi sulla delta di Dirac Corso di Fisica Matematica, a.a. 013-014 Dipartimento di Matematica, Università di Milano 5 Novembre 013 Esercizio 1. Si calcoli l integrale δ(x) Esercizio. Si calcoli l integrale

Διαβάστε περισσότερα

Moto armonico: T : periodo, ω = pulsazione A: ampiezza, φ : fase

Moto armonico: T : periodo, ω = pulsazione A: ampiezza, φ : fase Moo armonico: equazione del moo: d x ( ) = x ( ) soluzione: x ( ) = A s in ( + φ ) =π/ Τ T : periodo, = pulsazione A: ampiezza, φ : fase sposameno: x ( ) = X s in ( ) velocià: dx() v () = = X cos( ) accelerazione:

Διαβάστε περισσότερα

DEFINIZIONE DELLE FUNZIONI TRIGONOMETRICHE IN UN TRIANGOLO RETTANGOLO

DEFINIZIONE DELLE FUNZIONI TRIGONOMETRICHE IN UN TRIANGOLO RETTANGOLO DEFINIZIONE DELLE FUNZIONI TRIGONOMETRICHE IN UN TRIANGOLO RETTANGOLO Il triangolo ABC ha n angolo retto in C e lati di lnghezza a, b, c (vedi fig. ()). Le fnzioni trigonometriche dell angolo α sono definite

Διαβάστε περισσότερα

Ακαδημαϊκός Λόγος Κύριο Μέρος

Ακαδημαϊκός Λόγος Κύριο Μέρος - Επίδειξη Συμφωνίας De modo geral, concorda-se com... porque... Επίδειξη γενικής συμφωνίας με άποψη άλλου Tende-se a concordar com...porque... Επίδειξη γενικής συμφωνίας με άποψη άλλου Parlando in termini

Διαβάστε περισσότερα

MACCHINE A FLUIDO 2 CORRELAZIONE RENDIMENTO TURBINA A GAS S.F. SMITH

MACCHINE A FLUIDO 2 CORRELAZIONE RENDIMENTO TURBINA A GAS S.F. SMITH MACCHINE A FLUIDO CORRELAZIONE RENDIMENTO TURBINA A GAS S.F. SMITH MACCHINE A FLUIDO STADIO R.5 * 4 4 fs f 4 ( ) L MACCHINE A FLUIDO STADIO R.5 ϑ S ϑr a tan ( ) ξ.5 ( ϑ / 9) / 4 ( ) 3 MACCHINE A FLUIDO

Διαβάστε περισσότερα

Sollecitazioni proporzionali e non proporzionali I criteri di Gough e Pollard e di Son Book Lee I criteri di Sines e di Crossland

Sollecitazioni proporzionali e non proporzionali I criteri di Gough e Pollard e di Son Book Lee I criteri di Sines e di Crossland Fatica dei materiali Sollecitazioni proporzionali e non proporzionali I criteri di Gough e Pollard e di Son Book Lee I criteri di Sines e di Crossland 006 Politecnico di Torino Tipi di sollecitazioni multiassiali

Διαβάστε περισσότερα

LIVELLO A1 & A2 (secondo il Consiglio d Europa)

LIVELLO A1 & A2 (secondo il Consiglio d Europa) ΥΠΟΥΡΓΕΙΟ ΕΘΝΙΚΗΣ ΠΑΙ ΕΙΑΣ ΚΑΙ ΘΡΗΣΚΕΥΜΑΤΩΝ ΚΡΑΤΙΚΟ ΠΙΣΤΟΠΟΙΗΤΙΚΟ ΓΛΩΣΣΟΜΑΘΕΙΑΣ Ministero Greco della Pubblica Istruzione e degli Affari Religiosi Certificazione di Lingua Italiana LIVELLO A1 & A2 (secondo

Διαβάστε περισσότερα

Ιταλική Γλώσσα Β1 Θεωρία: Γραμματική

Ιταλική Γλώσσα Β1 Θεωρία: Γραμματική ΑΡΙΣΤΟΤΕΛΕΙΟ ΠΑΝΕΠΙΣΤΗΜΙΟ ΘΕΣΣΑΛΟΝΙΚΗΣ ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ Ιταλική Γλώσσα Β1 Θεωρία: Γραμματική 1 η ενότητα: Riflessione grammaticale - il passato prossimo Μήλιος Βασίλειος Άδειες Χρήσης Το παρόν

Διαβάστε περισσότερα

La giustizia nell Etica di Aristotele. Etica Nicomachea, V, 3, 1131 a-b

La giustizia nell Etica di Aristotele. Etica Nicomachea, V, 3, 1131 a-b La giustizia nell Etica di Aristotele. Etica Nicomachea, V, 3, 1131 a-b Aristotele dedica un intero libro dell Etica Nicomachea alla giustizia, la più importante di tutte le virtù etiche. In senso ampio

Διαβάστε περισσότερα

Ιταλική Γλώσσα Β1. 11 η ενότητα: Appuntamenti nel tempo libero. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ

Ιταλική Γλώσσα Β1. 11 η ενότητα: Appuntamenti nel tempo libero. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ ΑΡΙΣΤΟΤΕΛΕΙΟ ΠΑΝΕΠΙΣΤΗΜΙΟ ΘΕΣΣΑΛΟΝΙΚΗΣ ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ 11 η ενότητα: Appuntamenti nel tempo libero. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας Άδειες Χρήσης Το παρόν εκπαιδευτικό υλικό

Διαβάστε περισσότερα

Αξιολόγηση μεταφράσεων ιταλικής ελληνικής γλώσσας

Αξιολόγηση μεταφράσεων ιταλικής ελληνικής γλώσσας ΑΡΙΣΤΟΤΕΛΕΙΟ ΠΑΝΕΠΙΣΤΗΜΙΟ ΘΕΣΣΑΛΟΝΙΚΗΣ ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ Αξιολόγηση μεταφράσεων ιταλικής ελληνικής γλώσσας Ενότητα 5: Παραδείγματα με επαγγελματική ορολογία, αγγελίες και ασκήσεις Κασάπη Ελένη

Διαβάστε περισσότερα

Ιταλική Γλώσσα Β1 Θεωρία: Γραμματική

Ιταλική Γλώσσα Β1 Θεωρία: Γραμματική ΑΡΙΣΤΟΤΕΛΕΙΟ ΠΑΝΕΠΙΣΤΗΜΙΟ ΘΕΣΣΑΛΟΝΙΚΗΣ ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ Ιταλική Γλώσσα Β1 Θεωρία: Γραμματική 9 η ενότητα: Riflessione lessicale il movimento femminista e le sue conquiste Μήλιος Βασίλειος Τμήμα

Διαβάστε περισσότερα

PRONOMI DIMOSTRATIVI

PRONOMI DIMOSTRATIVI PRONOMI DIMOSTRATIVI I dimostrativi o deittici (da δείκνυμι, mostro) possono essere pronomi o aggettivi. 1. ὅδε, ἥδε, τόδε indica persona o cosa vicina a chi parla, al pari di hic, haec, hoc e si traduce

Διαβάστε περισσότερα

Immigrazione Documenti

Immigrazione Documenti - Generale Πού μπορώ να βρω τη φόρμα για ; Domandare dove puoi trovare un modulo Πότε εκδόθηκε το [έγγραφο] σας; Domandare quando è stato rilasciato un documento Πού εκδόθηκε το [έγγραφο] σας; Domandare

Διαβάστε περισσότερα

Le origini della teologia aristotelica: il libro Lambda della Metafisica di Aristotele HANDOUT

Le origini della teologia aristotelica: il libro Lambda della Metafisica di Aristotele HANDOUT 1 SEMINARIO DI FILOSOFIA MEDIEVALE 2017 Le origini della teologia aristotelica: il libro Lambda della Metafisica di Aristotele Rita Salis Padova, 25 gennaio 2017 HANDOUT 1) Aristot. Metaph. Λ 1, 1069 a

Διαβάστε περισσότερα

Ιταλική Γλώσσα Β1 Θεωρία: Γραμματική

Ιταλική Γλώσσα Β1 Θεωρία: Γραμματική ΑΡΙΣΤΟΤΕΛΕΙΟ ΠΑΝΕΠΙΣΤΗΜΙΟ ΘΕΣΣΑΛΟΝΙΚΗΣ ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ Ιταλική Γλώσσα Β1 Θεωρία: Γραμματική 4 η ενότητα: Riflessione grammaticale pronomi diretti, indiretti e combinati Μήλιος Βασίλειος Τμήμα

Διαβάστε περισσότερα

Ιταλική Γλώσσα Β1. 9 η ενότητα: Orientamento nello spazio e percorsi. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ

Ιταλική Γλώσσα Β1. 9 η ενότητα: Orientamento nello spazio e percorsi. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ ΑΡΙΣΤΟΤΕΛΕΙΟ ΠΑΝΕΠΙΣΤΗΜΙΟ ΘΕΣΣΑΛΟΝΙΚΗΣ ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ 9 η ενότητα: Orientamento nello spazio e percorsi. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας Άδειες Χρήσης Το παρόν εκπαιδευτικό

Διαβάστε περισσότερα

Dove posso trovare il modulo per? Dove posso trovare il modulo per? Για να ρωτήσετε που μπορείτε να βρείτε μια φόρμα

Dove posso trovare il modulo per? Dove posso trovare il modulo per? Για να ρωτήσετε που μπορείτε να βρείτε μια φόρμα - Γενικά Dove posso trovare il modulo per? Dove posso trovare il modulo per? Για να ρωτήσετε που μπορείτε να βρείτε μια φόρμα Quando è stato rilasciato il suo [documento]? Για να ρωτήσετε πότε έχει εκδοθεί

Διαβάστε περισσότερα

Processi di Markov di nascita e morte. soluzione esprimibile in forma chiusa

Processi di Markov di nascita e morte. soluzione esprimibile in forma chiusa Processi di Markov di nascita e morte classe di p.s. Markoviani con * spazio degli stati E=N * vincoli sulle transizioni soluzione esprimibile in forma chiusa stato k N transizioni k k+1 nascita k k-1

Διαβάστε περισσότερα

COORDINATE CURVILINEE ORTOGONALI

COORDINATE CURVILINEE ORTOGONALI 5/A COORDINATE CURVILINEE ORTOGONALI 9/ COORDINATE CURVILINEE ORTOGONALI Un punto dello spazio può essee inviduato, olte che dalle usuali coodinate catesiane x = {x i, i =, 2, 3} = {x, y, z}, da alte te

Διαβάστε περισσότερα

Il testo è stato redatto a cura di: Daniele Ferro (Tecnico della prevenzione - S.Pre.S.A.L. - ASL 12 Biella)

Il testo è stato redatto a cura di: Daniele Ferro (Tecnico della prevenzione - S.Pre.S.A.L. - ASL 12 Biella) Lo Sportello Sicurezza di Biella, di cui fanno parte l I.N.A.I.L., la D.P.L. e l A.S.L. 12, nell ambito delle iniziative tese a promuovere la cultura della salute e della sicurezza ha realizzato, questo

Διαβάστε περισσότερα

ΚΟΙΝΗ ΕΞΕΤΑΣΗ ΟΛΩΝ ΤΩΝ ΥΠΟΨΗΦΙΩΝ ΣΤΗΝ ΙΤΑΛΙΚΗ ΓΛΩΣΣΑ

ΚΟΙΝΗ ΕΞΕΤΑΣΗ ΟΛΩΝ ΤΩΝ ΥΠΟΨΗΦΙΩΝ ΣΤΗΝ ΙΤΑΛΙΚΗ ΓΛΩΣΣΑ ΑΡΧΗ ΣΕΛΙΔΑΣ 1 ΥΠΟΥΡΓΕΙΟ ΠΑΙΔΕΙΑΣ ΚΑΙ ΘΡΗΣΚΕΥΜΑΤΩΝ ΚΕΝΤΡΙΚΗ ΕΠΙΤΡΟΠΗ ΕΙΔΙΚΩΝ ΜΑΘΗΜΑΤΩΝ ΚΟΙΝΗ ΕΞΕΤΑΣΗ ΟΛΩΝ ΤΩΝ ΥΠΟΨΗΦΙΩΝ ΣΤΗΝ ΙΤΑΛΙΚΗ ΓΛΩΣΣΑ Δευτέρα, 30 Ιουνίου 2014 ΟΔΗΓΙΕΣ ΓΙΑ ΤΟΥΣ ΥΠΟΨΗΦΙΟΥΣ KAI ΤΙΣ

Διαβάστε περισσότερα

Stati tensionali e deformativi nelle terre

Stati tensionali e deformativi nelle terre Stati tensionali e deformativi nelle terre Approccio Rigoroso Meccanica mei discontinui Solido particellare Fluido continuo Approccio Ingegneristico Meccanica continuo Solido & Fluido continui sovrapposti

Διαβάστε περισσότερα

Corrispondenza Auguri

Corrispondenza Auguri - Matrimonio Συγχαρητήρια. Σας ευχόμαστε όλη την ευτυχία του κόσμου. Per congratularsi con una coppia appena sposata Θερμά συγχαρητήρια για τους δυο σας αυτήν την ημέρα του γάμου σας. Per congratularsi

Διαβάστε περισσότερα

Domande di lavoro CV / Curriculum

Domande di lavoro CV / Curriculum - Dati personali Όνομα Nome del candidato Επίθετο Cognome del candidato Ημερομηνία γέννησης Data di nascita del candidato Τόπος Γέννησης Luogo di nascita del candidato Εθνικότητα / Ιθαγένεια Nazionalità

Διαβάστε περισσότερα

Immigrazione Studiare

Immigrazione Studiare - Università Vorrei iscrivermi all'università. Dire che vuoi iscriverti Vorrei iscrivermi a un corso. Dire che vuoi iscriverti ad un corso universitario di laurea triennale di laurea magistrale di dottorato

Διαβάστε περισσότερα

IMPARA LE LINGUE CON I FILM AL CLA

IMPARA LE LINGUE CON I FILM AL CLA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA - CENTRO LINGUISTICO DI ATENEO IMPARA LE LINGUE CON I FILM AL CLA Vedere film in lingua straniera è un modo utile e divertente per imparare o perfezionare una lingua straniera.

Διαβάστε περισσότερα

L'ELEGANZA NEI PUNTI NOTEVOLI DI UN TRIANGOLO

L'ELEGANZA NEI PUNTI NOTEVOLI DI UN TRIANGOLO L'ELEGANZA NEI PUNTI NOTEVOLI DI UN TRIANGOLO Prof. Fbio Bred Abstrct. Lo scopo di questo rticolo è dimostrre le elegntissime formule crtesine dei quttro punti notevoli del tringolo. Il bricentro, l'incentro,

Διαβάστε περισσότερα

Il libro Lambda della Metafisica di Aristotele nell interpretazione di pseudo-alessandro: dalla sostanza sensibile al motore immobile.

Il libro Lambda della Metafisica di Aristotele nell interpretazione di pseudo-alessandro: dalla sostanza sensibile al motore immobile. 1 SEMINARIO DI FILOSOFIA MEDIEVALE 2017 Il libro Lambda della Metafisica di Aristotele nell interpretazione di pseudo-alessandro: dalla sostanza sensibile al motore immobile Rita Salis Padova, 22 febbraio

Διαβάστε περισσότερα

Enrico Borghi LE VARIABILI DINAMICHE DEL CAMPO DI DIRAC

Enrico Borghi LE VARIABILI DINAMICHE DEL CAMPO DI DIRAC Enrico Borghi LE VARIABILI DINAMICHE DEL CAMPO DI DIRAC Richiami a studi presenti in fisicarivisitata Leggendo Le variabili dinamiche del campo di Dirac si incontrano richiami ai seguenti studi (a) L equazione

Διαβάστε περισσότερα

ΑΛΛΕΓΑΤΟ 7. ΣΧΗΕ Ε Ι ΕΝΤΙΦΙΧΑΤΙςΕ ΕΙ ΦΙΛΑΡΙ ΜΕΡΙΤΕςΟΛΙ Ι ΤΥΤΕΛΑ ΠΡΕΣΕΝΤΙ ΑΛΛ ΙΝΤΕΡΝΟ ΕΛΛ ΥΝΙΤΑ Ι ΠΑΕΣΑΓΓΙΟ ΛΟΧΑΛΕ ΑΓΡΙΧΟΛΟ ΠΕΡΙΥΡΒΑΝΟ

ΑΛΛΕΓΑΤΟ 7. ΣΧΗΕ Ε Ι ΕΝΤΙΦΙΧΑΤΙςΕ ΕΙ ΦΙΛΑΡΙ ΜΕΡΙΤΕςΟΛΙ Ι ΤΥΤΕΛΑ ΠΡΕΣΕΝΤΙ ΑΛΛ ΙΝΤΕΡΝΟ ΕΛΛ ΥΝΙΤΑ Ι ΠΑΕΣΑΓΓΙΟ ΛΟΧΑΛΕ ΑΓΡΙΧΟΛΟ ΠΕΡΙΥΡΒΑΝΟ ΑΛΛΕΓΑΤΟ 7 ΣΧΗΕ Ε Ι ΕΝΤΙΦΙΧΑΤΙςΕ ΕΙ ΦΙΛΑΡΙ ΜΕΡΙΤΕςΟΛΙ Ι ΤΥΤΕΛΑ ΠΡΕΣΕΝΤΙ ΑΛΛ ΙΝΤΕΡΝΟ ΕΛΛ ΥΝΙΤΑ Ι ΠΑΕΣΑΓΓΙΟ ΛΟΧΑΛΕ ΑΓΡΙΧΟΛΟ ΠΕΡΙΥΡΒΑΝΟ ΣΧΗΕ Α Ι ΕΝΤΙΦΙΧΑΤΙςΑ ΦΙΛΑΡΙ Γ 1 Στραλχιο χαρτογραφια Ιλ φιλαρε ϖιστο

Διαβάστε περισσότερα

IMPARA LE LINGUE CON I FILM AL CLA

IMPARA LE LINGUE CON I FILM AL CLA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA - CENTRO LINGUISTICO DI ATENEO IMPARA LE LINGUE CON I FILM AL CLA Vedere film in lingua straniera è un modo utile e divertente per imparare o perfezionare una lingua straniera.

Διαβάστε περισσότερα

Ιταλική Γλώσσα Β1. 5 η ενότητα: L abbigliamento e la casa. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ

Ιταλική Γλώσσα Β1. 5 η ενότητα: L abbigliamento e la casa. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ ΑΡΙΣΤΟΤΕΛΕΙΟ ΠΑΝΕΠΙΣΤΗΜΙΟ ΘΕΣΣΑΛΟΝΙΚΗΣ ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ 5 η ενότητα: L abbigliamento e la casa Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας Άδειες Χρήσης Το παρόν εκπαιδευτικό υλικό υπόκειται

Διαβάστε περισσότερα

Platone [2] Soph 258.e.6-7 {ΞΕ.} Μὴ τοίνυν ἡµᾶς εἴπῃ τις ὅτι τοὐναντίον τοῦ ὄντος τὸ µὴ ὂν ἀποφαινόµενοι τολµῶµεν λέγειν ὡς ἔστιν.

Platone [2] Soph 258.e.6-7 {ΞΕ.} Μὴ τοίνυν ἡµᾶς εἴπῃ τις ὅτι τοὐναντίον τοῦ ὄντος τὸ µὴ ὂν ἀποφαινόµενοι τολµῶµεν λέγειν ὡς ἔστιν. Parmenide Poema sulla Natura [1] αὐτὰρ ἀκίνητον µεγάλων ἐν πείρασι δεσµῶν ἔστιν ἄναρχον ἄπαυστον, ἐπεὶ γένεσις καὶ ὄλεθρος τῆλε µάλ ἐπλάχθησαν, ἀπῶσε δὲ πίστις ἀληθής. ταὐτόν τ ἐν ταὐτῶι τε µένον καθ ἑαυτό

Διαβάστε περισσότερα

Prima Esercitazione. Baccarelli, Cordeschi, Patriarca, Polli 1

Prima Esercitazione. Baccarelli, Cordeschi, Patriarca, Polli 1 Prima Esercitazione Cordeschi, Patriarca, Polli 1 Formula della Convoluzione + y() t = x( ) h( t ) d τ = τ τ τ x(t) Ingresso h(t) Filtro Uscita y(t) Cordeschi, Patriarca, Polli 2 Primo esercizio Si calcoli

Διαβάστε περισσότερα

1 Teorema di ricorsione

1 Teorema di ricorsione 1 Teorema di ricorsione Teorema 1 Siano a A, g : A N A, allora esiste ed è unica { f(0) = a f : N A tale che: f(n + 1) = g(f(n), n) La dimostrazione è divisa in due parti: Esistenza Utilizziamo le approssimazioni

Διαβάστε περισσότερα

Corrispondenza Lettera

Corrispondenza Lettera - Indirizzo Cardinelli Domenico & Vittorio via delle Rose, 18 Petrignano 06125 Perugia Formato indirizzo italiano: via, numero civico località, Mr. J. Rhodes 212 Silverback Drive California Springs CA

Διαβάστε περισσότερα

L oscillatore armonico e il rotatore rigido

L oscillatore armonico e il rotatore rigido L oscillatore armonico e il rotatore rigido R. Dovesi, M. De La Pierre, C. Murace Corso di Laurea in Chimica A.A. 2012/2013 Chimica Fisica II L oscillatore classico f = k(l l 0 ) = kx x = l l 0 Soluzione:

Διαβάστε περισσότερα

A) INFINITO. Physica III.6

A) INFINITO. Physica III.6 A) INFINITO Physica III.6 206a9 Ὅτι δ' εἰ µὴ ἔστιν ἁπλῶς, πολλὰ ἀδύνατα a10 συµβαίνει, δῆλον. τοῦ τε γὰρ χρόνου ἔσται τις ἀρχὴ καὶ τελευτή, καὶ τὰ µεγέθη οὐ διαιρετὰ εἰς µεγέθη, καὶ ἀριθµὸς οὐκ ἔσται ἄπειρος.

Διαβάστε περισσότερα

LA SCUOLA DI ALESSANDRO SU PIACERE E SOFFERENZA (QUAEST. ETH. 5/4, 6, 7, 16).

LA SCUOLA DI ALESSANDRO SU PIACERE E SOFFERENZA (QUAEST. ETH. 5/4, 6, 7, 16). CARLO NATALI LA SCUOLA DI ALESSANDRO SU PIACERE E SOFFERENZA (QUAEST. ETH. 5/4, 6, 7, 16). La questione se il piacere sia un bene viene discussa da Aristotele, e dai suoi commentatori di età imperiale,

Διαβάστε περισσότερα

Wissenschaftlich Einführung

Wissenschaftlich Einführung - Einleitung Σε αυτήν την εργασία/διατριβή θα αναλύσω/εξετάσω/διερευνήσω/αξιολογήσω... Allgemeine Einleitung einer Arbeit Nel presente studio/saggio/lavoro si andranno ad esaminare/investigare/analizzare/individuare...

Διαβάστε περισσότερα

Wissenschaftlich Einführung

Wissenschaftlich Einführung - Einleitung Nel presente studio/saggio/lavoro si andranno ad esaminare/investigare/analizzare/individuare... Allgemeine Einleitung einer Arbeit Σε αυτήν την εργασία/διατριβή θα αναλύσω/εξετάσω/διερευνήσω/αξιολογήσω...

Διαβάστε περισσότερα

Handout. La dottrina dell unità del movimento in Giovanni Filopono. Rita Salis

Handout. La dottrina dell unità del movimento in Giovanni Filopono. Rita Salis 1 Padova, 13 febbraio 2019 SEMINARIO DI FILOSOFIA MEDIEVALE 2019 Handout La dottrina dell unità del movimento in Giovanni Filopono Rita Salis T1. Aristot. Phys. IV 1, 208 b 2-25 ὅτι μὲν οὖν ἔστιν ὁ τόπος,

Διαβάστε περισσότερα

ΕΥΡΩΠΑΪΚΟ ΚΟΙΝΟΒΟΥΛΙΟ

ΕΥΡΩΠΑΪΚΟ ΚΟΙΝΟΒΟΥΛΙΟ ΕΥΡΩΠΑΪΚΟ ΚΟΙΝΟΒΟΥΛΙΟ 1999 2004 Επιτροπή Απασχόλησης και Κοινωνικών Υποθέσεων 25 Ιουλίου 2002 ΕΓΓΡΑΦΟ ΕΡΓΑΣΙΑΣ σχετικά µε το µέλλον της υγειονοµικής περίθαλψης και της µέριµνας για τους ηλικιωµένους: εξασφάλιση

Διαβάστε περισσότερα

IL MONOFISISMO DI S. CIRILLO D ALESSANDRIA

IL MONOFISISMO DI S. CIRILLO D ALESSANDRIA IL MONOFISISMO DI S. CIRILLO D ALESSANDRIA di Giovanni Costa ABBREVIAZIONI COD Cum Salvator Definitio Fidei Laetentur Obloquuntur PG QUX =Conciliorum Oecumenicorum Decreta. =Terza lettera di S. Cirillo

Διαβάστε περισσότερα

Università di Pisa. Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica Corso di Laurea in Filologia e Storia dell antichità

Università di Pisa. Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica Corso di Laurea in Filologia e Storia dell antichità Università di Pisa Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica Corso di Laurea in Filologia e Storia dell antichità Tesi di Laurea Magistrale Il concetto di lexis nella teoria aristotelica del

Διαβάστε περισσότερα

Ιταλική Γλώσσα Β1. 1 η ενότητα: Raccontare situazioni e abitudini del passato. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας

Ιταλική Γλώσσα Β1. 1 η ενότητα: Raccontare situazioni e abitudini del passato. Ελένη Κασάπη Τμήμα Ιταλικής Γλώσσας και Φιλολογίας ΑΡΙΣΤΟΤΕΛΕΙΟ ΠΑΝΕΠΙΣΤΗΜΙΟ ΘΕΣΣΑΛΟΝΙΚΗΣ ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ 1 η ενότητα: Raccontare situazioni e abitudini del passato Ελένη Κασάπη Άδειες Χρήσης Το παρόν εκπαιδευτικό υλικό υπόκειται σε άδειες

Διαβάστε περισσότερα

Una nuova società per una diversa politica. Le riforme di Clistene l Alcmeonide al vaglio delle fonti

Una nuova società per una diversa politica. Le riforme di Clistene l Alcmeonide al vaglio delle fonti Corso di Laurea magistrale in Scienze dell antichità: letterature, storia e archeologia Tesi di Laurea Una nuova società per una diversa politica. Le riforme di Clistene l Alcmeonide al vaglio delle fonti

Διαβάστε περισσότερα

Semispazio elastico lineare isotropo: E, ν

Semispazio elastico lineare isotropo: E, ν Applicaioni Semispaio elastico lineare isotropo: E, ν ) Tensioni oriontali litostatiche dalle e. indefinite di euilibrio condiioni di simmetria indefinita (ε ν h ε ε ): ε h [ h ν( h v )] h ( ν) νv h v

Διαβάστε περισσότερα

Εισαγωγή στη Φιλοσοφία

Εισαγωγή στη Φιλοσοφία Εισαγωγή στη Φιλοσοφία Ενότητα: Αριστοτέλης Ι Κωνσταντίνος Μαντζανάρης Πρόγραμμα Ιερατικών Σπουδών Άδειες Χρήσης Το παρόν εκπαιδευτικό υλικό υπόκειται σε άδειες χρήσης Creative Commons. Για εκπαιδευτικό

Διαβάστε περισσότερα

IL SISTEMA DELLA SINTASSI DI APOLLONIO DISCOLO

IL SISTEMA DELLA SINTASSI DI APOLLONIO DISCOLO IL SISTEMA DELLA SINTASSI DI APOLLONIO DISCOLO di Ludwig Lange Titolo originale dell opera Das System der Syntax des Apollonios Dyscolos Göttingen 1852 da https://archive.org/index.php Traduzione dal tedesco

Διαβάστε περισσότερα

Verso un approccio cartografico

Verso un approccio cartografico Sede Amministrativa: Università degli Studi di Padova Dipartimento di Scienze del Mondo Antico SCUOLA DI DOTTORATO DI RICERCA IN: Scienze linguistiche, filologiche e letterarie INDIRIZZO: Filologia classica

Διαβάστε περισσότερα

WEBQUESTS. Νέα µεθοδολογία στην ιδακτική Ξένων Γλωσσών Μ. ΠΕΡΗΦΑΝΟΥ

WEBQUESTS. Νέα µεθοδολογία στην ιδακτική Ξένων Γλωσσών Μ. ΠΕΡΗΦΑΝΟΥ WEBQUESTS Νέα µεθοδολογία στην ιδακτική Ξένων Γλωσσών Μ. ΠΕΡΗΦΑΝΟΥ Ερώτηµα: Πώς να µπορούµε να εισάγουµε το ιαδίκτυο στην διδακτική της ξένης γλώσσας µε αποτελεσµατικό τρόπο; WebQuest? Ένα WebQuest αποτελεί

Διαβάστε περισσότερα

IL PRONOME RIFLESSIVO GRECO di Giovanni Costa

IL PRONOME RIFLESSIVO GRECO di Giovanni Costa IL PRONOME RIFLESSIVO GRECO di Giovanni Costa 1. Il pronome riflessivo pg. 2 2. Uso del pronome riflessivo pg. 3 3. Bibliografia pg. 8 1 1. Il pronome riflessivo. I pronomi personali sono, nella specie

Διαβάστε περισσότερα

Scrittura accademica Apertura

Scrittura accademica Apertura - Introduzione Σε αυτήν την εργασία/διατριβή θα αναλύσω/εξετάσω/διερευνήσω/αξιολογήσω... Introduzione generale ad una tesi o ad un saggio In this essay/paper/thesis I shall examine/investigate/evaluate/analyze

Διαβάστε περισσότερα

Ιταλική Γλώσσα Β1 Θεωρία: Γραμματική

Ιταλική Γλώσσα Β1 Θεωρία: Γραμματική ΑΡΙΣΤΟΤΕΛΕΙΟ ΠΑΝΕΠΙΣΤΗΜΙΟ ΘΕΣΣΑΛΟΝΙΚΗΣ ΑΝΟΙΚΤΑ ΑΚΑΔΗΜΑΪΚΑ ΜΑΘΗΜΑΤΑ Ιταλική Γλώσσα Β1 Θεωρία: Γραμματική 7 η ενότητα: Riflessione grammaticale i gradi dell aggettivo. Lessico: allenamento e sport. Μήλιος

Διαβάστε περισσότερα

65 B Cope (1877)

65 B Cope (1877) 14 11 1 6 B3 1 ( ) 2 Η ῥητορική ἐστιν ἀντίστροϕος τῇ διαλεκτικῇ ἀμϕότεραι γὰρ περὶ τοιούτων τινῶν εἰσιν, 1 ἃ κοινὰ τρόπον τινὰ ἁπάντων ἐστὶ γνωρίζειν, 2 καὶ οὐδεμιᾶς ἐπιστήμης ἀϕωρισμένης 1 Cope (1877)

Διαβάστε περισσότερα

ΥΠΟΥΡΓΕΙΟ ΠΑΙΔΕΙΑΣ, ΔΙΑ ΒΙΟΥ ΜΑΘΗΣΗΣ ΚΑΙ ΘΡΗΣΚΕΥΜΑΤΩΝ ΚΕΝΤΡΙΚΗ ΕΠΙΤΡΟΠΗ ΕΞΕΤΑΣΕΩΝ ΕΙΔΙΚΩΝ ΜΑΘΗΜΑΤΩΝ ΕΛΛΗΝΩΝ ΕΞΩΤΕΡΙΚΟΥ

ΥΠΟΥΡΓΕΙΟ ΠΑΙΔΕΙΑΣ, ΔΙΑ ΒΙΟΥ ΜΑΘΗΣΗΣ ΚΑΙ ΘΡΗΣΚΕΥΜΑΤΩΝ ΚΕΝΤΡΙΚΗ ΕΠΙΤΡΟΠΗ ΕΞΕΤΑΣΕΩΝ ΕΙΔΙΚΩΝ ΜΑΘΗΜΑΤΩΝ ΕΛΛΗΝΩΝ ΕΞΩΤΕΡΙΚΟΥ ΑΡΧΗ ΣΕΛΙΔΑΣ 1 ΥΠΟΥΡΓΕΙΟ ΠΑΙΔΕΙΑΣ, ΔΙΑ ΒΙΟΥ ΜΑΘΗΣΗΣ ΚΑΙ ΘΡΗΣΚΕΥΜΑΤΩΝ ΚΕΝΤΡΙΚΗ ΕΠΙΤΡΟΠΗ ΕΞΕΤΑΣΕΩΝ ΕΙΔΙΚΩΝ ΜΑΘΗΜΑΤΩΝ ΕΛΛΗΝΩΝ ΕΞΩΤΕΡΙΚΟΥ ΕΞΕΤΑΣΗ ΤΩΝ ΥΠΟΨΗΦΙΩΝ ΣΤΗΝ ΙΤΑΛΙΚΗ ΓΛΩΣΣΑ Τετάρτη 14 Σεπτεμβρίου 2011

Διαβάστε περισσότερα

Praelectiones Philologae Tergestinae coordinate da Olimpia Imperio, Francesco Donadi e Andrea Tessier

Praelectiones Philologae Tergestinae coordinate da Olimpia Imperio, Francesco Donadi e Andrea Tessier Graeca Tergestina Praelectiones Philologae Tergestinae coordinate da Olimpia Imperio, Francesco Donadi e Andrea Tessier 8 Comitato scientifico internazionale Maria Grazia Bonanno (Università di Roma Tor

Διαβάστε περισσότερα

Equilibrio termodinamico in uno spaziotempo curvo: conservazione del tensore energia-impulso

Equilibrio termodinamico in uno spaziotempo curvo: conservazione del tensore energia-impulso Università degli studi di Firenze Dipartimento di Fisica e Astronomia Corso di Laurea Triennale in Fisica e Astrofisica Equilibrio termodinamico in uno spaziotempo curvo: conservazione del tensore energia-impulso

Διαβάστε περισσότερα

Οἱ ζοφοὶ πλὴν Παρμενίδου. PER UNA RICOSTRUZIONE DELL ARGOMENTO PLATONICO CHE DIMOSTRA LE IDEE DALLA POSSIBILITÀ DELLA CONOSCENZA

Οἱ ζοφοὶ πλὴν Παρμενίδου. PER UNA RICOSTRUZIONE DELL ARGOMENTO PLATONICO CHE DIMOSTRA LE IDEE DALLA POSSIBILITÀ DELLA CONOSCENZA Οἱ ζοφοὶ πλὴν Παρμενίδου. PER UNA RICOSTRUZIONE DELL ARGOMENTO PLATONICO CHE DIMOSTRA LE IDEE DALLA POSSIBILITÀ DELLA CONOSCENZA Filippo Forcignanò Università degli Studi di Milano filippo.forcignano@unimi.it

Διαβάστε περισσότερα

Conferenza di N. Lygeros avente per tema L insurrezione Greca quale esempio di resistenza. Pafo 24/03/2015

Conferenza di N. Lygeros avente per tema L insurrezione Greca quale esempio di resistenza. Pafo 24/03/2015 Conferenza di N. Lygeros avente per tema L insurrezione Greca quale esempio di resistenza. Pafo 24/03/2015 Scosta il sipario che è dietro al leggio e scopre uno stendardo che riguarda la Rivoluzione e

Διαβάστε περισσότερα

Sistemi Informativi Territoriali. Paolo Mogorovich

Sistemi Informativi Territoriali. Paolo Mogorovich Sistemi Informativi Territoriali Paolo Mogorovich www.di.unipi.it/~mogorov La topologia - Sintesi La parte geometrica dei dati territoriali presenta incongruenze che possono causare problemi per un singolo

Διαβάστε περισσότερα

EMANUELA SAPONARO. La replica di Origene all Ἀληθὴς λόγος di Celso: un analisi lessicale

EMANUELA SAPONARO. La replica di Origene all Ἀληθὴς λόγος di Celso: un analisi lessicale EMANUELA SAPONARO La replica di Origene all Ἀληθὴς λόγος di Celso: un analisi lessicale Riassunto. Nel Contra Celsum Origene si propone di confutare il trattato contro i cristiani del pagano Celso, l Ἀληθὴς

Διαβάστε περισσότερα

Ps. Aristotele, ὅσα περὶ φωνῆς. Introduzione, traduzione e saggio di commento (1-4; 7-23; 25; 29-30; 35-36; 44; 51; 54-55)

Ps. Aristotele, ὅσα περὶ φωνῆς. Introduzione, traduzione e saggio di commento (1-4; 7-23; 25; 29-30; 35-36; 44; 51; 54-55) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI (DipSUm) DOTTORATO DI RICERCA IN FILOLOGIA CLASSICA (XIII Ciclo) TESI DOTTORATO in LETTERATURA GRECA Ps. Aristotele, ὅσα περὶ φωνῆς. Introduzione,

Διαβάστε περισσότερα

ENERGIA - POTENZA - CORRELAZIONE

ENERGIA - POTENZA - CORRELAZIONE ENERGIA e POENZA: ENERGIA - POENZA - CORRELAZIONE Energia in (, ) : (, ) ( ) Poenza media in (, ) : P(, ) E = d (, ) (, + Δ ) E E = = Δ Segnali periodici: Δ = = periodo Segnali di energia (es: un impulso):

Διαβάστε περισσότερα

L ESPRESSIONE, IL DISCORSO E LE LORO PARTI IN GRECO

L ESPRESSIONE, IL DISCORSO E LE LORO PARTI IN GRECO L ESPRESSIONE, IL DISCORSO E LE LORO PARTI IN GRECO Giovanni Costa 1. L espressione ed il discorso pg. 2 1.2 I due tipi di espressione pg. 3 2. Le parti del discorso pg. 8 3. Bibliografia pg. 13 SOMMARIO:

Διαβάστε περισσότερα

5. Se la consonante π si trova, fatta l elisione, davanti a vocale con spirito aspro diventa:

5. Se la consonante π si trova, fatta l elisione, davanti a vocale con spirito aspro diventa: 1) L accusativo femminile duale dell aggettivo καλός καλή καλόν è: A. καλά B. B. καλοί C. C. καλαί D. D. καλή 2. Indica il dativo singolare di πῠρ πυρόϛ : A.πυρί B. πυρῶν C. πυρόν D. πυρά 3. Il nominativo

Διαβάστε περισσότερα

DICHIARAZIONE. Io sottoscritto in qualità di

DICHIARAZIONE. Io sottoscritto in qualità di Manuale dell espositore Documento sicurezza di mostra - Piano Generale procedure di Emergenza/Evacuazione Fiera di Genova, 13 15 novembre 2013 DICHIARAZIONE da restituire entro il il 31 ottobre 31 ottobre

Διαβάστε περισσότερα

Usi e funzioni del participio greco: il genitivo assoluto

Usi e funzioni del participio greco: il genitivo assoluto Liceo Ginnasio statale G. M. Dettori Usi e funzioni del participio greco: il genitivo assoluto Classe II H Prof.ssa Eleonora Salomone PARTICIPIO: LA DEFINIZIONE Dal Vocabolario Etimologico della Lingua

Διαβάστε περισσότερα

άπο πρώτη ς Οκτωβρίου 18 3"] μέ/ρι τοΰ Πάσ/α 1838 τυροωμιάσατ ο Π 1 Ν Α S Τ Ω Ν Ε Ν Τ Ω Ι Β. Ο Θ Ω Ν Ε Ι Ω Ι Π Α Ν Ε Π Ι Σ Ί Ή Μ Ε Ι Ω Ι

άπο πρώτη ς Οκτωβρίου 18 3] μέ/ρι τοΰ Πάσ/α 1838 τυροωμιάσατ ο Π 1 Ν Α S Τ Ω Ν Ε Ν Τ Ω Ι Β. Ο Θ Ω Ν Ε Ι Ω Ι Π Α Ν Ε Π Ι Σ Ί Ή Μ Ε Ι Ω Ι Π 1 Ν Α S Τ Ω Ν Ε Ν Τ Ω Ι Β. Ο Θ Ω Ν Ε Ι Ω Ι Π Α Ν Ε Π Ι Σ Ί Ή Μ Ε Ι Ω Ι ΚΑΤΑ ΤΗΝ ΧΕΙ Μ Ε Ρ IN Η Ν Ε Ξ AM ΗΝ IΑΝ άπο πρώτη ς Οκτωβρίου 18 3"] μέ/ρι τοΰ Πάσ/α 1838 Π Α Ρ Α Δ Ο Θ Η Σ Ο Μ Ε Ν Ω Ν ΜΑΘΗΜΑΤΩΝ.

Διαβάστε περισσότερα