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1 Ref.: 216/2016 Rome, 6 July 2016 English (click here) Français (cliquez ici) Español (haga click aqui) Italiano (clicca qui) Ελληνική (κλικ εδώ)

2 Prot.:216/2016 Roma, 6 luglio 2016 RAPPORTO DELLA RIUNIONE DEL FOCUS GROUP (FG) SUL MEDITERRANEO OCCIDENTALE (GSA 1,5,6, 7, 8, 9, 10,11) HGK Camera di Commercio Croata, Tumbiceva obala 4 - Spalato 20 aprile 2016 Presenti: vedi lista in allegato CoordinatorI: Cristina Manes Perello, Alessandro Buzzi Documenti in allegato: ODG 1.La coordinatrice Cristina Perello apre i lavori, porge il benvenuto ai partecipanti e si scusa per l assenza dell altro coordinatore Pierre D Acunto, che per motivi personali non è riuscito a partecipare. Ricorda che durante la passata riunione, su richiesta della DG MARE, era stato deciso che questo FG si sarebbe dovuto occupare non solo della GSA7 ma di tutte le GSA comprese nel Mediterraneo Occidentale, ivi incluse delle GSA italiane e che quindi era stato nominato, come coordinatore, anche Alessandro Buzzi, in modo da poter fornire il supporto necessario per gestire un area così ampia. La coordinatrice chiede se vi siano delle modifiche da apportare all odg che viene approvato senza modifiche. Chiede, dunque, se vi siano delle modifiche da apportare al verbale della passata riunione di questo FG, tenutasi a Roma il 17 febbraio. 2.La rappresentante di OCEANA comunica di aver già inviato al Segretariato le proprie richieste di modifica al verbale, che verranno inserite così come richiesto. La coordinatrice informa di voler aggiungere due punti: la creazione di un fondo per la partecipazione ai progetti ed il cambiamento delle quote del tonno, anche se questa è una decisione che spetta alle Amministrazioni nazionali. Il verbale viene approvato con queste modifiche. 3.Riguardo alla proposta di elementi da inserire in un piano di gestione per il Golfo del Leone, la coordinatrice informa che il GL ha predisposto una bozza di documento che deve essere ancora validata da tutti i partecipanti ma che riprende ed amplia la proposta già fatta nel corso della precedente riunione. Ricorda come nel Golfo del Leone sono stati applicati, a partire dal 2010, dei fermi temporanei per il mese di febbraio, poi affiancati da una riduzione di fermo dell attività di pesca (ore/gg e gg/settimana) poiché i risultati ottenuti con il fermo dell attività a febbraio non avevano prodotto i risultati sperati, in termini di ripresa dello stato della risorsa. Attualmente, l Amministrazione spagnola, su parere dell IEO, raccomanda un fermo nei periodi di riproduzione (maggio e giugno per il merluzzo ed in estate per la triglia), ma ad oggi non si dispongono di sufficienti dati scientifici per raccomandare quale sia il fermo più efficace per la flotta dei palangari. Conclude il suo intervento comunicando che per lo strascico, con il progetto GALEON, i cui risultati saranno disponibili all inizio del prossimo anno, si sta cercando di definire quali siano le zone ed il periodo di fermo migliori per garantire una ripresa della risorsa. 4.Il rappresentante di ETF chiede se siano state prese in considerazione anche delle misure per tutelare il livello occupazionale del settore in questa zona. 5.La coordinatrice replica affermando che attualmente la flotta è composta da 4 palangari non attivi. 2

3 6.Il rappresentante di FBCP suggerisce di suddividere il lavoro per aree geografiche dato che l area da prendere in esame è ora così vasta e con delle realtà ed esigenze completamente diverse che per poter suggerire misure efficaci e ad hoc per ciascuna zona bisognerebbe suddividere il lavoro e chiedere la collaborazione delle amministrazioni locali. 7. Il coordinatore Alessandro Buzzi incoraggia i presenti ad affrontare il lavoro che ci si prospetta come una sfida e suggerisce di iniziare ad esaminare quali potrebbero essere gli elementi e le misure da poter generalizzare per la salvaguardia dei giovanili. Con l ausilio dei dati scientifici si potrebbero suggerire delle misure di gestione flessibili al punto da riuscire a mitigare gli effetti sul settore. 8.La rappresentante di OCEANA ricorda che gli artt.9 e 10 del Regolamento di base esplicitano in modo chiaro gli obiettivi ed i contenuti da includere nei piani pluriennali (riguardanti sia una specie che diverse attività di pesca, MSY entro il 2020, obiettivi raggiungibili, scadenze, ecc.). Suggerisce di operare in quest ottica. 9.Il Direttore Generale della Catalogna ricorda che in Catalogna, purtroppo, c è una situazione preoccupante per il merluzzo ed i piccoli pelagici e che l attività di pesca di Port della Selva e Port de Rosas dipendono interamente dalla ripresa della risorsa. Con un così basso livello nel totale delle catture è necessario definire delle azioni che consentano una ripresa della risorsa e, allo stesso tempo, creare una diversificazione dell attività di pesca ed incoraggiare la costituzione di gruppi di gestione locale. 10.Il rappresentante del WWF suggerisce di operare secondo l art.18 senza bisogno di fare la somma di piani di gestione a livello locale, ma suggerire delle misure generalizzate da adattare alle realtà locali. 11.La rappresentante di IVEAEMPA concorda sulla necessità di lavorare utilizzando un quadro comune e propone di informare le amministrazioni locali sui risultati raggiunti dal gruppo di lavoro e per fare un lavoro più dettagliato sull occupazione propone di cercare un coordinamento con i vari programmi che incoraggiano ed aiutano le Piccole e Medie Imprese (come ad es. COSMI e le iniziative all interno dei gruppi di gestione locale in Catalogna). 12.La rappresentante del CNPMEM si dice d accordo nel lavorare tenendo in mente una strategia comune e lasciare spazio alle specificità locali, ma ricorda che il lavoro svolto finora da questo Gruppo di lavoro era essenzialmente incentrato sul Golfo del Leone, quindi suggerisce di concludere il lavoro ormai quasi ultimato, riguardante quest area, per poi focalizzarsi su aspetti più generali. 13.La rappresentante di OCEANA ricorda che per l adozione di piani di gestione pluriannuali l iter è molto lungo e complesso e per affrontare la gravità della situazione e tentare di raggiungere il MSY entro il 2020 bisognerebbe cercare di contribuire suggerendo delle misure urgenti entro un termine breve. 14.Il rappresentante di EMPA, ricordando i risultati del Seminario di Catania, propone di richiedere uno studio che esamini i diversi fattori che intervengono sul mancato accrescimento dei piccoli pelagici, che sembra non riescano comunque a raggiungere le dimensioni registrate negli anni passati. 15.A tal riguardo, la rappresentante del CNPMEM afferma che secondo studi condotti dall IFREMER, tra i vari fattori che hanno influito sulla crescita di queste specie, si registra un problema con i nutrienti presenti nel plancton. Infatti, si è provato a mettere alcuni esemplari in 3

4 cattività con un tipo di nutrienti più adeguato e si è visto che l accrescimento si attestava sui livelli registrati in passato. 16.Il Direttore Generale della Catalogna ribadisce quanto detto dalla rappresentante francese, ossia che il pesce raggiunge una taglia legale ma non commerciale e che ciò vale in tutto il Mediterraneo occidentale. Conclude ritenendo opportuno un intervento comunitario per far fronte a quello che non è più un problema legato soltanto all attività di pesca, ma anche ambientale. 17.La coordinatrice in conclusione comunica che la bozza di documento riguardante la GSA7 verrà finalizzata e fatta circolare tra i membri del GL per l approvazione, e che si valuterà se sarà opportuno di richiedere alla CE uno studio sui fattori che determinano un mancato accrescimento dei piccoli pelagici e che si prevedano misure a sostegno della sostenibilità socioeconomica del settore. 18.Il coordinatore del GL1 scarti avverte che se si ricorresse alle misure previste dall art.12 si vanificherebbe l intento della regionalizzazione che ai sensi del regolamento di base è consentito per l obbligo di sbarco ma non per la predisposizione di piani di gestione a lungo termine. Ricorda che il piano di gestione per la GSA17 è stato predisposto ed inviato alla CE e agli SM, ma solo in un secondo momento, dopo che la CE proporrà ai co-legislatori la bozza di regolamento dove si definirà il framework, saranno i co-legislatori che decideranno per l applicazione di misure tecniche. Quindi, solo in questo secondo passaggio il MEDAC potrà fare delle proposte in chiave regionalizzata. 19.La rappresentante di OCEANA ricorda che nell adozione delle raccomandazioni congiunte il MEDAC potrà essere consultato, ma non è automatico che le proposte del MEDAC verranno recepite così come proposte. 20.Il Direttore Generale della Catalogna suggerisce al MEDAC di trasmettere direttamente alla UE, le preoccupazioni espresse dal settore su quanto sta avvenendo ai piccoli pelagici in GSA 6 e 7 e richiedere uno studio a livello globale che possa servire da cornice su cui lavorare. 21.Il rappresentante dell HGK concorda sulla necessità di chiedere uno studio a livello globale perché è fondamentale avere dati che riguardino tutto il Mediterraneo. 22.Il coordinatore Buzzi propone uno schema generale da seguire cercando di definire: 1) le specie che saranno oggetto delle misure di gestione, attraverso l analisi dei migliori dati scientifici disponibili perché ciò permette una gestione flessibile dello stock, in funzione del suo stato. 2) un quadro di misure comuni a tutta l'area di gestione del piano. Propone di individuare le aree di nursery delle specie oggetto di gestione e definire quindi misure restrittive in queste zone. 3) misure di gestione, per ciascuna GSA, secondo un principio adattativo rispetto alle valutazioni degli stock in questione (traffic light approach). 22.La rappresentante di OCEANA propone di aggiungere anche l obiettivo del raggiungimento del MSY entro il IL Segretario Esecutivo ringrazia il coordinatore per aver cercato di definire gli elementi su cui concentrare il lavoro di questo gruppo e fa presente che bisognerà utilizzare un certo livello di flessibilità perché su molte specie mancano degli stock assessment veri e propri e quindi bisognerà 4

5 chiedere al settore di fare uno sforzo per provvedere con la loro conoscenza pratica a colmare le lacune che si incontreranno. 24.Il coordinatore ribadisce che in alcune zone non sono stati condotti stock assessment, ma propone, comunque, di iniziare il lavoro cercando di identificare le specie target suddivise per GSA, iniziando, come suggerito dagli Stati Membri nel forum PESCAMED, da merluzzo e triglia. Conclude il suo intervento comunicando che cercherà di predisporre una lista per specie target e GSA su cui sono disponibili stock assessment per iniziare il lavoro identificando le aree di nursery. 25.Il Segretario Esecutivo ringrazia i coordinatori ed i partecipanti e comunica che i lavori riprenderanno dopo la pausa pranzo alle

6 Ref.:216/2016 Roma, 6 de julio de 2016 INFORME DE LA REUNIÓN DEL FOCUS GROUP (FG) SOBRE EL MEDITERRÁNEO OCCIDENTAL (GSA 1, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11) HGK Cámara de Comercio Croata, Tumbiceva obala 4 - Split 20 de abril de 2016 Asistentes: Ver listado anexo Coordinadores: Cristina Manes Perello, Alessandro Buzzi Documentos anexos: ODD 1. La coordinadora Cristina Perello abre la sesión de trabajo dando la bienvenida a los asistentes y pidiendo perdón por la ausencia del otro coordinador, Pierre d'acunto, que no ha podido asistir por razones personales. Recuerda que en la reunión anterior, a petición de la DG MARE, se decidió que este FG se centrara no solo en la GSA7, sino también en todas las GSAs del Mediterráneo Occidental, incluidas las GSAs italianas, y que por lo tanto se nombró a otro coordinador, Alessandro Buzzi, para que pudiera proporcionar el soporte necesario para gestionar un área tan extensa. La coordinadora pregunta si alguien quiere aportar cambios al orden del día, que finalmente es aprobado sin modificaciones. Pregunta entonces si alguien quiere aportar cambios a las actas de la reunión anterior de este FG celebrada en Roma el 17 de febrero. 2. La representante de OCEANA comunica haber procedido ya a enviar a la Secretaría su solicitud de modificación de las actas, que se introducirán tal y como pedido. La coordinadora quiere añadir dos puntos: la creación de un fondo para la participación en los proyectos y el cambio de las cuotas del atún, aunque esta decisión le corresponda a las Administraciones nacionales. El acta se aprueba con estas modificaciones. 3. En cuanto a la propuesta de elementos a introducir en un plan de gestión para el Golfo de León, la coordinadora informa que el GT ha predispuesto un borrador pendiente de la validación de los asistentes, que recoge y amplía la propuesta planteada en la reunión anterior. Recuerda que a partir de 2010 en el Golfo de León se han aplicado vedas temporales en el mes de febrero, a las que se ha añadido una reducción de la actividad de pesca (horas/días y días/semana) puesto que la veda de febrero no ha producido los resultados esperados en términos de recuperación del estado del recurso. Actualmente la Administración española, según dictamen del IEO, recomienda una veda en los periodos de reproducción (mayo y junio para la merluza y verano para el salmonete), pero hasta hoy no se dispone de datos científicos suficientes para determinar cual es la veda más eficaz para la flota de palangres. Concluye su intervención señalando que el proyecto GALEON, cuyos resultados llegarán al principio del año que viene, está intentando definir las zonas y las temporadas más adecuadas para la pesca de arrastre con el objetivo de asegurar una recuperación del recurso. 4. El representante de ETF pregunta si se han tenido en cuenta también las medidas para proteger el empleo del sector en esta zona. 5. La coordinadora contesta que de momento la flota está integrada por 4 palangres inactivos. 6. Puesto que el área total a examinar ahora es muy amplia y con exigencias muy diferentes entre sí, el representante de FBCP sugiere repartir el trabajo por áreas geográficas para plantear medidas 6

7 eficaces y específicas para cada una de ellas, solicitando además la colaboración de las administraciones locales. 7. El coordinador Alessandro Buzzi anima a los asistentes a encarar el trabajo pendiente como si fuera un desafío y sugiere empezar por el examen de los posibles elementos y las medidas generales aplicables para la protección de los juveniles. Con el soporte de los datos científicos podrían plantearse medidas de gestión flexibles para atenuar los efectos en el sector. 8. La representante de OCEANA recuerda que los arts. 9 y 10 del Reglamento base definen claramente los objetivos y los contenidos que deben incluirse en un plan plurianual (dirigido a una especie o pesquerías mixtas RMS en 2020, objetivos cuantificables, calendarios, etc.). Sugiere actuar en esta perspectiva. 9. El Director General de Cataluña recuerda que desgraciadamente en su Comunidad el estado de la merluza y de los pequeños pelágicos genera preocupación y que la actividad pesquera en Port de la Seva y en Port de Rosas depende totalmente de la recuperación del recurso. Con un nivel tan bajo de capturas totales es necesario definir acciones que permitan dicha recuperación y, a la vez, diversifiquen la actividad pesquera, fomentando la constitución de grupos de gestión local. 10. El representante de WWF propone actuar según el art. 18, sin juntar todos los planes de gestión locales, sino sugiriendo medidas generales que puedan adaptarse a las realidades locales. 11. También la representante de IVEAEMPA considera necesario trabajar utilizando un marco común y propone informar a las administraciones locales acerca de los resultados alcanzados por el grupo de trabajo. Y para llevar a cabo una acción más completa sobre el empleo, propone la coordinación de los diferentes programas que fomentan y suportan a las PYMES (como por ejemplo COSMI y las iniciativas dentro de los grupos de gestión locales en Cataluña). 12. La representante del CNPMEM comparte la idea de trabajar sobre la base de una estrategia común que deje espacio a las especificidades locales, pero recuerda que la labor desarrollada hasta el momento por este Grupo de Trabajo se ha centrado en el Golfo de León, sugiere por lo tanto concluir el trabajo ya casi finalizado sobre este área para pasar luego a tratar aspectos más generales. 13. La representante de OCEANA recuerda que los trámites para la adopción de los planes de gestión plurianuales son muy largo y complejos, mientras que para enfrentarse a la gravedad de la situación y tratar de alcanzar el RMS en 2020 habría que sugerir medidas urgentes a corto plazo. 14. El representante de EMPA, recordando los resultados del Seminario de Catania, propone solicitar un estudio para analizar los diversos factores que inciden en el desarrollo de los pequeños pelágicos, que según parece no consiguen alcanzar el tamaño registrado en los años pasados. 15. Al respecto, la representante de CNPMEM afirma que, según estudios realizados por IFREMER, entre los factores que influyen en el desarrollo de estas especies se ha detectado un problema con los nutrientes presentes en el plancton. De hecho se han puesto a algunos ejemplares en cautividad alimentándolos con un tipo de nutrientes más adecuado y se ha comprobado que el desarrollo alcanza los niveles registrados en el pasado. 16. El Director General de Cataluña reitera lo dicho por la representante francesa, es decir que los peces alcanzan una talla legal pero no comercial, y esto sucede en todo el Mediterráneo occidental. Concluye señalando la oportunidad de una intervención comunitaria para enfrentarse a un problema que no es ya exclusivo del sector pesquero, sino más bien ambiental. 7

8 17. La coordinadora comunica que el borrador del documento sobre la SGA7 se redactará y difundirá entre los miembros del GT para su aprobación. Además se evaluará la oportunidad de solicitar a la CE un estudio de los factores que impiden el correcto desarrollo de los pequeños pelágicos y la previsión de medidas de ayuda a la sostenibilidad socioeconómica del sector. 18. El coordinador del GT1 sobre los descartes señala que si se adoptaran las medidas previstas por el art. 12 se vería frustrado el intento de regionalización, que según el reglamento base está admitido para la obligación de desembarque, pero no para la predisposición de planes de gestión a largo plazo. Recuerda que el plan de gestión para la SGA17 ha sido elaborado y enviado a la CE y a los EM, pero serán los colegisladores quienes decidan la aplicación de las medidas técnicas, después de que la CE les proponga el borrador de documento con la definición del marco. Entonces será en esta segunda fase que el MEDAC podrá avanzar propuestas regionalizadas. 19. La representante de OCEANA recuerda que el MEDAC puede ser interpelado en la adopción de recomendaciones conjuntas, pero no es automático que sus propuestas sean aceptadas. 20. El Director General de Cataluña sugiere que el MEDAC transmita directamente a la UE las preocupaciones del sector sobre el estado de los pequeños pelágicos en las GSA 6 y 7, solicitando un estudio global que pueda servir de marco de referencia para trabajar. 21. El representante de HGK concuerda con la necesidad de solicitar dicho estudio global, porque es indispensable contar con datos sobre todo el Mediterráneo. 22. EI coordinador Buzzi propone un esquema general a seguir tratando de definir: 1) las especies que serán objeto de las medidas de gestión a través del análisis de los mejores datos científicos disponibles, para permitir una gestión flexible de la población en función de su estado. 2) un marco de medidas comunes en toda el área de gestión del plan. Propone identificar las áreas de cría de las especies objeto de gestión y definir las consiguientes medidas restrictivas en estas zonas. 3) las medidas de gestión para cada GSA según un principio adaptativo en función de las evaluaciones de las poblaciones (traffic light approach). 23. La representante de OCEANA propone añadir también el objetivo del RMS en El Secretario Ejecutivo agradece el intento del coordinador de definir los elementos sobre los que centrar el trabajo de este grupo y destaca la necesidad de aplicar cierta flexibilidad, porque para muchas especies faltan los modelos de evaluación y habrá que pedir un esfuerzo al sector para que integre con sus conocimientos prácticos las eventuales lagunas. 25. A pesar de la falta de modelos de evaluación, el coordinador propone arrancar de todas formas con el trabajo de identificación de las especies objetivo repartidas por GSA, empezando, como sugerido por los Estados miembros en el foro PESCAMED, por meluza y salmonete. Cierra su intervención comunicando que tratará de predisponer un listado de las especies objetivo y de las GSAs que disponen de modelos de evaluación para empezar a identificar las áreas de cría. 26. El Secretario Ejecutivo agradece la participación de coordinadores y asistentes y comunica que la sesión se reanudará a las 14.45, tras el almuerzo. 8

9 Réf.:216/2016 Rome,6 Juillet 2016 RAPPORT DE LA REUNION DU FOCUS GROUP (FG) SUR LA MEDITERRANEE OCCIDENTALE (GSA 1,5,6, 7, 8, 9, 10,11) HGK Chambre de Commerce Croate, Tumbiceva obala 4 - Split 20 avril 2016 Participants: voir liste ci-jointe Coordinateurs: M.me Cristina Manes Perello, M. Alessandro Buzzi Documents ci-joints: ODJ 1.La coordinatrice M.me Cristina Perello ouvre les travaux et donne la bienvenue aux participants et s excuse pour l absence de l autre coordinateur, M. Pierre D Acunto, qui n a pas pu participer pour des raisons personnelles. Elle rappelle que, lors de la dernière réunion, sur demande de la DG MARE, on avait décidé que ce FG aurait dû se concentrer pas seulement sur la GSA7, mais sur toutes les GSA de la Méditerranée Occidentale, y compris les GSA italiennes et par conséquent un coordinateur italien, M. Alessandro Buzzi, avait été nommé, de façon à fournir le support nécessaire pour gérer une étendue aussi importante. La coordinatrice demande s il y a des modifications à l o.d.j., personne ne demandant la parole, l o.d.j. est approuvé sans modifications. Elle demande également s il y a des amendements au rapport de la dernière réunion de ce FG, qui a eu lieu à Rome le 17 février. 2. La représentante d OCEANA annonce d avoir déjà envoyé ses modifications au rapport, qui sont acceptées. La coordinatrice informe de vouloir ajouter deux points : la création d un fonds pour la participation aux projets et la modification des quotas du thon, même si cette décision relève de la compétence des Administrations Nationales. Le rapport est approuvé avec ces modifications. 3. Pour ce qui concerne la proposition des éléments à insérer dans un plan de gestion pour le Golfe du Lion, la coordinatrice informe que le GT a rédigé un projet de document qui doit encore être approuvé par tous les participants mais qui fait référence et développe la proposition déjà faite lors de la réunion précédente. Elle rappelle comment dans le Golfe du Lion, à partir de 2010, des fermetures temporaires pour le mois de février, et ensuite une réduction de la fermeture de l activité de pêche (h/ jour et jours/semaine) ont été appliqués, puisque les résultats obtenus avec la fermeture des activités au mois de février n avait pas produit les résultats espérés, en terme de reconstitution des stocks. En ce moment, l Administration espagnole, sur avis de l IEO, recommande une fermeture de la pêche dans les périodes de reproduction (mai et juin pour le merlu et en été pour le rouget), mais là on ne dispose pas de données scientifiques suffisantes pour recommander une fermeture la plus efficace pour la flotte des palangriers. Elle termine en disant que, pour les chalutiers, avec le projet GALEON, dont les résultats seront disponibles au début de l année prochaine, on est en train de définir quelles sont les meilleurs zones et périodes de fermeture de la pêche afin de garantir une reconstitution des stocks. 4. Le représentant d ETF demande si des mesures pour sauvegarder le niveau d emploi dans le secteur dans cette zone, ont été envisagées. 9

10 5. La coordinatrice fait noter qu en ce moment la flotte est composée de 4 palangriers qui ne sont pas actifs. 6. Le représentant de FBCP suggère de repartir le travail par zones géographiques étant donné que la zone à examiner est tellement vaste et avec des exigences extrêmement différentes qu afin de proposer des mesures efficaces et ad hoc pour chaque zone, il faudrait repartir le travail et demander la collaboration des administrations locales. 7. Le coordinateur M. Alessandro Buzzi encourage les participants à faire face au travail prévu comme un défi et suggère de commencer à examiner quels pourraient être les éléments et les mesures de gestion flexibles pour arriver à atténuer les effets sur le secteur. 8. La représentante d OCEANA rappelle que les art. 9 et 10 du Règlement de base explicitent de façon très claire les objectifs et le contenu à inclure dans un plan pluriannuel (adressées à une espèce ou les pêcheries mixtes, RDM d ici 2020, objectifs quantifiables, délais etc.). Suggère d opérer dans ce sens-là. 9. Le Directeur General de la Catalogne rappelle que malheureusement, il y a une situation inquiétante pour le merlu et les petits pélagiques et que l activité de pêche de Port de la Selva et Port de Rosas dépendent totalement de la reconstitution du stock. Avec un tel niveau, si bas, dans le total des captures, il est indispensable de définir des actions permettant une reprise de la ressource, et au même temps, de créer une diversification de l activité de pêche et encourager la constitution de groupes de gestion locale. 10. La représentante du WWF suggère d opérer selon l art.18 sans uniformer les plans de gestion au niveau local, mais elle prône pour des mesures généralisées à adapter aux réalités locales. 11. La représentante d IVEAEMPA soutient la nécessité de travailler en utilisant un cadre commun et propose d informer les administrations locales sur les résultats atteints par la groupe de travail et pour faire un travail plus détaillé sur l emploi, elle propose de chercher une coordination avec les différents programmes supportant les Petites et Moyennes Entreprises (comme par ex. COSMI ainsi que les initiatives au sein des groupes de gestion locale en Catalogne). 12. La représentante du CNPMEM précise qu il faut garder à l esprit une stratégie commune et laisser la place aux spécificités locales, mais elle rappelle que le travail fait jusque-là par ce Groupe de Travail est essentiellement focalisé sur le Golfe du Lion, donc elle suggère de terminer le travail presque fini, concernant cette zone, et ensuite de se focaliser sur les aspects plus généraux. 13. La représentante d OCEANA rappelle que pour l adoption des plans de gestion pluriannuels, la procédure est beaucoup plus longue et compliquée et pour faire face à la gravité de la situation et tenter d atteindre le RDM d ici 2020, il faudrait essayer de proposer des mesures urgentes dans les plus brefs délais. 14. Le représentant d EMPA, en rappelant les résultats du Séminaire de Catane, propose de demander une étude qui prend en examen les différents facteurs de l accroissement insuffisant des petits pélagiques, qui semblent n arrivent pas à atteindre les tailles enregistrées dans les années passées. 15. A ce propos, la représentante du CNPMEM affirme que d après des études menées par l IFREMER, parmi les facteurs qui ont influencés la croissance de cette espèce, on enregistre un problème avec les nutriments contenus dans le plancton. En effet, on a essayé de mettre en captivité des exemplaires avec des nutriments plus appropriés et on a constaté que l accroissement était aux niveaux enregistrés dans le passé. 10

11 16. Le Directeur Générale de la Catalogne rappelle ce qu a dit la représentante française, à savoir que le poisson attient une taille légale mais qui n est pas commerciale et cela vaut dans toute la Méditerranée occidentale. Il termine en disant qu il est opportun une intervention communautaire pour faire face à cette situation, qui n est plus un problème lié exclusivement à l activité de pêche, mais aussi environnemental. 17. La coordinatrice en conclusion informe les autres participants que le projet de document concernant la GSA7 sera finalisé et envoyé aux membres du GT pour approbation, et que l on évaluera si demander à la CE une étude sur les facteurs causant l accroissement insuffisant des petits pélagiques et que l on prévoit des mesures soutenant la durabilité socio- économique du secteur. 18. Le coordinateur du GT1 rejets fait noter que si l on applique les mesures prévues à l art. 12, on préjuge le but de la régionalisation, qui, conformément au règlement de base, est permis pour l obligation de débarquement mais non pas pour la rédaction des plans de gestion à long terme. Il rappelle que le plan de gestion pour la GSA17 a été rédigé et envoyé à la CE et aux EM, mais seulement après la proposition de la CE aux Co-législateurs du projet de règlement, le Framework sera fixé, c est aux co-législateurs donc de décider sur l application de mesures techniques. Ce n est que dans cette deuxième phase que le MEDAC pourra présenter des propositions régionalisées. 19. La représentante d OCEANA rappelle que dans l adoption des recommandations conjointes le MEDAC pourra être consulté, mais cela n est pas automatique que les propositions du MEDAC seront transposées telles quelles. 20.Le Directeur Générale de la Catalogne invite le MEDAC à transmettre directement à l UE, les soucis du secteur sur ce qui est en train de se passer aux petits pélagiques dans les GSA 6 et 7 et de demander une étude à l échelle mondiale qui puisse servir de cadre pour le travail à faire. 21. Le représentant de l HGK exprime son avis favorable sur la nécessité de demander une étude à l échelle mondiale puisqu il est important d avoir des données qui concernent toute la Méditerranée. 22. Le coordinateur M. Buzzi propose un cadre général à suivre, en essayant de définir: 1) les espèces qui feront l objet des mesures de gestion, à travers les analyses des meilleures données scientifiques disponibles parce que cela permet une gestion flexible des stocks, en fonction de son état. 2) un cadre de mesures partagées par toute la zone de gestion du plan. Il propose de repérer des zones communes de nursery des espèces faisant l objet de la gestion et de définir donc des mesures restrictives dans ces zones. 3) Mesures de gestion, pour chaque GSA, selon un principe adaptatif par rapport aux évaluations des stocks en question(traffic light approach). 22. La représentante d OCEANA propose d ajouter aussi l objectif de la réalisation du RDM d ici

12 23. Le Secrétaire Exécutif remercie le coordinateur pour avoir essayé de définir les éléments sur lesquels concentrer le travail de ce groupe et fait noter qu il faudra utiliser un certain niveau de flexibilité parce que sur beaucoup d espèces, on n a pas de vrais stocks assessment mais il faudra demander au secteur de faire un effort pour combler les lacunes existantes avec leur connaissance pratique. 24. Le coordinateur rappelle que dans certaines zones, aucun stock assessment n a été mené, mais il propose, de toute façon, de commencer le travail en essayant d identifier les espèces cibles divisées par GSA, tout en commençant, comme indiqué par l Etats Membres dans le forum PESCAMED, par le merlu et le rouget. Il termine en communiquant qu il essayera de rédiger une liste d espèces cibles et GSA pour lesquelles des stock assessment sont disponibles pour commencer le travail en identifiant les zones de nursery. 25. Le Secrétaire Exécutif remercie le coordinateur et les participants en disant que les travaux vont continuer après la pause-déjeuner à

13 Ref.:216/2016 Rome, 6 July 2016 REPORT OF THE MEETING OF THE FOCUS GROUP ON THE WESTERN MEDITERRANEAN (GSA 1,5,6, 7, 8, 9, 10,11) HGK Croatian Chamber of Commerce, Tumbiceva obala 4 - Split 20th April 2016 Participants: see attached list Coordinators: Cristina Manes Perello, Alessandro Buzzi Documents attached: Agenda 1. The coordinator Cristina Perello opened the meeting, welcomed the participants and apologised for the absence of the other coordinator, Pierre D'Acunto, who could not attend for personal reasons. She recalled that during the last meeting, at the request of DG MARE, it was decided that the FG would deal not only with GSA7 but with all GSAs in the Western Mediterranean, including the Italian GSA and for this reason Alessandro Buzzi was appointed as a coordinator, in order to provide the support needed to manage such a wide area. The coordinator asked whether there were any changes to be made to the agenda, which was approved without amendment. She also asked whether any changes should be made to the report of the previous meeting of this FG, held in Rome on 17th February. 2. The OCEANA representative informed the meeting that she had already submitted their requests for changes to the report to the Secretariat, and they will be inserted as requested. The coordinator announced that she would like to add two points: the creation of a fund for participation in projects and an amendment of the tuna quotas, even though this is a decision that rests with the national administrations. The report was approved with these changes. 3. Regarding the proposed elements to be inserted into a management plan for the Gulf of Lion, the coordinator informed the meeting that the WG had prepared a draft document that was yet to be validated by all participants, incorporating and expanding on the suggestion already made in the course the previous meeting. She recalled that since 2010 temporary closures had been applied in the area in the month of February, followed by an additional reduction in fishery activities (hours/day and days/weeks) because the results obtained as a result of the suspension of activities in February had not produced the desired outcome in terms of stock recovery. Currently the Spanish Administration, based on IEO advice, recommends suspending fisheries activities in the reproduction periods (May and June for hake and in the summer for mullet), however sufficient scientific data are not available to make recommendations for suspension of activities relative to the longline fleet. He concluded by stating that attempts were being made to identify the best period to suspend trawl fisheries in order to guarantee stock recovery, bearing in mind that the results of the GALEON project would be available early next year. 4. The ETF representative asked whether measures had also been taken into consideration to safeguard employment levels in the sector in this area. 5. The coordinator replied, stating that the fleet currently comprised 4 non-active longliners. 13

14 6. The representative of FBCP suggested dividing the work by geographical area, as the area to be examined is now so vast and the specific circumstances and individual needs differ significantly, in order to suggest effective ad hoc measures for each area the work needs to be divided, seeking the cooperation of local governments. 7. The coordinator Alessandro Buzzi encouraged those present to engage fully in the work that promised to be a challenge, he suggested exploring which elements and measures would be necessary to create some general indications for the protection of juveniles. With the support of scientific data, some flexible management measures could be drawn up so as to mitigate the effects on the sector. 8. The representative of OCEANA recalled that articles 9 and 10 of the Basic Regulation explicitly state the objectives and contents to be included in a Multiannual Plan (addressed to one species or mixed fisheries, MSY by 2020, quantifiable targets, time-frames, etc). She suggested operating in this framework. 9. The Director General of Catalonia recalled that, regrettably, in Catalonia the situation is extremely worrying for hake and small pelagic species, and that fishery activities in Port della Selva and Port de Rosas depend entirely on the recovery of the stocks. Such low levels of total catch make it necessary to define actions that would lead to stock recovery while at the same time moving to create diversification of fishery activities and fostering the establishment of local management groups. 10. The WWF representative suggested operating according to article 18 without the need to add up the plans for local management, she suggested generalised measures to be adapted to local circumstances. 11. The representative of IVEAEMPA agreed on the need to work using a common framework and suggested informing local authorities on the results achieved by the working group. In order to carry out more detailed work on employment, she proposed seeking coordination with the various programmes that encourage and support Small and Medium Enterprises (for example COSMI and initiatives within the local management groups in Catalonia). 12. The CNPMEM representative agreed on the principle of working with a common strategy while allowing for local conditions, however she recalled that so far the Working Group had essentially focused on the Gulf of Lion, she therefore suggested finishing the work that was almost complete on this area, before focusing on more general aspects. 13. The representative of OCEANA recalled that the process for the adoption of multi-annual management plans was very long and complex, and to address the seriousness of the situation and to attempt to achieve MSY by 2020, it would be necessary to contribute by suggesting short-term emergency measures. 14. The EMPA representative, drew the meeting s attention to the results of the Catania Seminar and suggested requesting a study to examine the various factors related to the lack of growth of small pelagic stocks, which would appear not to be able to reach the size recorded in previous years. 15. In this regard, the CNPMEM representative informed the meeting that, according to studies conducted by Ifremer, among the various factors that influenced the growth of these species, there is a problem with the nutrients present in plankton. When some specimens were taken 14

15 into captivity and provided with more appropriate nutrients it was seen that they increased in size to the levels recorded in the past. 16. The Director General of Catalonia confirmed the comments made by the French representative, that fish reach a legal but not a suitable commercial size throughout the Western Mediterranean. He concluded with the consideration that an EC intervention would be appropriate to deal with what is no longer just a problem for fisheries but also for the environment. 17. The coordinator concluded by stating that the draft document on GSA7 would be finalised and circulated among the WG members for approval. A decision would be made on whether it would be appropriate to make a request to the EC for a study on the factors that determine low growth of small pelagic species, and that appropriate measures were envisaged to support the socio-economic sustainability of the sector. 18. The WG1 coordinator warned that if the measures envisaged in article 12 were applied this would defeat the purpose of regionalisation, which as foreseen in the basic Regulation, is granted for the landing obligation but not for the preparation of long term management plans. He further recalled that the management plan for GSA17 had been prepared and sent to the EC and the MS, but only later, after the EC has put the draft regulation which will define the framework to the co-legislators, will they decide on the framework for the application of technical measures. The MEDAC, therefore, will only be in a position to make regionalised proposals at this second stage. 19. The representative of OCEANA recalled that, in the process of adoption of joint recommendations, the MEDAC would be consulted, but it was not a foregone conclusion that the proposals made by the MEDAC would be implemented. 20. The Director General of Catalonia suggested that the MEDAC should inform the EU on the concerns expressed by the sector about what is happening to small pelagics in GSAs 6 and 7, requesting a comprehensive study that could provide a framework for the work to be carried out. 21. The HGK representative agreed on the need to request a comprehensive study as it is essential to have data that reflect the whole Mediterranean. 22. The coordinator, Mr Buzzi, suggested a general outline in the attempt to define: 1) The species to be included in the management measures, by means of an analysis of the best scientific data available as this would allow for flexible stock management on the basis of the state of each resource. 2) A framework of common measures for the whole management area considered in the plan. He suggested identifying the nursery areas for the species to be managed, defining restrictive measures for these areas. 3) Management measures for each GSA according to an adaptive principle according to the assessments of the stocks in question (traffic light approach). 23. The representative of OCEANA proposed adding the aim of achieving MSY by The Executive Secretary thanked the coordinator for the attempt to define elements on which to focus the work of this group, she underlined a degree of flexibility would have to be applied because stock assessments are lacking for many species. It would be necessary for 15

16 the sector to make an effort to provide practical knowledge to fill the gaps that will become apparent. 25. The coordinator confirmed that in some areas no stock assessment had been carried out, he suggested attempting to identify target species according to the single GSAs, beginning, as suggested by the Member States during the PESCAMED forum, with hake and mullet. He concluded by informing the meeting that attempts would be made to prepare a list for the target species and GSAs on which stock assessments were already available, so as to start working on identifying the nursery areas. 26. The Executive Secretary thanked the coordinators and the participants and informed those present that the meeting would begin again at 14.45, after the lunch break. 16

17 πρωτ.:216/2016 Ρώμη, 6 Ιούλη του 2016 ΕΚΘΕΣΗ ΤΗΣ ΣΥΝΑΝΤΗΣΗΣ ΤΟΥ FOCUS GROUP (FG) ΓΙΑ ΤΗΝ ΔΥΤΙΚΗ ΜΕΣΟΓΕΙΟ (GSA 1,5,6, 7, 8, 9, 10,11) HGK Εμπορικό Επιμελητήριο Κροατίας, Tumbiceva obala 4 - Σπλιτ 20 Απριλίου 2016 Παρόντες : βλέπε συνημμένο κατάλογο Συντονιστές : Cristina Manes Perello, Alessandro Buzzi Συνημμένα έγγραφα : Ημερησία διάταξη, 1. Η συντονίστρια Cristina Perello κηρύσσει την έναρξη των εργασιών, καλωσορίζει τους παριστάμενους και ζητάει συγνώμη για την απουσία του άλλου συντονιστή Pierre D Acunto, που για προσωπικούς λόγους δεν κατέστη δυνατόν να παραστεί. Θυμίζει ότι κατά την διάρκεια της προηγούμενης συνεδρίασης και κατόπιν αιτήματος της ΓΔ Θαλάσσιας Πολιτικής, αποφασίστηκε ότι αυτό το FG δεν θα ασχολείτο μόνον με το GSA 7 αλλά και με όλες τις GSA της δυτικής Μεσογείου συμπεριλαμβανομένων και αυτών της Ιταλίας. Είχε συνεπώς οριστεί ως συντονιστής και ο Alessandro Buzzi, έτσι ώστε να παράσχει την απαιτούμενη στήριξη προκειμένου να καταστεί διαχειρίσιμη μία τόσο εκτεταμένη περιοχή. Η συντονίστρια ζητάει να μάθει αν υπάρχουν τροποποιήσεις στην ημερησία διάταξη η οποία εγκρίνεται τελικά ως έχει. Κατόπιν ζητάει να μάθει αν υπάρχουν τροποποιήσεις στα πρακτικά της προηγούμενης συνεδρίασης αυτού του FG που έλαβε χώρα στην Ρώμη στις 17 Φεβρουαρίου 2. Η εκπρόσωπος της OCEANA ανακοινώνει ότι έχει ήδη στείλει στην Γραμματεία τα αιτήματα τροποποίησης των πρακτικών τα οποία θα ενταχθούν όπως ζητήθηκε. Η συντονίστρια ενημερώνει ότι θα επιθυμούσε να προστεθούν δύο σημεία : η δημιουργία ενός ταμείου για την συμμετοχή στα προγράμματα και η αλλαγή των ποσοστώσεων του τόνου αν και αυτή είναι μία απόφαση που θα πρέπει να ληφθεί από τις εθνικές διοικήσεις. Τα πρακτικά εγκρίνονται με τις παραπάνω τροποποιήσεις. 3. Σε ότι αφορά την πρόταση σχετικά με τα στοιχεία που θα πρέπει να συμπεριληφθούν σε ένα διαχειριστικό πρόγραμμα για τον Κόλπο του Λέοντα, η συντονίστρια ενημερώνει ότι η ΟΕ έχει ήδη συντάξει ένα σχέδιο εγγράφου που θα πρέπει να κυρωθεί από όλους τους συμμετέχοντες και που υιοθετεί και επεκτείνει την πρόταση που κατατέθηκε στην προηγούμενη συνάντηση.θυμίζει ότι στον Κόλπο του Λέοντα υπήρξαν από το 2010 προσωρινές απαγορεύσεις για το Φεβρουάριο ενώ μετά ακολούθησε και μία μείωση της απαγόρευσης της αλιευτικής δράσης (ώρες/ημέρα και ημέρες/εβδομάδα) λόγω του ότι τα αποτελέσματα που καταγράφηκαν με την απαγόρευση αλιευτικών δραστηριοτήτων τον Φεβρουάριο δεν είχαν τις αναμενόμενες συνέπειες από την άποψη της ανάκαμψης των αλιευτικών πόρων. Επί του παρόντος η ισπανική διοίκηση και κατόπιν γνωμοδότησης της ΙΕΟ, συνιστά την απαγόρευση κατά τις περιόδους αναπαραγωγής (Μάιο και Ιούνιο για τον μπακαλιάρο και το καλοκαίρι για το μπαρμπούνι). Μέχρι στιγμής όμως δεν 17

18 υπάρχουν επαρκή οικονομικά στοιχεία προκειμένου να αποφασιστεί η πλέον κατάλληλη απαγόρευση για τους στόλους των παραγαδιάρικων. Ολοκληρώνει την παρέμβασή του αναφέροντας ότι σε ότι αφορά τις τράτες και στα πλαίσια του προγράμματος GALEON τα αποτελέσματα θα είναι διαθέσιμα στις αρχές της επόμενης χρονιάς ενώ καταβάλλεται μία προσπάθεια να οριστούν οι καλύτερες ζώνες και οι καλύτερες περίοδοι για την απαγόρευση προκειμένου να υπάρξει μια ανάκαμψη του αλιευτικού πόρου 4. Ο εκπρόσωπος της ETF ζητάει να μάθει αν έχουν ληφθεί υπόψη μεταξύ των άλλων και μέτρα προκειμένου να προστατευθεί το επίπεδο της απασχόλησης στον κλάδο της αλιείας. 5. Η συντονίστρια απαντάει τονίζοντας ότι αυτή τη στιγμή ο αλιευτικός στόλος αποτελείται από 4 ανενεργά παραγαδιάρικα. 6. Ο εκπρόσωπος της FBCP προτείνει να μοιραστεί η εργασία ανά γεωγραφικές περιοχές από την στιγμή που η περιοχή που θα πρέπει να εξεταστεί είναι ιδιαίτερα εκτεταμένη και οι ανάγκες είναι διαφορετικές. Δεν μπορούμε συνεπώς να προτείνουμε αποτελεσματικά ad hoc μέτρα για κάθε περιοχή. Θα πρέπει να καταμεριστεί η εργασία και να ζητηθεί η συνεργασία των τοπικών διοικήσεων. 7. Ο συντονιστής Alessandro Buzzi ενθαρρύνει τους παριστάμενους να αντιμετωπίσουν την εργασία που τους αναμένει ως μία πρόκληση και προτείνει να αρχίσουν να εξετάζουν ποια θα μπορούσαν να είναι τα στοιχεία και τα μέτρα που θα μπορούσαν να εφαρμοστούν για την διαφύλαξη του γόνου. Με την βοήθεια των επιστημονικών δεδομένων θα μπορούσαν να προταθούν ευέλικτα διαχειριστικά μέτρα προκειμένου να αμβλυνθούν όλες οι αρνητικές επιπτώσεις στον κλάδο. 8. Η εκπρόσωπος της οργάνωσης OCEANA θύμισε οτι τα άρθρα 9 και 10 του Βασικού Κανονισμού αναφέρουν ρητά τους στόχους και το περιεχόμενο που θα πρέπει να χαρακτηρίζουν ένα Πολυετές Πρόγραμμα (που θα αφορά ένα είδος ή πολλά, MSY μέχρι το 2020, ποσοτικοποιήσιμους στόχους, χρονικά πλαίσια κλπ) Πρότεινε οι δράσεις να αναπτυχθούν εντός αυτού του πλαισίου. 9. Ο γενικός Διευθυντής της Καταλονίας θυμίζει ότι δυστυχώς στην Καταλονία υπάρχει μια ανησυχητική κατάσταση για τον βακαλάο και τα μικρά πελαγικά ενώ η αλιευτική δράση στο Port della Selva και στο Port de Rosas εξαρτάται κατ αποκλειστικότητα από την ανάκαμψη του είδους. Με τόσο χαμηλό συνολικό επίπεδο αλιευμάτων είναι απαραίτητο να οριστούν δράσεις που θα επιτρέψουν μία ανάκαμψη του είδους ενώ παράλληλα θα συμβάλλουν στην διαφοροποίηση των αλιευτικών δράσεων και θα ενθαρρύνουν την σύσταση τοπικών ομάδων διαχείρισης. 10. Ο εκπρόσωπος της WWF προτείνει η δράσεις να κινηθούν στα πλαίσια του άρθρου 18 δίχως να γίνει ανακεφαλαίωση των διαχειριστικών προγραμμάτων σε τοπικό επίπεδο. Η γνώμη του είναι ότι θα πρέπει να προταθούν γενικά μέτρα που θα πρέπει να προσαρμοστούν στην τοπική πραγματικότητα. 11. Η εκπρόσωπος της IVEAEMPA συμφωνεί ότι είναι αναγκαίο να εργαστούν όλοι χρησιμοποιώντας ένα κοινό πλαίσιο και προτείνει να ενημερωθούν οι τοπικές διοικήσεις σχετικά με τα αποτελέσματα που έχουν επιτευχθεί από την ομάδα εργασίας. Προκειμένου να γίνει μια πιο λεπτομερής εργασία για την απασχόληση, προτείνει να αναζητηθεί ένας συντονισμός με τα διάφορα προγράμματα που ενθαρρύνουν και βοηθούν τις μικρομεσαίες επιχειρήσεις (όπως για παράδειγμα η COSMI καθώς και οι πρωτοβουλίες στο εσωτερικό των τοπικών ομάδων διαχείρισης στην Καταλονία). 18

19 12. Η εκπρόσωπος της CNPMEM αναφέρει ότι συμφωνεί να εργαστεί έχοντας κατά νου μια κοινή στρατηγική που θα αφήνει χώρο στις τοπικές ιδιαιτερότητες, θυμίζει όμως ότι η εργασία που έχει γίνει μέχρι τώρα από την συγκεκριμένη Ομάδα Εργασίας ήταν επικεντρωμένη στον Κόλπο του Λέοντα. Προτείνει συνεπώς να ολοκληρώσουν τις εργασίες τους για την συγκεκριμένη περιοχή και μετά να εστιάσουν την προσοχή τους σε περισσότερο γενικές πτυχές. 13. Η εκπρόσωπος της OCEANA θυμίζει ότι για την υιοθέτηση πολυετών διαχειριστικών προγραμμάτων, η πορεία είναι ιδιαίτερα μακριά και πολύπλοκη και ότι προκειμένου να αντιμετωπιστεί η σοβαρή κατάσταση και να καταβληθεί μία προσπάθεια να επιτευχθεί το MSY εντός του 2020 θα πρέπει να καταβληθεί μία προσπάθεια από την πλευρά των οργανώσεων να συμβάλλουν προτείνοντας σύντομα μία σειρά από κατεπείγοντα μέτρα. 14. Ο εκπρόσωπος της EMPA, θυμίζοντας τα αποτελέσματα του Σεμιναρίου της Κατάνιας προτείνει να διεξαχθεί μια μελέτη που θα εξετάζει τους διαφορετικούς παράγοντες που παρεμβαίνουν στην ανάπτυξη των μικρών πελαγικών που φαίνεται ότι δεν καταφέρνουν να φτάσουν τις διαστάσεις που είχαν καταγραφεί τα προηγούμενα χρόνια. 15. Ως προς το θέμα αυτό, η εκπρόσωπος της CNPMEM αναφέρει ότι σύμφωνα με τις μελέτες που έχουν διεξαχθεί από το IFREMER, μεταξύ των διαφόρων παραγόντων που επηρέασαν την ανάπτυξη αυτών των ειδών, καταγράφεται και ένα πρόβλημα που αφορά τις θρεπτικές ουσίες στο πλανγκτόν. Πράγματι, έγινε μία προσπάθεια να δοθούν πιο κατάλληλες θρεπτικές ουσίες σε είδη σε περιορισμό και διαπιστώθηκε ότι υπήρχε ανάπτυξη σε σχέση με τα επίπεδα που είχαν καταγραφεί στο παρελθόν. 16. Ο Γενικός Διευθυντής της Καταλονίας τονίζει όσα ανέφερε η Γαλλίδα εκπρόσωπος ότι δηλαδή τα αλιεύματα φτάνουν σε ένα βάρος που είναι σύμφωνο με τον νόμο αλλά που δεν είναι εμπορικό. Αυτό είναι κάτι που ισχύει σε όλη την δυτική Μεσόγειο. Ολοκληρώνει λέγοντας ότι θα ήταν σκόπιμη μια κοινοτική παρέμβαση προκειμένου να αντιμετωπιστεί ένα πρόβλημα που δεν συνδέεται μόνον με την αλιευτική δράση αλλά είναι και περιβαλλοντικού χαρακτήρα. 17. Η συντονίστρια ανακοινώνει συμπερασματικά ότι το σχέδιο εγγράφου που αφορά την GSA7 θα οριστικοποιηθεί και θα διανεμηθεί προς έγκριση στα μέλη της ΟΕ που θα κρίνουν αν θα είναι σκόπιμο να ζητηθεί από την ΕΕ η διεξαγωγή μίας μελέτης για τους παράγοντες που καθορίζουν την μη αύξηση των μικρών πελαγικών ενώ παράλληλα θα ζητηθεί να προβλεφθούν μέτρα προκειμένου να στηριχτεί η κοινωνικο οικονομική βιωσιμότητα του κλάδου. 18. Ο συντονιστής της ΟΕ1 για τα απορριπτόμενα προειδοποιεί ότι αν εφαρμοστούν τα προβλεπόμενα από το άρθρο 12 μέτρα, θα υπάρξουν επιπτώσεις στην πρόθεση περιφερειοποίησης που σύμφωνα με τον βασικό κανονισμό προβλέπεται για την υποχρέωση εκφόρτωσης αλλά όχι για την διαμόρφωση μακροχρόνιων διαχειριστικών προγραμμάτων. Θυμίζει ότι το διαχειριστικό πρόγραμμα για την GSA17 διαμορφώθηκε και στάλθηκε στα κράτη μέλη και στην ΕΕ αλλά μόνον σε μία δεύτερη φάση, μετά από την πρόταση από πλευράς ΕΕ στους συννομοθέτες ενός σχεδίου κανονισμού που θα ορίζει το πλαίσιο, θα είναι οι συν-νομοθέτες εκείνοι που θα αποφασίσουν ως προς την εφαρμογή τεχνικών μέτρων. Συνεπώς, μόνον σε αυτή την δεύτερη φάση θα μπορούσε το MEDAC να υποβάλλει προτάσεις περιφερειακού χαρακτήρα. 19. Η εκπρόσωπος της OCEANA θυμίζει ότι κατά την έγκριση των κοινών συστάσεων το MEDAC θα έχει την δυνατότητα να γνωμοδοτήσει αλλά δεν είναι αυτονόητο ότι οι προτάσεις του θα γίνουν αυτούσια δεκτές. 19

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